Il cheating è una tecnica utilizzata per aumentare l‘intensità dell’allenamento. L’esecuzione degli esercizi, di qualunque esercizio, è fondamentale. Questo concetto è tanto importante quanto il più trascurato. Premesso che ci sono esercizi che per la loro natura funzionale andrebbero evitati è importante comprendere l’esecuzione di ogni esercizio e movimento in modo pressoché perfetto. Nella sezione dedicata all’esecuzione degli esercizi potrete trovare interessanti articoli a tal proposito.
È fondamentale comprendere che il peso è un mezzo per raggiungere un fine, se il vostro fine è l’ipertrofia ovvero la ricerca della massa, o un incremento della forza attraverso un adattamento neuro-muscolare, il peso non è mai il fine ultimo del movimento.
Utilizzare un carico ad di sopra delle proprie capacità sarà sempre e comunque controproducente, allontanerà l’efficacia dell’esercizio, costringendovi a richiamare in causa muscoli ausiliari e stabilizzatori in misura maggiore del muscolo target, e vi esporrà al rischio traumi di diversa entità.
Esiste comunque una tecnica chiamata cheating che potrebbe aiutarvi a spremere qualche ripetizioni in più. Questa tecnica non è adatta a tutti, non lo è per i principianti, non va applicata fin dall’inizio della serie, per quanto abbiamo appena detto calibrate il peso secondo le proprie possibilità, non va eseguita sempre e comunque, non va applicata in tutti gli esercizi, nessuno sano di mente la utilizzerebbe nei cosiddetti Big, come panca, squat o stacchi, ma si adatta bene ad altri movimenti.
La parola cheating deriva dal verbo inglese to cheat, ovvero imbrogliare\ingannare, in effetti lo scopo è proprio quello di imbrogliare, ovvero di eseguire 1 o 2 ripetizioni in più una volta raggiunto l’esaurimento muscolare concentrico (fase positiva dell’esercizio) e quindi l’incapacità di andare oltre.
Nella foto un giovanissimo Arnold Schwarzenegger alle prese con il cheating al curl con bilanciere. Non imitatelo !
Una volta giunti al termine della serie con una tecnica perfetta, si può proseguire con il cheating, richiamando in causa muscoli ausiliari al movimento o sfruttando il movimento del corpo per dare slancio al peso. Ad esempio nel curl con bilanciere ciò potrebbe essere fatto, facendo assoluta attenzione alla posizione della bassa schiena, sfruttando il movimento del corpo per spingere nuovamente il bilanciere verso il petto, nelle alzate laterlai con manubri lo stesso si potrebbe sfruttare l’accelerazione del manubrio nella fase negativa per poi imprimere un nuovo slancio per altre 2 ripetizioni.
In pratica si eseguono delle ripetizioni forzate “sporche” senza l’aiuto di uno spotter, ovvero di un compagno d’allenamento.
Come abbiamo detto non è una tecnica da applicare sempre. Se siete in un periodo dedicato allo sviluppo della forza, ad esempio con allenamenti in multi frequenza, sicuramente il cedimento muscolare non sarà la vostra priorità, in questo genere di allenamento cercherete un adattamento neuro-muscolare piuttosto che una risposta prettamente ipertrofica, e naturalmente se non c’è cedimento il cheating non ha ragione di esistere.
Gli esercizi che ben si sposano con questa tecnica sono il curl con bilanciere, le alzate laterali, il pulley, le trazioni alla sbarra o al lat machine.
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