Citazione Originariamente Scritto da .:überfranz:. Visualizza Messaggio
allora, in realtà avevo già spiegato prima, ma dato che mi hai invitato a spiegarmi meglio lo faccio (lungi da me crear flames ) però devo prenderla un po' alla larga e partire dall'inizio… ma proprio dall'inizio eh (e io che non volevo parlare di religione…)

Vabbè, una delle differenze più grandi, se non la più grande, tra la cultura occidentale e le altre, in questo caso si parlava dei nativi americani, è la concezione del tempo e della creazione del nostro mondo, e con il tempo anche la nostra visione storica del mondo.

Una delle ipotesi più fondamentali è quella della nostra origine: una leggenda che parla di peccato, di punizione, e della perdita di un mondo fantastico e perfetto chiamato Paradiso (Primo libro di Mosè???).
L'uomo viene bandito da questo posto fatto di una vita armoniosa, inoltre lo fa peccaminosamente e per propria colpa. Dal momento in cui l'uomo viene bandito e costretto a vivere qua sulla terra, questo posto maledetto, inizia a combattere e pensare sul come tornare in questo posto favoloso, e generazione dopo generazione si allontana sempre più dall'Eden. sostenuto dal sogno di una innocenza perduta. Inoltre inizia a pensare anche un'altra cosa, su come riprodurre il mondo perduto sulla terra.
Questo passo è fondamentale, perchè la nostra concezione del tempo diventa lineare in primis, ed in secundis si allontana sempre di più dalla creazione stessa. Dal momento in cui Dio crea la terra e ci mette l'uomo si crea un punto fisso, dal quale continuare linearmente fino alla fine (il giorno del giudizio).

Se il tempo fosse stato ciclico, come in questo caso nella cultura dei nativi, Gesù avrebbe dovuto essere crocifisso di nuovo e per sempre, non ci sarebbe stata l'espiazione del peccato originale, e questa concezione è la chiave del nostro approccio occidentale per far sì che la realtà sia comprensibile. Questo non lo dico io eh, lo dice S.Agostino, se vi ricordate qualcosa dalle superiori, o se avete approfondito da soli sicuramente, non vi è nuovo questo concetto.
sembra però che anche questi passaggi della Genesi (l'Eden e via discorrendo) siano stati tradotti in maniera forzata, mentre i testi in lingua "originale" (per originale intendo che non erano versioni scritte in greco o latino, pertanto già tradotte a loro volta) mostrano un messaggio molto diverso da quello attuale (e per attuale intendo posteriore al 300 dC): l'Eden insomma sarebbe stato, nei testi originali, ben altro rispetto al "giardino" di cui si parla ora.
Purtroppo quando un culto soppianta quello precedente, sono spesso riutilizzati e capovolti i vecchi simboli: e così che il bafometto diventa l'immagine del diavolo, oppure che il natale si celebra il 25 dicembre, oppure che l'eden è diventato il "paradiso"