Non sono uno di quelli che dice che "i dottori non capiscono una sega". Ci sono persone che pretenderebbero che il medico della mutua fosse un ortopedico esperto, un endocrinologo di fama, uno psicologo comprensivo. Ciò non è possibile. Un dottore cura una malattia nell’ambito di quello che la Società chiama "malattia". Il tunnel carpale è una malattia, una infiammazione del tendine rotuleo che non fa fare squat, no. Stai fermo 2 mesi e ti passa.
Allo stesso tempo, i dottori sono fuori dal giro. Non capiscono il mondo dei pesi, non sanno giudicarlo se non come una specie di "devianza". Quanti associano il doping alla creatina?
Ancora, iniziative dove si parla di "giovani" sono automaticamente promulgate da "vecchi" che non capiscono. Del resto, chi parla ai "giovani" automaticamente non si considera tale.
Se voi che leggete state dando un giudizio morale negativo a quello che scrivo, state sbagliando. Io non sto usando criteri di scelta fra il "bene" e il "male", sto solo illustrando freddamente la situazione.
Quanto descritto, porta a questo ragionamento: "vabbè… farà anche male, ma se quelli lì sul palco sono ancora vivi e sono pieni fino agli occhi, io che prenderò di meno, che male potrò farmi?". Il culturismo a livello dei pro è la scintilla che innesca il tutto: se gli enormi sono vivi, i normali saranno vivi e anche sani. Questo è l’inizio dell’attenuazione della percezione di pericolo, la distinzione fra "uso ed abuso" che non esiste ma a cui tutti credono. Gli enormi non sono un riferimento di come vorrei essere, ma del livello a cui posso prendere sopravvivendo. Poco importa se ne muore qualcuno. Quello, ha esagerato nell’ambito degli esagerati. Ce ne sono altri 100 che stanno facendo bene e sono comunque esagerati.
Il secondo passaggio è che ADESSO chi vuole, può trovare di tutto. in questo, Internet aiuta. La disponibilità è elevata, differenziata, personalizzata. Badate bene: pochissimi acquistano da soli su Internet, ma vale sempre il passaparola dell’amico dell’amico dell’amico, che a sua volta… compra su Internet. Però internet permette l’inizio di catene corte di distribuzione quando prima queste erano molto lunghe. Vi ricordate di quando c’era la palestra conosciuta per essere il ritrovo di quelli grossi e bombati? Lì c’erano le bombe. Chi voleva prendere, doveva per forza di cose volerlo veramente. E magari in quelle palestre c’era anche un codice deontologico-romantico per cui solo quelli con l’occhio convinto venivano resi partecipi delle polverine magiche. Adesso, invece, chi vuole, non si sa come, trova sempre quello che vuole, facilmente e a prezzi ragionevoli. Magari trova dei farmaci tiroidei in discoteca…
Il terzo passaggio è che il pubblico in crescita è fatto di persone che non vogliono provare per sempre, essere enormi, come detto sopra. Perciò sono molti meno i casi veramente patologici di roid rage, dipendenza, alterazioni della personalità. Aneddoti. Altri tipi di richiesta, ma non per questo motivo meno pericolosi.
Il quarto passaggio è che stiamo parlando comunque di cose illegali, moralmente condannate dalla società (per poi esigere fisici da supereroe e prestazioni da Terminator). Non si chiacchiera apertamente di queste cose. Men che mai, degli effetti nefasti. E’ chiaro che se muore qualcuno, e questo è collegabile alle bombe, se ne parla ed anche parecchio. Ma dei 1000 effetti collaterali non gravi ma molto spiacevoli non se ne parla mai. Perchè chi se li becca sta zitto: passare da bischero per qualcosa di illegale e pericoloso non è simpatico. A nessuno piace fare la figura del fesso, per poi passare mesi in stati ansiogeni perchè non si sa a chi rivolgersi.
Questo è il cortocircuito. Le bombe non fanno male perchè chi sta male non ne parla. Non c’è statistica. La medicina vive di statistica per determinare la tossicità dei farmaci. No statistica, no tossico. I dottori perciò possono solo parlare degli effetti che in teoria si possono avere (anche in pratica, ma non è che hanno studi "pratici") o dei casi che hanno a disposizione, cioè decessi o gente veramente grave. Il messaggio non è efficace.
Un deterrente sarebbe pubblicare delle foto di acne che non va via, e dire che x% di chi fa uso di cose leggere se la becca, oppure le statistiche dei casi di aumento della peluria che poi non si risolvono, o di tutti quelli che per 3-6 mesi si sono cacati addosso perchè il pisellino è rimasto basso alla visione di Pamela Anderson con il marito (vi ricordate di quel famoso video dove Pam recita con il marito la tabellina del 7 e anche quella del 9?)
