Io faccio panca stretta e french press, a volte dip e quando li ho a disposizione anche cavi.
Io faccio panca stretta e french press, a volte dip e quando li ho a disposizione anche cavi.
WE MUST LIFT
ok grazie, panca stretta non la faccio mai, comincerò a farla !
ok concetto chiaro: cercherò di lavorarci, GRAZIE !
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prendo occasione che ho finalmente il tempo per mettere mano al diario per appuntarmi una "relazione" della giornata con l'allenatore che ho fatto una qundicina di giorni fa.
prima di tutto devo dire che son rimasto contento di lui perchè c'era un buon feeling (Credo che anche questo sia importante. Banalmente, se mi fosse risultato antipatico, per quanto preparato avesse potuto essere, non avrei preso in considerazione un percorso con lui) e perchè mi spiegava bene le cose (altra cosa importantissima! infatti secondo me un opuò anche avere tutte le conoscenze del mondo ma se non ha la capacità di trasmetterle non optrà mai fare il maestro/allenatore)
abbiamo visto le 3 alzate:
SQUAT:
Mi ha fatto cambiare da low bar a high bar.
Gli ho fatto presente, nel modo più umile possibile e sottoforma di domanda più che di osservazione, che "i miei amici dicono che low bar si può spingere di più che con high bar" e lui mi ha detto che i miei amici hanno ragione.
Però il low bar, a suo modo di vedere e per come insegna lui, è in un certo senso un'"evoluzione" dell'hig bar nel senso che uno deve sapere prima fare bene high bar per poter passare al low bar.
La sua risposta intelligente mi ha convinto e ho deciso di dargli retta.
A parte questo mi ha insistito tantissimo su 3 punti (che sono le BASI .... e il fatto che abbia tanto insistito sulle basi fa capire quanto sono indietro....):
1. sentire il peso nel centro del piede da prima di scendere e per tutta la spinta
2. respiro
il terzo punto sono così idiota che non me lo ricordo
PANCA:
tenevo i piedi larghi e troppo indietro (=verso la testa). In questo modo li disattivavo. Me li ha fatti stringere e avanzare un pochino, fino a farmi sentire e usare la spinta delle gambe.
mi ha fatto pensare molto alla sensazione dell'appoggio sulle scapole in modo da crearmi il costrutto che la spinta nella panca parte da 2 punti contemporanei = piedi e scapole. Il culo non è un punto di spinta, è solo appoggiato.
ha anche voluto vedere un mio video e ha visto la copertina di trapunta che usavo sempre sulla panca e me l'ha bocciata perchè dice che potrebbe farmi scivolare e mi ha detto di procurarmi una di quelle retine che si mettono sotto i tappeti per tenerli fermi.
partivo con la testa indietro e tornavo avanti (=verso i piedi) nel posizionarmi. mi ha fatto fare il contrario perchè in questo modo si asseconda la spinta delle gambe e si crea meglio l'arco. vabbè questo punto faccio fatica a spiegarlo, lo appunto solo per mio beneficio
ha insistito tantissimo su 3 cose che il Doc mi dice sempre :
braccia ben distese e serrate prima di partire e in chiusura (mi ha fatto vedere come si fa);
andare col petto verso il bilnaciere;
respiro.
Il bello è stato che, come del resto avevo immaginato, le stesse cose che voi mi dite da sempre in remoto, dette dal vivo nel MENTRE dell'esecuzione hanno un valore completamente diverso se non altro per il fatto che sono corrette in tempo reale, dal vivo per l'appunto.
STACCO:
ho fatto presente che mi sarebbe piaciuto fare sumo e non regular. Insomma, non l'ho preteso, ma ho fatto presente un mio gusto.
Mi ha detto che sarebbe buona norma padroneggiare prima il regular (così com'era per high bar e low bar nello squat), però c'è spazio per il gusto personale dell'atleta e tuttavia sarebbe altrettanto sensato (forse di più) assecondare le leve (piu che i gusti) dell'atleta. E insomma per stabilire le mie leve mi ha fatto fare uno stacco così come lo faccio normalmente e il verdetto è stato:
"la buona notizia è che le tue leve sembrano piu adatte a un sumo e quindi possiamo fare l'eccezione di non partire dal regular -o eventualmente tornarci in un secondo momento; la cattiva notizia è che c'è mooooooooooooolto da sistemare."
