Caro Vincenzo,
vedo che ti stai fossilizzando su di una delle tante polemiche pretestuose contro non si sa bene chi, nonostante ti abbia fatto decine di esempi oggettivi basati su tutte le discipline dell'orbe terracqueo e dunque, poichè mi baso su fatti e numeri e non su simpatie e antipatie verso qualcuno o su livori personali verso ciò che non ho fatto e non riesco a raggiungere (e sono tantissimi i traguardi che non ho raggiunto, molto più di quelli conseguiti ma cionondimeno non invidio nessuno, tanto meno in ottica di amore per lo sport), ti risponderò punto per punto.


Citazione Originariamente Scritto da novellin0 Visualizza Messaggio
Tony, quindi seguendo questa logica posso partecipare anche io ad un campionato del mondo ?


Certo Vincenzo, tu come chiunque altro purché.....superi le stesse procedure di selezione e qualificazione che hanno superato (con poche parole e molti fatti) coloro che vi hanno partecipato finora, ossia: ti presenti in pedana sia agli Assoluti che Coppa Italia, vincendo o giungendo 2° almeno in una delle due manifestazioni e raccogliendo un totale di wilks da poterti considerare ai primi due posti in Italia per categoria di peso a prescindere dall'età, poi prendi parte ad una competizione internazionale prodromica, quale ad es. la WEC, raggiungendo perlomeno il podio e mantieni questo livello per un paio d'anni; nel caso tu - più verosimilmente - ti accontenti di un'Europeo o un Mondiale master, ne hai diritto sempre che partecipi alle due gare nazionali complete anzidette, risultando il miglior master della tua categoria di peso o uno dei due migliori, per punteggio complessivo in entrambe, purché nell'ambito wilks del totale dei master convocabili ad un singolo Campionato.
Non si fanno discriminazioni verso nessuno di coloro che scendono in pedana ma non saranno presi in considerazione, come criterio oggettivo di qualificazione, massimali negli scantinati, disquisizioni su Smolov o ragionamenti capziosi sui fora.


Il paragone con le squadre di calcio non regge si sa che tre retrocedono,e una vince , nota bene retrocedono .


Infatti il paragone è stato molto più ampio e mi pare che regga molto bene...a condizione di seguire il campionato di serie A.
Chievo e Sassuolo - che ho citato nell'esempio - non sono retrocesse (poiché ne retrocedono solo 3) ma sono arrivate rispettivamente 16^ e 17^, cioè ben oltre le posizioni di Signani e Puddu, con un distacco abissale dalla Juventus (prima classificata) e dalle formazioni immediatamente dietro; eppure nessuno si sogna di non farle partecipare al prossimo Campionato ne di considerarle "umiliate"...sono semplicemente le più forti delle centinaia (migliaia) di squadre delle serie inferiori ancorchè più deboli delle 15 che le precedono e perfettamente legittimate a disputare il prossimo Campinato.
Per quanto riguarda le squadre retrocesse, al fine di favorire un logico ricambio, esse retrocedono come è costretto, suo malgrado, a "retrocedere" - per la stessa logica di ricambio - qualunque atleta abbia partecipato ad una competizione internazionale a titolo individuale e non l'abbia vinta. Infatti, tutti i nostri rappresentanti a questo Europeo retrocedono a disputare nuovamente le fasi nazionali (come qualsiasi atleta di altro sport prenda parte ad un europeo o ad un mondiale) al fine di dimostrare di aver nuovamente diritto a prendere parte al prossimo Europeo, allo stesso modo come le squadre retrocesse dovranno classificarsi tra le prime 3 del Campionato di B per accedere nuovamente al torneo di A e le squadre nazionali che disputano il prossimo Mondiale dovranno fare altrettanto per le qualificazioni successive (tranne la vincitrice)
Se i vari Signani, Puddu, Carniel, Pisasale, Pellizza e company saranno superati in Italia si verificherà il ricambio di partecipazione con altri atleti (indipendentemente dall'eventuale distacco che questi subiranno dal fenomeno russo alla competizione cui prenderanno parte), se invece si dovessero confermare ai vertici avranno nuovamente superato i criteri di qualificazione e potranno (non è comunque automatico, per una serie di altri fattori) essere presi in esame per una nuova Selezione.


Tu hai partecipato a qualche europeo e mondiale... mi sembra , ti sei mai presentato senza nutrire ambizioni reali , a prescindere dal risultato finale ? Anche nell'ultimo mondiale a cui hai partecipato, a prescindere dalle disavventure logistiche che poi hanno influito, miravi al podio...se avessi avuto un gap di 30 kg dal possibile podio , ti saresti presentato ?


