Qualche giorno fa squattavo affianco ad un ragazzone che aveva caricato 15 kg per parte sul bilanciere. Dopo un po' mi chiede che tipo di variante di squat fosse meglio adottare per correggere la (pochissima) retroversione in buca che a suo dire pregiudicava l'intera esecuzione dell'esercizio. Avendo inquadrato il soggetto come divoratore di libri ed articoli piuttosto che di ghisa me la sono cavata citando la posizione di Evangelisti al riguardo, e mi sembra di averlo convinto a farsi meno pippe.
Il problema sta un po' qui. Abbiamo la fortuna di essere esposti a tonnellate di informazioni che 20 anni fa era impensabile avere a disposizione così facilmente. Però questa bulimia informativa produce in taluni un effetto paradossale. Non sanno dove cominciare. Sarà meglio X o Y? Faccio il fermo al petto? Che succede se devo andare a lezione e salto un allenamento? Catabolizzo?
In realtà le cose sono maledettamente più semplici. Non produci uno stimolo allenante sufficiente? Aumenta lo stimolo. Non mangi abbastanza? Mangia di più. Mangi troppo? Mangia di meno. Capiamoci, non sto dicendo che i professionisti del settore non servono, anzi. Consentono di ottenere migliori risultati in meno tempo e con meno rischi. Ma se i soldini per pagarli mon ce l"hai allora pazienza. Uno nella tua condizioni ha enormi margini di miglioramento, quindi datti una mossa. Quanto hai dI massimale sui fondamentali? Mi sa pochino. Imposta delle progressioni per farli crescere. Poi condiscili con un po' di multiarticolari ed il gioco è fatto. Gli schemi sono tantissimi e, vuoi sentire un segreto?, nel tuo caso VANNO BENE TUTTI. Sulla dieta ci sono tutte le linee guida sul forum. Anche qui poche pippe. Calcola il tuo TDEE, aggiungi un surplus moderato,, decidi la ripartizione dei macro e cerca di starci dentro in maniera flessibile. Quello che conta sono i bilanci a medio termine, non cosa mangi a singolo pasto.
Compiti per casa: Imposta un allenamento (e se ci metti più di 1 ora sono mazzate) e una dieta (idem), apri un diario, datti un mese di tempo e poi valuta i risultati ed aggiusta il tiro.
Sal
Onore al braccio che muove il telaio
Onore alla forza che muove l'acciaio
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