
Originariamente Scritto da
Antoine
Buonasera ragazzi
perdonate l'up della discussione ma volevo intervenire raccontandovi un fatto che è accaduto oggi in palestra.
Stavo facendo squat nel seguente modo: punte dei piedi divergenti 30° circa, piedi un pelino più larghi delle spalle, bilanciere in spalla, schiena compatta e iperestesa, discesa lenta e controllata fin sotto il parallelo e risalita un po' più esplosiva della discesa ma comunque lenta. Arriva una persona che per convenzione chiamerò anche io "Tizio" . Ci stavamo alternando nel fare squat. Cosa giusta quando ci sono due persone che hanno da fare uno stesso esercizio e anche con un peso simile.
Bene.. Tizio, giudicando la mia tecnica , inizia subito a darmi due dritte. 1)"quando fai lo squat devi anche essere in grado di sollevare le punte dei piedi (gli avampiedi), perché tutto il peso lo devono sopportare solo i talloni". E qui inizia una discussione anche piuttosto accesa (ma comunque corretta) in cui io affermo con sicurezza che durante l'esecuzione dello squat i piedi devono stare immobili, fissi, inchiodati al pavimento. Vabbè. Dritta numero 2)in riferimento alla mia schiena, Tizio inizia a dire che lo squat è dannoso per la schiena se anche quest'ultima viene coinvolta. E lì veramente mi veniva da tirargli un disco da 20 addosso! Io in risposta gli dico "guarda che lo squat è un esercizio in cui anche la schiena viene coinvolta, non è un esercizio solo di gambe. E' un esercizio che coinvolge quadricipiti, femorali, schiena, glutei (e polpacci? - ho detto anche polpacci ma non ne sono sicurissimo..la mia idea è che sotto il parallelo vengano attivati insieme a glutei e femorali. Ma smentitemi pure se sbaglio) .
Ora, io sono uno di quelli che ascolta i consigli altrui e che, solo dopo essermi informato da altre fonti (il forum stesso, per esempio), decido se mettere in pratica o meno. Ora io ho scritto qui perché se mi sbaglio, sarò il primo a riconoscere i miei errori e ad agire di conseguenza. Volevo sapere se la mia concezione dello squat è buona o sbagliata.
Ps: un altro che per convenzione chiamerò "Caio", in riferimento alla mia discesa sotto al parallelo, mi dice "guarda che è pericoloso per le ginocchia, io mi sono infortunato così.." (ma questa discussione è stata più amichevole, è stato un confronto più costruttivo, devo dire). Allora io gli rispondo che l'idea che mi ero fatto io è che, paradossalmente scendendo sotto il parallelo, si attivano anche femorali/glutei/polpacci e quindi il peso viene in parte scaricato su questi muscoli senza stressare troppo il ginocchio. Mentre fermarsi al parallelo, paradossalmente sarebbe meno "sicuro" da questo punto di vista.
Ascolterò con piacere i vostri interventi

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