In questi anni sempre più persone stanno modificando la loro alimentazione e il loro stile di vita. Tra questi c’è chi cerca di evitare o evita del tutto prodotti animali e derivati, parliamo di vegetariani e vegani, ma anche chi presenta allergie al latte e i suoi derivati, ed in ogni caso non vuole consumare proteine da derivati animali, come quelle delle uova.

Poiché l’attività sportiva in generale richiede un notevole dispendio energetico e nel nostro caso un elevato apporto di macro nutrienti, proteine in testa, per questi atleti l’industria alimentare o meglio quella degli integratori e supplementi, si è mossa per fornire una valida alternativa alle tradizionali fonti quali whey, caseine o uova.

Esistono delle ottime fonti proteiche vegetali molte delle quali utilizzate per produrre integratori alimentari per sopperire ad un deficit proteico, come la soia, il burro di arachidi, ma anche i semi di canapa, il riso integrale, le noci brasiliane e ultimamente i piselli.

Prima di sostituire in toto le proteine animali con quelle vegetali dobbiamo fare una doverosa premessa.

Qualsiasi variazione nelle proprie abitudini alimentari, sopratutto se radicale e continuativa, va fatta con cognizione di causa e in mancanza di informazione, sopperire con l'aiuto di un professionista.

Le proteine vegetali possono risultare deficitarie di alcuni amminoacidi essenziali, ovvero che il corpo non è in grado di sintetizzare e devono essere introdotti con il cibo, come pure avere una qualità più bassa rispetto a quelle animali (si veda a tal proposito l’articolo relativo agli indicatori di qualità proteica) per cui la loro sostituzione va attentamente ponderata al fine di utilizzare una più vasta varietà di alimenti al fine di creare una proteina il più possibile completa, evitando squilibri alimentari che alla lunga potrebbero creare non pochi problemi.

Nella foto Derek Tresize, bodybuider vegano a dimostrazione che è possibile costruire un ottimo corpo escludendo fonti animali, ma il tutto va pianificato e studiato più che attentamente e senza improvvisazioni

Derek Tresize : proteine vegetali per lo sviluppo muscolare

 

Le proteine dei piselli, alternativa vegetale alle proteine animali e derivate

Un po di storia . . . il maggior produttore mondiale di proteine del pisello è il francese Roquette. Nato nel 1933 oggi produce proteine impiegando come materie prime il mais, il frumento, le patate e naturalmente i piselli. Se non avete mai sentito parlare di Roquette è normale, in quanto non produce prodotti per la rivendita al pubblico, ma ad altre aziende che le impiegheranno nei loro prodotti finiti.

A dispetto di quello che si possa pensare le proteine del pisello non sono estratte dai piselli verdi che normalmente consumiamo, ma dalla variante gialla, come nella foto sopra, coltivati in molte zone del Canada o in Cina. In riferimento alla Roquette, la stessa produce Nutralys® impiegando piselli esclusivamente francesci raccolti in un raggio di 200 Km dallo stabilimento.

Il processo di estrazione delle proteine dai piselli avviene senza nessun solvente chimico. Dopo la macinatura, mediante acqua i vari elementi che compongono i piselli sono scomposti. le proteine in crema sono solubilizzate e poi essiccate e da qui trasformate in polvere da miscelare.

Di seguito il valore nutrizionale delle proteine del pisello se paragonate ad una whey isolata tradizionale. I valori sono espressi in percentuale per grammo.

