Quanti cho carboidrati   dunque ? Nella prima parte dell’articolo che potete leggere qui, ci eravamo lasciati così, un pò nel dubbio. Si, qualcosa è stato chiarito, ma l’argomento è lungi dall’essere esaurito. Oggi vorrei completare il discorso parlando (sempre nei limiti di ciò che interessa alla nostra trattazione) delle fibre alimentari, dette anche carboidrati non glicemici.

Le fibre alimentari sono sostanze resistenti all’idrolisi degli enzimi digestivi e all’assorbimento che si dividono in due tipi: solubili ed insolubili. Le fibre solubili sono fermentabili ed hanno proprietà chelanti, cioè tendono a formare una gelatina all’interno dell’intestino. La gelatina formata rende il cibo (l’impasto formato diciamo) più viscoso rendendone più lento lo svuotamento (). Le fibre insolubili invece sono fermentabili ed attraggono acqua rendendo le feci più morbide e velocizzando la loro evacuazione.

Le fibre vengono considerate carboidrati non glicemici poiché non determinano un aumento della glicemia (cioè del livello di glucosio nel sangue) ed oltretutto regolano la risposta insulinica se associate ad alimenti ad alto IG. Da queste piccole premesse si capisce inoltre come siano correlate ad un controllo sui meccanismi di sazietà e sull’assorbimento dei macronutrienti, carboidrati e grassi in primis.
Veniamo ora al punto: come le fibre influenzano l’assunzione di carboidrati nelle diete chetogeniche ed in quelle con presenza di carboidrati

Essendo le fibre dei CHO, seppur non glicemici, vengono conteggiate come dei CHO normali: nelle etichette degli alimenti saranno computate nel totale. Per legge in Italia le etichette devono riportare le fibre in una dicitura separata (quindi vi è un doppio conteggio), ma questo non è in aggiunta al totale dei CHO bensì vanno sottratte!Ne bis in idem dicevano i latini.

Quando ci accingiamo a computare le calorie del nostro piano alimentare dobbiamo quindi prestare molta attenzione al contenuto totale di fibre che andranno sottratte e non sommate al totale dei CHO al fine di ottenere delle proiezioni veritiere. Se il conteggio non è un fattore determinante in piani alimentari a contenuto approssimativo di CHO, lo diventa nelle diete chetogeniche dove questo macronutriente (i carboidrati intendo) ha un’importanza primaria ed assoluta in quanto determina da solo lo stato di chetosi (più o meno profonda).

Nelle diete chetogeniche quindi lo scomputo delle fibre dal tot dei CHO è un’operazione imprescindibile. Personalmente considero le fibre un elemento imprescindibile in ogni piano alimentare quindi mi permetto di raccomandarne l’integrazione nelle diete chetogeniche poiché quest’ultime sono notoriamente carenti di fibre oltre che di altri micronutrienti sui quali non mi dilungo a parlare.

Alla luce di queste nuove considerazioni si capisce come sia più che mai insensato parlare di quantità in termini del tutto generici: se già è molto impreciso statuire delle percentuali non tenendo conto di fattori ulteriori, lo sarà nondimeno farlo (avendo ben presente questa volta i fattori ulteriori) ma senza scomputare le fibre dal totale dei carboidrati.

Spero che questo ulteriore chiarimento possa risultare d’aiuto..alla prossima..forse

Nella seconda parte parleremo delle fibre alimentari.

 

Articolo a cura di Menphisdaemon , moderatore del Forum di BBHomePage.com . L’articolo originale e i commenti degli altri utenti del forum sono disponbili a questo indirizzo.