Citazione Originariamente Scritto da MYO Visualizza Messaggio
ho spiegato male,facendo un elevato numero di ripetizioni con aumenti leggeri si abitua il corpo a tale movimento e impara come doversi muovere in tale necessita'....
lo stacco e soprattutto lo strappo meglio si esegue, piu' si puo aumentare il carico perche il mente-corpo sa cosa dover fare, grazie al continuo ripetersi delle ripetizioni...
in poche parole il sistema nervoso recluta i muscoli necessari al movimento perchè abituato a farlo....
cito il mio caso, non potendo parlare per altri, che è solo UN caso perciò non voglio trarre conclusioni generali (che tra le altre cose non mi permetto di fare visto il mio niubbismo in materia)...

io (con i miei carichi modestissimi) in stacco e squat già all'8a rip perdo e parecchio fluidità e precisione. nello stacco poi all'8a sto allenando gli avambracci e non certo nè la schiena ne tantomeno le gambe perchè significa mettere un carico che non sento.

ogni tanto leggendo qua e la leggo di "casi" di atleti che si allenano con numeri di ripetizioni assurde ottenendo risultati mostruosi... però manca sempre il "prima" rispetto a questi allenamenti eccezionali. mai sentito di nessuno che fin dal primo giorno parte chessò con 1x20 di stacco e guadagna chili e chili (sia in muscoli che in carico), sempre di atleti avanzati di cui, appunto mi manca il prima

cmq, quel che volevo dire è che personalmente avevo (ed ho) una esecuzione stentata ad esempio dello squat, ma il passaggio da "inguardabile" a "stentata" l'ho fatto si facendo molte rep, ma frazionate nei giorni facendo 8x3 due volte settimana piuttosto che 2x24 un giorno solo. ora io non sono un'esperto di fisiologia umana, ma direi a logica che il corpo (inteso come SNC) si adatta a stimoli ripetuti indipendentemente dal volume del singolo sforzo. come dire: il movimento il corpo lo apprende (per assurdo) piu facendolo ad esempio 3 rip di squat 7 gg su 7 piuttosto che 21 un solo giorno a settimana. soprattutto lo apprende se la "resistenza" cui opporsi è significativa (prinicipio di efficienza) altrimenti si concentra in un unico sforzo non percepito come "limite" a cui dunque non è necessario adattarsi (principio di efficacia). quando facevo nuoto (o quando correvo per il triathlon) il mio corpo non si adattava certo a fare prestazioni "eccezionali" come una mezza maratona o un lungo di 3000m in vasca, si adattava ad esempio incrementando la soglia anaerobica con ripetizioni "ripetute" piu giorni vicino alla soglia... ovvero, non ti alleni alla maratona facendo la maratona, ma facendo (e migliorando) piuttoso i 10.000 4 volte a settimana

non ricordo dove ho letto che il riferimento al concetto dei microcarichi parte addiriruttura dalla Grecia dove (non ricordo il nome sorry) si cita di quel tale che comincio da bambino a sollevare il vitellino nato assieme a lui tutti i giorni finchè crescendo sollevava il toro che quel vitellino nel frattempo era diventato. ecco secondo me questa storia è male interpretata... non è una "parabola" sui microcarichi ma sul movimento ripetuto e l'efficienza dello stesso

vabbè ho scritto un sacco e spero si sia capito quel che volevo dire ^^