Ti sembrerà strano, ma io in "nomination" avevo quasi quel gap teorico che citi tu.
Il giapponese che ha vinto era iscritto con 180kg. , Roger Pardo (il francese giunto terzo) era iscritto con i 172.5 della sua ultima vittoria nei -74 e l'olandese risultava con 165, il tutto a fronte dei miei 145 del momento.
Le situazioni di gara si sono mostrate poi diverse (a dimostrazione proprio che occorre sempre esserci poiché nulkla è definito) ma purtroppo non sono state sufficienti a consentirmi di raggiungere il podio.
In ogni caso stiamo parlando di mondiali master, a cui ho preso parte in 3 edizioni. Quando ero senior ho partecipato a 3 Mondiali open, classificandomi rispettivamente 11°, 8° e 6°: Ardini l'anno precedente non avrebbe voluto che io partecipassi, poichè ero l'unico italiano e questa si che sarebbe stata un'inutile spesa per la Federazione, riguardo ad arbitri obbligatori e dirigenti accompagnatori.
Violanti l'anno dopo insistette perché ero il più forte in Italia della mia categoria di peso e partii conscio che il mio obiettivo sarebbe stato partecipare e fare esperienza, onorato di essere ad un Mondiale Assoluto; l'anno dopo volevo piazzarmi tra i primi 10 benché raw contro gli equipped (ma queste sono motivazioni personali che nulla hanno a che vedere con le classifiche) e l'anno successivo volevo migliorarmi ulteriormente.
Ci sono riuscito ma, come vedi, non ho fatto di più dei nostri ragazzi di oggi nella gara completa ma sono fiero di quel che ho fatto e posso dire di essere stato il più forte panchista ultraleggero italiano per oltre un decennio, dal '94 al 2006, nonostante Isagawa ed i vari nani mi stracciassero ripetutamente all'estero.

Io sostengo.. che se non si hanno i numeri... meglio non andare all'estero... non è partecipare, è farsi umiliare .
Tuttavia W l'autorefenzialità
.

Essere tra i primi 10 pesisti d'Europa non è un'umiliazione ma un onore; non tutti possono puntare al podio ma ci possono essere diversi traguardi, come puoi leggere nelle motivazioni che mi hanno riguardato.
E' così in tutti gli sport: nel calcio c'è chi punta a salvarsi ma è più forte di tutte le squadre della serie cadetta, nel ciclismo ci sono i gregari che prendono 1 ora sullo Stelvio ma sono più forti di tutti coloro che non partecipano al Giro d'Italia, nell'Atletica c'è chi punta a realizzare il minimo di qualificazione per disputare gli Italiani all'Olimpico (lo sa bene chi lo ha fatto) pure se nella fase finale sarà tra gli ultimi, ho fatto l'esempio del mio prof che arrivò 26° a Montreal contro russi e rumeni ma intanto le centinaia che fanno ginnastica artistica in palestra alle Olimpiadi non ci sono arrivati.
Se non si dovesse partecipare oltre la 4^ o 5^ posizione, non si farebbero più le gare in nessuna disciplina, poichè anche i primi non saprebbero contro chi vincere (o giocare) e la loro prestazione perderebbe di valore: che senso ha uno sport in cui arrivi 2° su 3 in tutte le categorie e non per un'eccezione.
La squadra campione di Albania ha maturato il diritto di partecipare alla Champion League pure se in confronto al Real sono dei dilettanti; punterà ad arrivare al secondo turno anzichè restare al primo come nella storia precedente.
Se si dovesse giocare solo Real Madrid-Bayern di Monaco-Barcellona...non giocherebbero neppure loro.
Il cammino di un atleta e di una squadra è fatto di allenamenti, passione, progressi, qualificazioni, risultati progressivi fino alla scoperta dei propri limiti, dando il meglio di se e cercando di raggiungere il gradino più alto di quanto possibile nella disciplina che appassiona.
Non è umiliante allenarsi, essere tra i più forti del proprio paese, partecipare agli eventi internazionali, contribuire al risultato di una squadra ed al progresso di una disciplina atletica rimettendosi al giudizio di una pedana e di giudici terzi, semmai è umiliante subire ciò con acredine e livore ingiustificato, senza esser parte in causa, verso chi accetta vittorie e sconfitte in prima persona.
Riguardo poi all'"autoreferenzialità", non so cosa intendi, trattandosi di disciplina basata su numeri e classifiche che sono sotto gli occhi di tutti: ai Campionati partecipano atleti di tutte le squadre (inclusi i miei ovviamente) alla sola condizione che risultati e piazzamenti lo giustifichino e consentano.
Dunque ancora una volta un sasso lanciato dal terrazzo per un gioco infantile e per vedere chi risulterà colpito, in realtà non fa alcun danno al corpo dell'obiettivo (che non esiste) ma rischia di squalificare parecchio - moralmente intendo - il lanciatore.
Come al solito, posso essere atleta debole o criticabile ma da persona trasparente quale presumo di essere ribadisco l'invito a tirare fuori nomi di atleti eventualmente ed ingiustamente penalizzati dalle convocazioni di questi anni (e penso che se ci fossero lo segnalerebbero loro stessi) o denunciare l'eventuale mancato rispetto dei requisiti che ho sopra citato nei confronti di atleti convocati senza meriti acquisiti nelle competizioni nazionali e internazionali