A Como idem. La delega manco serve, scarichi dal cassetto elettronico personale.
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We are blind to the world within us waiting to be born
E' da un po' di tempo che Lafran non scrive sul diario ma forse tiene in serbo gli aggiornamenti in attesa del sopraggiungere di imminenti novità.![]()
...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...
Sta bene. E squatta come se non ci fosse un domani LOL.
We are blind to the world within us waiting to be born
Io Ne ho presi 11/12 di muscoli e grasso in un annetto, dovrei farle pure io???
Ho notato che rispetto all'estate scorsa, quest'estate ho sudato come un maiale, una cosa assurda...direi proprio che rispetto all'anno scorso sono un'altra persona...non entro manco più in alcune sedie porca zozzaieri al kebbabbaro avevo accompagnato un mio amico e ho dovuto prendere la sedia senza braccioli o non ci entravo
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Ultima modifica di Musashi; 27-08-2015 alle 08:28 PM
Non esiste l’impossibile. Se si è animati da un forte proposito, si può scuotere con il pensiero il mondo intero. Si può fare tutto. Per la sua fragilità, la mancanza di spirito e la paura l’uomo non è determinato. È stato detto che si può muovere l’universo persino senza fatica; beninteso, se ci si concentra unicamente su questo ~ Yamamoto Tsunetomo
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Le proteine in polvere sono necessarie?
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...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...
Alla fine quel dolorino alle mani mi ha svegliata.
Quale dolorino?!
Quello che provo perché le falangette si son scuoiate, tutte nessuna esclusa, mentre tiravo su il corpetto da stacco tra i tonyci nella tana tonyca.
Già, perché per Mister Giovanni e per assaporare queste cose sadiche, si decide senza se e senza ma, senza troppo star lì a programmare, di salire sul treno delle 9 del sabato e riprendere quello delle 9 della domenica, spararsi ore e km per un pomeriggio indimenticabile nella Tana di Tony, con Tony ed i Tonyci che ho visto entrare uno ad uno ed unirsi in gruppo come fratelli.
Il clima è inutile descriverlo, chi ha avuto il piacere di conoscere la squadra ed il Mister sa a cosa mi riferisco.
La Tana in qualche modo mi era familiare avendola più volte vista sia in foto sia in video, ma viverla è un'altra cosa.
Se da un lato tutta 'sta prodigiosa tecnologia ci permette di conoscere, nulla resta paragonabile all'esserci.
Caxxo, è tutto così asettico se, ringraziata l'opportunità, non si passa alla vita, quella vera, quella di una risata fatta in faccia a chi con te ride, del contatto fatto col tatto, del suono delle voci non filtrato che esce da bocche che stai guardando, di visi e corpi che con stupore ti accorgi essere completamente diversi dall'immagine che lo schermo ti trasmette.
Tornando a San Zenone, mi ha impressionata, così tanto che ancora ci penso, l'impatto con Giovanni. E sì che di foto e video ne avevo visti, di cose da lui scritte ne avevo lette ...
La percezione che ho avuto trovandomelo seduto accanto è stata quella del primo incontro.
Nessuna foto, nessuna immagine video, non una delle sue righe scritte con pungente sarcasmo sapevano rappresentare l'uomo che avevo davanti.
È quel che ti aspetti moltiplicato per "n", ed è quello che non ti aspetti.
Ho fatto il viaggio d'andata seduta accanto ad una coppietta di leoni marini che, mentre io mi godevo la lettura del libro appena comprato, "onora il babbuino" di Michele Dalani, che ho divorato tanto è ben scritto e per i contenuti a me congeniali, ha trascorso 3 ore a fissare il telefono, ognuno nel suo Facebook, e lo scambio verbale era ridotto ad un "ha accettato l'amicizia", "postalo su fb", ...
Non a caso ho eliminato l'app dal telefono ed ho ridotto tutte le mie apparizioni virtuali...
Ne ho un po' la nausea, problema che ciclicamente si ripresenta.
