Ragazzi, prima di attribuire tutte le colpe dei vari disastri della storia alla religione (generalizzo perchè non ne voglio fare una questione personale) riflettete su cosa in realtà siamo: esseri umani. Fatti di carne, desideri, passioni, sentimenti ed in generale quanto di più lontano ci possa essere dalla perfezione. Ogni associazione fondata sull'essere umano è destinata a fallire nel tempo, perchè l'uomo è sempre portato naturalmente al male e questo lo sanno anche i sassi.
Tutti addossano sempre la colpa alla religione (chissà perchè poi si parla sempre di Cristianesimo...), senza però fermarsi un attimo a pensare alla mer.da che c'è in giro anche lì dove la maggiorparte delle persone è atea/non praticante.
In realtà la colpa, ed in questo concordo con Tets, è dell'uomo: la religione Cristiana (ora parlo della mia) dopo la venuta di Gesù Cristo, si racchiude tutta in un unico comandamento: "Amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi".
Non c'è nessun riferimento a guerre, oppressione e dominio verso altri popoli. Il resto è stato fatto dall'uomo e non dalle religioni. Però ribadisco, l'uomo è quanto di più lontano ci possa essere dalla perfezione e quindi ogni associazione fondata su quest'ultimo è destinata a fallire. Non per niente le "associazioni" che durano da tempo immemore sono fondate sulla fede verso entità superiori...
Un'ultima riflessione personale la voglio fare nei confronti di quanto affermato da Uber, e cioè che l'uomo bianco è arrivato per distruggere il candido popolo degli indiani (se non sbaglio la parola più diffusa nei testi di storia a favore dei popoli nativi era "ingenui" quasi simili ai bambini): hai detto bene, sono diverse culture e diversi contesti sociali. Ciò che per loro era consuetudine, poteva non esserlo per altre popolazioni e viceversa e non è che per il semplice motivo che da loro si usa così, debba essere giusto. Tanto per dirne una, il cannibalismo così come i sacrifici umani erano usanze assai diffuse nei paesi primitivi, ed ai giorni d'oggi, a ragion veduta, non la troviamo una consuetudine molto gradevole.
Non bisogna sempre fare i moralisti, e lo dico senza offesa verso nessuno. Cioè se vai in un paese in cui tutti sono rudi, con atteggiamenti primitivi e con usanze poco gradevoli, di certo la prima cosa che ti viene da pensare non è "Ah, ma come sono perfetti nel loro ambiente" ma più che altro "Ma questi da che mondo vengono ?".
Poi concordo in pieno sul non dover cambiare, o meglio adeguare, con la forza qualcosa al nostro modo di pensare. Solo che in quel momento l'uomo bianco era più forte e ne ha approfittato (proprio come fanno gli animali nella cosiddetta "legge della natura", quindi non sempre la risposta si trova nel ritornare alle origini).
Ultima cosa: affermi di voler andare controcorrente; se pensi che sia fattibile, ripensa a cosa è capitato ad un semplice falegname vissuto 2000 anni fa che predicava idee rivoluzionarie su amore e preghiera per il proprio nemico ad un popolo ancora rozzo e con usanze primitive...
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