
Originariamente Scritto da
Wildcat
Ci sono anche altre variabili legate ai sistemi energetici che vengono abitualmente allenati. Il nostro organismi tende a mettere in pratica degli adattamenti legati al tipo di stress somministrato.
In parole povere, se si lavora a basse ripetizioni per lungo tempo non è così scontato che si riescano ad esempio a chiudere 6 ripetizioni con un 80%, ne possono uscire anche meno, anche la metà.
In senso diametralmente opposto, invece prendendo un soggetto che si allena in maniera culturisticamente tradizionale, con range di ripetizioni medio e un po' di lavoro ad elevate ripetizioni, magari con multi tarati su 6 - 8 reps e qualche esercizio di isolamento con più di 10 reps, spesso il suo 1RM non è reale, perché mancando l'abitudine al lavoro a basse ripetizioni, e quindi l'attitudine alla massima attivazione neurale, è facile che il risultato venga falsato in difetto... questo discorso si riallaccia al post sul mav, in cui si discuteva anche di questi aspetti.
I casi logicamente ammissibili, quindi, secondo me sono due:
- soggetto che si allena prevalentemente a medie ripetizioni, non è performante sulle basse e sulle singole e quindi il massimale testato risulta fortemente sottostimato, e di conseguenza tutte le % risultano sottostimate;
- soggetto che si allena in maniera coerente alla performance sulle basse ripetizioni, e che a distanza diventa semplicemente più forte e quindi il vecchio massimale risulta sottostimato (e di conseguenza tutte le %).
Per me da qui non si scappa

, e comunque, in entrambi i casi, non si tratta di un 90% reale.
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