Ci sono tonnellate di effetti collaterali non documentati (basta viaggiare un po’ sui forum appositi per trovare casi umani del genere): acne, sudorazione impazzita, peli, problemi erettivi, infezioni locali intorno al buco dell’iniezione, stomatiti terrificanti. Cose assolutamente poco simpatiche che vengono anche a quelli che provano per un po’. In più, rischi di beccarsi dei fake, roba contraffatta, infetta. Perchè, ripeto, nessun ******** comprerebbe il Viagra su Internet, ma l’amico dell’amico dell’amico che fornisce il furbo di turno, magari sì.
I sides, come si chiamano gli effetti collaterali, ci sono. Non è che per forza deve venire un tumore ai reni, o ci si deve rompere l’olecrano, o si deve avere una ginecomastia con la 6° di tette, però una maggior produzione di sebo, l’aumento della forfora, un odore diverso, brufoli ovunque e una pelle grassa possono essere molto ma molto limitanti il sabato sera. E poichè di ormoni si parla, queste eventualità sono di certo molto probabili se i dosaggi sono scritti dall’amico su un post-it… Ah sì, tutti voi avete amici endocrinologi che sanno cosa vi stanno dando.
Perciò, il doping si allarga, sia come amplificazione di quello che già c’è, sia differenziandosi per tutte le esigenze, raggiungendo sempre nuovi clienti.
A questo punto, come contrastare tutto questo? La risposta è complessa quanto il problema e io ho solo da portare la mia opinione.
Oltre ai passaggi legislativi e normativi doverosi, oltre ad amplificare i controlli e punire i colpevoli, per me tutto è un problema di modelli credibili. Serve un modello credibile che faccia capire che non solo il doping è dannoso ma… non ce ne è bisogno.
Non possiamo convincere tutti. Chi ha già deciso, farà il balzo, è una certezza. Dobbiamo invece convincere gli indecisi, coloro che sono tentati, quelli che vogliono provare. Quelli che hanno provato e non si sono ancora scottati, quelli che pensano che sia impossibile non usarli. Un modello credibile è una forma di informazione ritenuta affidabile.
Quello che io affermo è la responsabilità del singolo. E’ il singolo che alla fine decide se prendere o non prendere. E’ una sua scelta. Contesto con forza quel filone di pensiero che afferma che la colpa di qualunque cosa è della Società, è del Sistema… ma la Società, il Sistema, siamo NOI. Ognuno di noi ha il libero arbitrio, ognuno di noi può scegliere. Ed è così, perchè persone diverse nelle stesse condizioni sociali reagiscono differentemente. Perciò, si può scegliere, sempre. E se si sceglie, si sta operando un giudizio, fra quello che si ritiene "bene" e quello che si ritiene "male", si sta operando un giudizio morale.
Non capisco la frase "io non mi bombo ma rispetto la scelta di chi lo fa". Per me, è una cazzata. Perchè io posso "rispettare", ma se scelgo di non fare una cosa, di fatto ho giudicato questa cosa come "sbagliata" nella scala dei miei valori.
Per le bombe, è la stessa cosa. La responsabilità finale è della persona. Il compito di un modello credibile è di permettere una scelta informata di cosa si può ottenere con e cosa si può otterere senza. E degli effetti negativi della scelta "con". Le scelte perchè siano "rispettate" devono essere fatte con coscienza. E per fa ciò ci vuole informazione e conoscenza.
Informazioni corrette permettono se non altro una scelta consapevole e non superficiale. Ho letto di persone che abitualmente si supportano con robetta per essere 175cm x 85Kg all’8% di grasso corporeo. Porca *****… io sono così, ma al 10%. Cioè, quasi uguale. E non prendo nemmeno gli integratori se non la vitamina C!!! E’ questo il punto! C’è gente che pensa che per avere un fisico decente debba per forza sfondarsi di roba!
Chi può essere un modello credibile?
Di certo, non i dottori, spiace ri-dirlo ma è così, per tutto quello che è stato detto. Dottori che magari associano il doping anche agli integratori, o psicologi che ci dicono che facciamo i pesi perchè abbiamo il ***** piccolo e vogliamo farci scudo con nostro corpo per mascherare carenze affettive.
Nemmeno i politici, che vogliono dirci cosa è giusto per noi e dove sbagliamo quando sono tutti cannati, implicati in scandali di tutti i generi.
Neanche i media, che esaltano il vincente e si stracciano le vesti quando scoprono un caso positivo. Sono i media che necessitano dei freak, delle imprese impossibili, dei record settimanali, dei "belli di turno", per poi disconoscerli (perchè anche questo fa audience) quando vengono beccati.
Ci vuole qualcuno che sia del nostro giro, che conosca l’ambiente, che lo ami e che sia dispiaciuto quando accadono certe cose, ma sinceramente. Qualcuno che comprenda quello che facciamo in tutte le sue sfumature, fissazioni, anomalie, storture, ma anche cose buffe, divertenti, salutari. Deve saper distinguere fra una mania e un comportamento normale all’interno dei nostri valori, quando all’esterno entrambe sarebbero bollate come comportamento antisociale. Qualcuno che ottenga risultati al nostro interno, o che li abbia fatti ottenere. Qualcuno che conosca come stanno le cose ma non giudichi. Una persona… serena.
