
Originariamente Scritto da
IronPaolo
Ma certo, è così: il doping non si può sconfiggere. Perchè fa parte della natura umana. E' un problema talmente complesso con così tante sfaccettature, che è impossibile da risolvere. Come le guerre, la fame e così via.
Però, personalmente, io ho la ferma convinzione che quando i problemi sono così immensi da sovrastarci, la soluzione sia estremamente semplice.
Perchè il problema è abnorme per una risoluzione collettiva, mentre è crudelmente banale per una risoluzione personale. La scelta ultima, è del singolo. E' tua e di bassofondo. Nessuno è costretto a fare niente che non vuole, se lo fa, è una sua scelta. Non stiamo parlando di prostituirsi per la miseria, nè di uccidere o non essere uccisi. Stiamo parlando di un contesto in cui l'azione finale è determinata da una scelta personale.
Perciò, è semplice. Scegli. Si o no. E te ne assumi la responsabilità. Nel 2009 non ci sono più scuse.
Ragazzini di 15 anni maneggiano tecnologia, si scambiano informazioni, sono a contatto con problemi che io 25 anni fa non mi sarei immaginato nei miei peggiori incubi o nei più estatici sogni.
Se questi si fanno male perchè bevono troppo e poi schiacciano l'acceleratore di macchine che possono guidare per legge... cazz.i loro. Avrebbero tutti i mezzi per compredere perchè è "male".
Per il doping è la stessa cosa. Si deve puntare sulla responsabilità del singolo.
Vedi bassofondo, tu stai sbagliando. Stai analizzando i particolari senza vedere il contesto generale.
Doparsi, fa male. Punto. Non è un giudizio morale, ma tattico. Stai assimilando il problema con la premessa che esista un modo corretto di doparsi. Un modo corretto che permetta di ottenere risultati minimizzando i rischi, non come chi sbaglia e si becca i sides.
La premessa è però sbagliata. Perchè il modo corretto di prendere le medicine è dedotto da screening su campioni immensi su tempi enormi e qui manca tutto questo.
Se un solo tuo amico ha un po' di acne su 10, devi ragionare in grande. Significa il 10% del campione.
Immagina che l'acne sia l'effetto collaterale dell'aspirina. Quanta gente in Italia prende aspirine, esagera con le aspirine, si ingozza di aspirine? Diciamo... 30 milioni di persone? Ma si, ragionevole...
Il 10% di 30 milioni è 3 milioni: 3 milioni di persone sperimenterebbero acne. Capito? 3-milioni-di-persone. Questo è il risultato che si deduce dai TUOI dati, non che "solo uno su 10, il rischio è accettabile".
E' questo tipo di ragionamenti che te lo mette nel cu.lo: la percezione errata del rischio.
Devi anche capire che il problema non saranno gli effetti collaterali, ma proprio la loro assenza. Immagina che tu con questo ciclo diventi Brad Pitt versione HP+15 al 5% di grasso corporeo, zero effetti collaterali.
Ma... quando smetti? Ahia ahia ahia... torni quello di prima. Lo accetteresti? E tutti quei complimenti, quelle occhiate (perchè le donne vogliono uno che le capisca, uno che le faccia stare bene, uno con un progetto bla bla bla, ma una tromba.tina con uno con il fisico mica la disdegnano eh...) e le pacche sulle spalle degli amici e....
... e hai creato una bella dipendenza. E sei fottuto. Esagero? Mah... discutendo con quelli che prendono queste cose, alla fine la dipendenza dal proprio corpo viene sempre fuori!
Tutti noi qua dentro siamo dei drogati da attività fisica, squilibrati alla ricerca di un fisico che non abbiamo, insoddisfatti di quello che è il nostro corpo.
L'insoddisfazione è la spinta propulsiva più potente che l'uomo ha, più dell'odio, più dell'amore. E a differenza di odio o amore, è neutra. Tutte le persone, famose o meno, che ottengono, costruiscono, innovano, cambiano il mondo nel piccolo o nel grande sono insoddisfatte: l'insoddisfazione crea una instabilità che a sua volta deve essere compensata con un nuovo equilibrio, che si ottiene con il raggiungimento dello scopo per cui si è insoddisfatti.
Senza insoddisfazione non ci sarebbe progresso in tutto il mondo. Il problema è quando questa insoddisfazione ti fa prendere la mano.
Non c'è nulla di male nell'essere insoddisfatti del proprio corpo, se questo ti porta ad impegnarti a migliorarlo entro i suoi limiti, attraverso un processo in cui tu li capisci, i tuoi limiti, li interiorizzi e ti conosci sempre meglio. Ti porrai obbiettivi sfidanti e non sogni irrealizzabili.
L'insoddisfazione diventa grave se tu per ottenere il corpo che vuoi inizi a considerare alimentazione e allenamento come centrali nella tua vita. Diventa patologica se vuoi alterare il tuo corpo ficcandogli dentro sostanze che altrimenti non potresti produrre.
L'errore è considerare il doping come immorale ed altri comportamenti che hanno la stessa radice... invece no. Che differenza c'è fra uno che non esce la sera con gli amici perchè vanno in pizzeria e lui è in definizione, con uno che si inietta del testo? Nessuna se ci pensi.
Ciò che è pericoloso, ma per te, mica per me... è che tu sia disposto a giocare a questo gioco.
Finisco con questo.
Immagina, cercando di "sentire" le sensazioni, di provarle veramente, questa situazione.
Ti chiedono di partecipare ad una roulette russa, tamburo da 10 colpi, solo uno è carico. Una roulette non mortale: se perdi, ti salta per aria un braccio fino a metà omero, se vinci hai a disposizione 100 milioni di euro cash, esci con un tir piena di banconote.
Un braccio, 100 milioni di euro, un colpo su dieci. Giochi o no?
Adesso, invece, immagina la stessa situazione, però non partecipi tu, ma tua figlia di 10 anni.
Adesso, giochi o no?
Uno a dieci, come per i tuoi amici.
Segnalibri