Tornando alla Tana, Giovanni mi attendeva fuori dalla metro, esattamente davanti alla porta centrale guardava dritto nella direzione della folla che camminava. Io ovviamente sono uscita dalla porta laterale, perché nel mezzo non mi piace stare e ho camminato lontana dal gruppo, superando a sinistra i lumaconi. Proprio vero quel che dicono i Romani: i milanesi corrono sempre! Vero ma... c'è sempre un perché. Potevo forse far attendere il Mister? Inoltre ero stufa di stare da sola, non vedevo l'ora di riabbracciare lui, Roberta, i ragazzi.
Così gli son apparsa a latere, con un "buh"; deformazione professionale di mamma cogl.ionazza. Tempo mezz'ora Giovanni ha avuto vendetta sbucandomi alle spalle dal nulla, con conseguente nuovo capello bianco e pregiudizio di tutte le alzate del wo.
Abbiamo iniziato dalla panca, come da programma col 7x4. Poi per singole e porca miseria... 'sti 50 non arrivano. Pesanti sin dal settaggio. Mi sono un po' girati gli zebedei perché, al di là del gioco, poi me la prendo.
È quindi iniziato il delirio.
Il corpetto. Stretto, strettissimo, una vita per cercare di far aderire il cavallo, appesa come uno dei maiali sgozzati di mio nonno macellaio al rack.
Un dramma le spalline, tutto comprimeva a tal punto che, cercando i lombari per tirare la maglietta dentro le mutande, avevo il culone ad altezza scapole, con tutto il grasso che cercava vie di fuga che, ahimè, non ha trovato restando soffocato ma sempre a me aggrappato.
Afferrare il bilanciere, quello no, non è stato difficile. Ma accucciarmi è stato terribile.
Le spalle non si aprivano, il petto era talmente chiuso che non riuscivo a respirare. Presa aria, in qualche modo, è uscita tutta subito appena ho piegate le ginocchia.
Appena il bilanciere ha iniziato a salire ho sentito la testa scoppiare e la faccia farsi di fuoco. Stelline. Giù.
Fatti alcuni tentativi coi 100 kg, infilati, accappottati.
Giovanni ha fatto scurire una delle 2 cuciture con le quali si era provveduto ad accorciare le spalline e, recuperando quasi 1 cm, pare sia andata un po' meglio.
Non mi resta che insistere, wo dopo wo, per trovare il modo di non soffocare ed il giusto, diverso e nuovo baricentro.
Tra una caduta indietro ed un ribaltamento in avanti sembravo una povera ubriacona.
Togliere il corpetto è stato altrettanto scioccante, perché quel che con tanta fatica era salito, poi non voleva saperne di scendere. Come un anello infilato in un dito affusolato che con gli anni diventa una salsiccia, formando il caratteristico avvallamento, così la cucitura penetrata nella carne delle cosce era ormai intrappolata. Mioddio che dolore!
Piccola precisazione ... Al classic di giugno, (quasi) 100 kg son saliti e senza troppi drammi...
Ma non c'è limite al peggio. Squat. Porcaccia d'una miseria, ho visto andare in fumo 4 mesi di lavoro su femorali e glutei, su cambio di settaggio, stance, apertura punte dei piedi. Di chi è la colpa? Il nome già incute terrore: fasce, morbide e dure di stocaxxo!
Giovanni arrotola e manco in piedi riesco a stare. Mi aggrappo dove riesco, ossia al mio stesso carnefice, mettendo a repentaglio anche il suo equilibrio.
Lui dice che non le stringe forte, io mi sento come in sala parto alle prime contrazioni.
Fatta la gamba destra, inizia ad informicolarsi mentre vien fasciata la sinistra. Polpacci, meno uno. Piedi, meno uno.
Come una mummia mi avvicino al rack e tra un lamento e l'altro i 60 kg salgono come avessi delle molle.
Secondo turno mi fascio da sola. È lunga, sudo dalla fatica e dall'ansia: più tempo ci metto meno sensibilità mi resta ai piedi, che sembrano invasi dalle formiche. Crampi al soleo. Oh... è un laccio emostatico bello e buono!
