Come ha scritto Somoja l'allenamento in monofrequenza è un modo di dire, infatti per me chi parla di monofrequenza intende il classico allenamento di ogni distretto muscolare una volta a settimana, ricercando la distruzione totale per ottenere (nelle intenzioni almeno) la massima ipertrofia.
Secondo me però si tratta di un'ennesima trasposizione dal mondo del bodybuilding professionistico a quello delle palestre amatoriali, e pertanto il giochetto non funziona.
Da quel poco che ho capito cercando di imparare qualcosa in rete, il problema dell'allenamento in "monofrequenza" è che sui natural non porta invece particolare ipertrofia: dico questo perchè l'ipertrofia nel natural avviene in maniera diversa rispetto ad un doped, in quanto nell'organismo del natural la creazione di nuova massa muscolare è agli ultimi posti nella lista delle priorità fisiologiche.
L'organismo natural cresce quando si trova in una condizione generale di benessere, di cui l'alimentazione, il riposo e l'allenamento sono solo una parte (il famoso triangolo "allenamento - alimentazione - riposo" è una semplificazione di un qualcosa di molto più complesso).
Condurre sistematicamente tre/quattro/cinque volte a settimana allenamenti a distruzione totale rappresenta un fattore di stress ripetuto per l'organismo natural: se tale stress diventa eccessivo, fa venir meno quella condizione di benessere generale che è il presupposto per l'ipertrofia (e ad esempio l'abbassamento delle difese immunitarie dovrebbe essere un segnale a cui prestare attenzione).
Oltretutto, per me questa ricerca della distruzione totale in allenamento e gli scarsi risultati in termini ipertrofici che ne conseguono spinge molti ragazzi ad usare - prima o poi - la chimica quando basterebbe un pò di cultura sportiva applicata ai propri allenamenti per vedere i miglioramenti desiderati.
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