Amminoacidi Whey Isolata Pisello
Amminoacidi Essenziali
Isoleucina 6,4 4,4
Leucina 10,6 8,5
Lisina 9,6 7,7
Metionina 2,2 0,7
Fenilalanina 3,0 5,8
Tironina 6,7 3,8
Triptofano 1,4 0,8
Valina 5,9 4,9
Amminoacidi Non essenziali
Alanina 5,0 4,0
Arginina 2,1 8,2
Acido Aspartico 11,0 12,0
Cisteina 2,2 0,8
Acido Glutammico 18,1 18,5
Glicina 1,4 4,1
Istidina 1,7 -
Prolina 5,5 -
Serina 4,6 -
Tirosina 2,6 -

 

Sotto il profilo amminoacidico le proteine dei piselli non si comportano male, in grassetto sono evidenziati quegli amminoacidi presenti in misura maggiore nella suddetta proteina, mentre la stessa è mancante di alcuni amminoacidi non essenziali. Viene da se che più che considerare questo raffronto, una comparazione più utile è quella relativa al Valore Biologico, VB, o comunque ad uno degli indicatori di qualità proteica per giudicare meglio una proteine rispetto ad un’altra.

In altre parole i benefici delle proteine vegetali come delle proteine dei piselli vanno considerate nell’ottica di un’associazione con altre fonti proteiche come quelle derivate dal riso o dal frumento per sfruttare la complementarietà del profilo amminoacidico.

Come abbiamo quindi detto in apertura possono essere una valida fonte proteica anche per soggetti che presentano allergie al latte e ai suoi derivati e sono di facile digeribilità non contenendo glutine o altri allergeni e a differenza della soia privi di fitosetroidi e senza ogm.

Se vi state chiedendo quale sia la velocità di queste proteine , le proteine dei piselli hanno una digeribilità più lenta rispetto alle whey, e c’è sempre da considerare che la presenza di altri macro nutrienti, lipidi in primis, altera la velocità di digestione stessa.

Queste proteine sono in genere economiche, si possono trovare proteine isolate del pisello a circa 13 euro al Kg e contengono circa 25 gr ogni 30 gr di prodotto, quindi una percentuale elevata, una totale assenza di grassi e qualche grammo di carboidrati.

In commercio esistono anche dei blend proteici, ovvero l’unione di diverse fonti vegetali come soia, pisello, canapa e riso.

La ricerca sulle proteine dei piselli

Una ricerca condotta nel 2010 e pubblicata sul noto Pubmed ha cercato di chiarire l’effetto di un’alimentazione a base di proteine del pisello sull’effetto ipolipemizzante.

Effetto ipolipemizzante delle proteine alimentari ​​di pisello: Impatto sui geni che regolano il metabolismo lipidico epatico.

Dati controversi sull’effetto ipolipemizzante di alimenti a base di proteine ​​del pisello sono state fornite e dei meccanismi alla base di questo effetto non sono del tutto chiare. Lo scopo dello studio era quello di valutare una possibile attività ipolipemizzante di un isolato proteico di pisello per determinare se le proteine ​​di pisello potrebbero influenzare il metabolismo lipidico epatico attraverso la regolazione di geni coinvolti nell’omeostasi degli acidi grassi e del colesterolo.

I ratti sono stati alimentati con diete ipercolesterolemici di Nath per 28 giorni, le fonti proteiche utilizzate sono state la caseina e un isolato proteico di pisello da Pisum sativum. Dopo 14 e 28 giorni di trattamento dietetico, nei ratti nutriti con proteine ​​di pisello, i livello di colesterolo nel plasma è risultato nettamente inferiore come pure per i livelli di trigliceridi rispetto ai ratti alimentati con caseina (p <0,05). Nei ratti nutriti con proteine del pisello si sono visualizzate alti livelli epatici di mRNA del recettore LDL rispetto a quelli alimentati con caseina (p <0,05). La concentrazione epatica di geni mRNA coinvolti nella sintesi di acidi grassi, come l’acido grasso sintasi e stearoil-CoA desaturasi è risultata  inferiore nel ratti nutriti con proteine del pisello che nei ratti alimentati caseina (p <0,05). In conclusione, il presente studio dimostra un marcato abbassamento del colesterolo e dei trigliceridi nei ratti nutriti con proteine ​​del pisello.

Link utili: pea-protein.com