70 kg, Tony mi ferma alla doppia ma andrei avanti senza problemi.
Fin qui, le fasce morbide di Teresa. Passiamo alle dure di Damiano, che saranno le mie compagne in quel di Lodi.
Un bagno di sangue.
Giovanni stringe (poco, dice lui) e se non fosse per quel briciolo di orgoglio che m'è rimasto, mi metterei a piangere.
Singola da 80 non pesante ma sbilanciata e quindi schienata.
Prendo coscienza del fatto che contino a far l'eccentrica ignorando il movimento, in balia delle fasce, del dolore alla coscia, dei polpacci che si son persi da qualche parte e dei piedi che stanno trasformandosi in moncherini tanto che non mi tolgo dalla mente l'immagine del lodo d'oro.
Non mi concentro sul buttar fuori glutei e femorali, sul petto aperto, sul peso al centro del piede. Niente, comandano loro, scendo alla carlona.
I 90 kg non salgono. Mi siedo e resto a terra. Non voglio nemmeno sapere se raw bla bla bla.
Adesso è una guerra, tra me e questa diabolica armatura.
Adesso me ne torno nel mio angolo, dove riesco a congelare le emozioni e mettere in moto il cervello.
Ammesso che il corpetto salga, adesso ci penso io ad interpretare me stessa semi-equipped, studiando azioni e reazioni.
PL... ora ho una prima idea del perché in molti dicano che il PL sia quello equipaggiato. Che il raw sia cosa diversa.
È come far ballare Carla Fracci, alla Scala, scalza.
Grazie, grazie di cuore Giovanni. Son mesi che ti ripeto quanto ricco sia il valore aggiunto che regali alle mie giornate. Son stata benissimo, siete tutti stupendi. Ma questo già si sapeva.
Alla fine s'è fatta l'ora di andare. Un treno mi attende, i miei bambini mi aspettano per pranzo.
Ultima modifica di LaFran; 30-08-2015 alle 06:25 AM
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Il guerriero che si mette l' armatura per la prima volta....
"Come soleva dire il mio prozio buonanima...lo sterco di cavallo si spande quando lo si calpesta"
"Come soleva dire il mio prozio buonanima...ascolta sempre lo scorrere del fiume, ma sta attento sempre a non bagnarti"
"Come soleva dire il mio prozio buonanima...il momento della partenza arriva quando meno te lo aspetti"
Grande Ragazza!!!
Complimenti, anche solo per provarci ci vuole coraggio!
Buon Allenamento!
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C'è così tanto da fare e così poco tempo per farlo
Ora più che mai scrivere il diario ha senso. Perché adesso cambia tutto e sono di nuovo un pesce fuor d’acqua. Come già in passato, potrebbe accadere che basta scrivere quella parola che descrive un qualcosa già da altri affrontato, per far fioccare preziosi consigli.
Da questo momento racconterò di penosi squat con fasce e stacchi da insaccato.
Dopo un non brutto squat raw 2x(7x60+5x65+3x70) ho messo le fasce. Io per ovvi motivi non stringo, vuoi perché non ne ho le forze vuoi perché la cosa richiede una certa manualità ancora tutta da acquisire. Ho cercato di stringere i primi giri sul ginocchio per tenere l’ultimo morbido, quello del nodo sulla coscia.
Poiché ho le mani scuoiate ho usato il laccetto che mi ha regalato Giovanni col quale mi son trovata benissimo. Non mi arrischio a farle sanguinare nuovamente perché domani, di riffa o di raffa, devo tirare su il corpetto. Se da un lato io sono una sorta di Brontolo, dall’altro non mi lamento senza motivo e, quando le cose sono nuove, ho diritto di borbottare ancora di più. Queste sono le mie mani, oggi.
Ho squattato con qualche dolorino che mi trascino da sabato dovuto certamente alla compressione. Soprattutto ad altezza costole e dorsali che mi crea fastidi nell’aprire il petto.
