Ultimamente, un po' per noia n po' per curiosità, mi sono iscritto ad uno di quei gruppi fb a tema palestra, uno dei più frequentati e attivi.

i temi dei post sono solitamente sempre gli stessi:
- ragazzini trai 14 e 16 anni che postano la loro foto chiedendo consigli (solitamente pesano tra i 40 e i 50 kg e le fanno anche in posa)
- variante del primo tipo, ragazzi mediamente grossi in cerca di adulazione/complimenti
- la domanda "va bene questo tipo di proteine per la massa?" con annessa foto del barattolo
- la domanda "è sgarro?" seguita da foto di pizza con su polpette al sugo con su il gelato con su la macedonia con su il cioccolato

questi ultimi lo fanno o con tono scherzoso per vantari della quantità di cibo che riescono a ingerire (solitamente dopo digiuno di tre giorni) e quelli che seriamente vogliono sapere se quelgi alimento inficiano la dieta che fanno per 2 giorni a settimana.

Il discorso è piuttosto semplice e dipende tutto dai propri obiettivi che non sono necessariamente salire su un palco e fare un buon piazzamento in gara. Se ti poni degli obiettivi "alti" non esitono sgarri, non esiste l'alcol, non esiste saltare gli allenamenti perche vuoi andare a fare l'aperitivo.

Ieri nella mia follia mi sono allenato con la febbre diviso tra brividi di freddo e vampe di calore. Era necessario allenarsi? mi ha fatto bene? La risposta chiaramente è NO. Allora perchè lo faccio? lo faccio perchè ne ho avverto il bisogno fisico, perchè sono felice nel dare il massimo e non userò mai la parola SACRIFICIO, ne PENA, ne DOLORE (e neanche quella SGARRO).

Per me è naturale uscire la sera dall'ufficio alle 19 e allenarmi sino alle 22, non sento il bisogno di sgarrare (forse aiuta il fatto che tra tutti i miei vizi non c'è la gola), non do di matto ne non mangio dolci per una settimana (do di matto se le palestre chiudono per il ponte di ferragosto).

In conclusione, se per voi diventa un sacrificio e una rinuncia e la cosa compromette l vostra qualità di vita, concedetevelo. Non cambierà nulla per una pizza, un gelato o una sbronza. Cambia, però, se il resto della settimana vivete l'attesa del vostro "sgarro" come un agonia e una volta arrivato il giorno vi sentite pure in colpa.