Così abbiamo cominciato a staccare.
Così come per lo squat mi ha fatto concentrare sul percepire il mio peso in mezzo al piede, respiro e modo di scendere. Mi faceva scendere in un modo che non sono capace di descrivere ma che mi faceva fare una fatica boia che di solito non faccio.
verso la fine cominciavo a non capirci veramente piu niente per via della fatica.
Abbiamo fatto 2 ore in totale e alla fine ero DISTRUTTO.
ma contentissimo.
ho intenzione di tornarci.
STRONGMAN (KEL) LOG 2.0
https://www.bbhomepage.com/forum/rest-pause/58947-strongman-kel-log-2.html#post795876
trasumanar significar per verba non si poria
Tutto questo dà, come buona notizia, il fatto che puoi migliorare molto. Bene!
Volevo invece fare un'osservazione e chiedere pareri sul fatto del fermo nella panca per la validità.
Dire che deve essere FERMO, da un punto di vista matematico/fisico è privo di senso, se non si stabilisce una tolleranza. Senza una tolleranza, NESSUNA esecuzione di panca sarà valida, perché in nessuna il bilanciere potrà essere esattamente fermo.
Stessa cosa quando si dice che nella risalita il bilanciere deve essere orizzontale.
Allora come si danno i giudizi in gara? Immagino che anche qui l'esito dipenda esclusivamente dall'opinione del giudice, dal fatto che LUI veda il bilanciere fermo (o orizzontale) oppure no.
Dico bene?
Romulano
Dici bene solo in parte, la tolleranza non esiste, il giudice nelle gare ti dà il press quando per lui il bilanciere è fermo, non prima. Nelle gare FIPE il fermo invece è a discrezione dell'atleta ma il bilanciere DEVE salire parallelo al pavimento, perfettamente orizzontale
Inviato dal mio WAS-LX1A utilizzando Tapatalk
Rischiamo di fare un po' di confusione. In ogni caso, da quanto mi dici, deduco che la mia ipotesi era giusta: queste cose vengono stabilite ad occhio ed il giudizio è soggettivo, a discrezione del giudice.
Ti ringrazio.
Scusa kel, se ho occupato il tuo diario.
Romulano
Interessante considerazione Romulano. Credo che le risposte siano però già nella tua domanda. Il concetto di "fermo" non deve essere visto da un punto di vista fisico ma da un punto di vista concettuale: dev'essere un ideale a cui l'atleta deve aspirare e che il giudice deve interpretare, quindi ,sì, si parla proprio di un "secondo LUI". Ed è anche per questo che di "LUI" ce n'è 3, così in caso di divergenza di interpretazione, vince la maggioranza. Quanto al discorso dell'orizzontale non lo sapevo ma vedo che ti ha risposto lo zio
EDIT : abbiamo scritto contemporaneamente
P.s. ma di che ti scusi? Mi piace che il mio diario sia un salotto da conversazione![]()
Ultima modifica di kel; 27-12-2018 alle 08:47 PM
STRONGMAN (KEL) LOG 2.0
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trasumanar significar per verba non si poria
La capacità visiva umana non è in grado di recepire movimenti sotto una certa misura, quindi il fermo è quando il bilanciere, ad un occhio umano, è percepito come completamente fermo. Non si usano strumenti per valutare il fermo, la tolleranza è insita nei nostri sensori (gli occhi)
PS: ovvio che poi comunque una componente di soggettività-errore esiste come in qualsiasi altro sport con giudici "umani"
Ultima modifica di MrDoc; 27-12-2018 alle 11:34 PM
Buon Allenamento!
Doc
C'è così tanto da fare e così poco tempo per farlo
Perfetto, queste considerazioni concordano con le conclusioni alle quali ero giunto.
In effetti si potrebbe rendere tutto più rigoroso, ma al prezzo di complicare di molto lo sport stesso, soprattutto per chi utilizza dei mezzi modesti, magari si allena in casa o in piccoli gruppi, non ci si può sempre permettere di utilizzare strumenti di misura sofisticati. Ci si affida allora all'occhio, all'esperienza e alla serietà dei giudici, oltre al fatto che sono in tre.
In questi termini allora queste regole e i relativi criteri di giudizio diventano accettabili.
Romulano
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