Messe le fasce ho fatto 4 ripetizioni con i 70 kg già caricati nel bilanciere. Alla prima ho sentito piuttosto bene la “molla”, ma anche quando questa mi ha abbandonata, praticamente subito. In eccentrica non mi son resa conto del momento “giusto”, son scesa e basta. L’inizio della concentrica è stato esplosivo e poi, come detto, mi son trovata col peso tutto addosso ed io, non sapendo come gestire l’aiuto e la solitudine, totalmente impreparata, ho cercato di salire alla meno peggio. Dalla seconda rep la molla era bella che andata, presumo per le fasce troppo larghe ma, nonostante tutto, sarei andata avanti, oltre le 4 perché la percezione del peso è comunque differente. Come se lo sticking point fosse più in alto… ma mi riservo di ascoltarmi di nuovo venerdì, ed i giorni che verranno, per cercare di capirne qualcosa in più.
Tolte le fasce è sorto il dubbio … profondità?
Rimesse le fasce e fatta una prima singola filmata. Mezzo sedere era fuori inquadratura. Ho guardato il video con quelle cose che mi soffocavano e di fatti mi son precipitata a fare la seconda singola senza ormai più sensibilità ai piedi.
Dal video sembra alta, facendo il fermo immagine no. La scema che sono mi son filmata in mutande e quindi tutto resta privato. Venerdì vedrò di ricordarmi i pantaloni …
Una cosa è certa, nessuno si aspetti di vedere un bello squat. Se raw iniziava ad avere il suo perché, anche se un po’ sculato ma nel mio caso è inevitabile volendo usare bene glutei e femorali, con le fasce sembra io faccia un misto GM … insomma, le ragazze esasperano i difetti.
Non dico che lavorerò per ridurre la schienata, onestamente non mi interessa alla stato attuale: ora voglio solo avere uno squat sotto il parallelo con una accosciata controllata ed una gestione consapevole del passaggio “molla-->cavatela da sola”… e … prima di tutto, riuscire a creare la condizione per avere la “molla”, ossia imparare a mettere nel miglior modo possibile le fasce.
Panca 8x3x40, un po’ sofferta e non sempre buona per tanti motivi e perché la testa era ancora allo squat: ho continuato a pensare che avrei potuto fare altri tentativi perché, devo ammetterlo, ‘ste fasce mi incuriosiscono e tutto sommato mi stanno simpatiche.
Ultima modifica di LaFran; 01-09-2015 alle 11:44 AM
Stai facendo quello che abbiamo fatto tutti. E' un bel percorso, ma è duro, specialmente se ci si allena lontano dalla squadra.
Per non distruggersi le mani mettendo il corpetto io uso dei guanti (e come slip on, per agevolare la risalita del corpetto sulle cosce, uso dei saccetti di plastica).
Non bisogna sentirsi ridicoli.
Per farti sentire meno sola (e per farti fare una risata) ti metto una foto, che mi ha fatto un compagno di squadra (bastardo), durante una gara, agli ultimi Assoluti di Powerlifting di San Zenone, dove si vedono bene i guanti gialli e i sacchetti mentre cercavo di indossare il corpetto da Stacco:
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Buon Allenamento!
Doc
C'è così tanto da fare e così poco tempo per farlo
beh almeno i sacchetti non le servono perchè ha già gli "slip on"![]()
...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...
Buon Allenamento!
Doc
C'è così tanto da fare e così poco tempo per farlo
Nel mio caso è più appropriato parlare di una tardona...
Eh sì, Giovanni ha pensato proprio a tutto!
Borotalco in ogni dove, pure nel corpetto come suggerito da MrDoc e in 15 minuti ho infilato la trappola.
Le doppie son salite anche se brutte e con la testa che scoppia per la poca aria che non riesco a gestire.
Non ho la stessa concentrazione del raw dove ormai meccanicamente eseguo il solito trito e ritrito gesto.
Sarà lunga, il tempo è poco ma io sono una persona costante.
Ecco la penosa alzata da 90 kg.
https://youtu.be/9itZvdf-9F8
Le spalline mi schiacciano... Questa è la sensazione peggiore.
Saltate le crosticine alle mani proprio per infilare le spalline.
80-85-90 (doppie) e 4 triple da 75.
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