Da profano, io continuo a restare a bocca più che spalancata nel leggere del livello di "scientificità" della programmazione, e di come affondi le radici in periodi così remoti rispetto alla gara...
Ho sempre avuto un grande rispetto per gli atleti, come i sollevatori, o i centometristi (giusto per fare qualche esempio), che si giocano MESI di allenamenti e sacrifici ENORMI in una manciata di SECONDI di gara. Mi rendo conto che alla fine il risultato è ottimo o pessimo indipendentemente dalla durata della gara, ma penso che la tensione di un atleta che sa di dover date TUTTO in quel momento sia qualcosa di diverso rispetto a quella che può sentire un collega tennista, o calciatore (sempre per fare esempi a caso)...

Che dire? In bocca al lupo!