Qualcuno che possa essere preso come esempio per dire "ecco, se lui è arrivato lì, io posso arrivare più in là di dove sono ora, ma con le mie forze, perchè lui ce l’ha fatta". Questo è un "modello credibile".
Esiste un santo del genere?
Anni fa su ON c’era la rubrica della posta di Bill Phillips, che a me piaceva un sacco. Aveva fatto uso di steroidi, li aveva studiati, aveva smesso di prenderli e aveva messo su una ditta di integratori. Per chi non lo sapesse, è colui che ha diffuso a livelli planetari l’uso della Creatina. Possiamo dire tutto di Bill Phillips ma non che non sia una persona geniale. Ottimo fisico, una persona molto intelligente. Quando parlava di steroidi, il tono era questo: "tu mi chiedi come fare, io ti dico che devi fare così, poi scegli tu, ma questi saranno gli effetti collaterali. E’ pericoloso se fai così, non lo è se fai cosà, ma potresti avere comunque questo".
Perciò, se lui diceva che usare l’insulina ti poteva portare al coma diabetico e morire sul posto, era vero, non del terrorismo psicologico. In più, promuoveva un bodybuilding senza farmaci per il semplice motivo che non ce ne era bisogno.
Chiaramente, un approccio del genere è possibile solo da una persona intelligente e con carisma. Si è sul filo del rasoio fra una chiara informazione e il fornire dati per cicli illegali. Ok, a grandi linee era così, e lo porto come esempio.
Ognuno di noi, che va in palestra, che ha un minimo di risultati, può essere un "modello credibile". Solo, non si deve voler convincere per forza, catechizzare per forza, insistere per forza. Parlare male di chi si dopa, tirare ***** addosso. Chi si dopa, chi ha intenzione di farlo, sa che sta compiendo o compirà qualcosa di sbagliato. E a nessuno piace sentirselo dire. Per questo chi pontifica di solito fallisce.
La credibilità è una qualità che si costruisce con pazienza. Spiace dirlo, ma i secchi che preannunciano conseguenze apocalittiche di malattie non vengono creduti. Perchè vengono trattati da invidiosi etc etc. Non perchè dicano cose sbagliate, ma perchè non hanno i risultati addosso. Dato che si parla di "fisico", l’emulazione qui gioca un ruolo fondamentale. Ripeto, spiace, ma è così: la palestra è un posto barbaro.
Il mio piccolo contributo è perciò proporvi quello che io credo sia un modello credibile. La domanda a cui voglio rispondere è: “ma dove è possibile arrivare senza bombe?” Anche questo, è un bel quesito. Le persone sono così bombardate di informazioni assolutamente inattendibili che non ha una idea dei risultati che si possono ottenere.
Per far ciò, posto le foto di un mio amico, Ennio, che partecipa a gare di Bodybuilding Natural (anche se la parola “natural” è una stortura). Ho conosciuto Ennio grazie ai forum di bodybuilding, una persona molto motivata e determinata ma non per questo così maniacale da non essere autoironica. Gli piace quello che fa, e… lo fa.
Eccolo qua prima dell’ultima gara che ha fatto. Notevole, vero? Lo ritengo un modello credibile, perché non prende roba, perché è simpatico, perché non segue un metodo particolare sponsorizzato perciò non vi dirà mai che è merito dell’integratore X o del metodo Y, perchè lavora 8 ore al giorno per 5 giorni a settimana, come tutti noi.
Come faccio ad essere sicuro che non prende nulla? Perché… lo conosco. Frequentandoci seppure virtualmente, leggendo il suo diario, analizzando le sue tabelle, il suo approccio alle gare, le sue aspirazioni, prendendoci per il culo, chiacchierando del più e del meno, alla fine tutto ciò si capisce. Questa è la credibilità di cui io parlo. Voi potete crederci o meno. Anzi, mettiamola così: chi mi segue e un minimo mi conosce, mi deve ascoltare e credere a quello che dico: Ennio è un esempio di cosa si può fare con l’intelligenza e la dedizione. Qui mi ci gioco la credibilità che IO ho.
Possiamo andare avanti con il giochino “è bombato si/no” per altri 10000 caratteri ASCII, ma il punto è questo: io vi dico che è così e ci credo, perché dovrei barare e s*******rmi? Perciò, vi prego di fare anche voi così. Io posto le sue foto perché sono ASSOLUTAMENTE SICURO di quello che dico.
Mi raccomando: non è che Ennio sia il migliore del mondo, il top dell’evoluzione dell’uomo, sicuramente esistono persone che praticano questa attività, non dopate, meglio di lui. Non sentitevi offesi, nè postatemi foto dei vostri parenti forti: parlo proprio di lui perchè ha un ottimo fisico e lo conosco da tanto tempo.
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