Citazione Originariamente Scritto da Vinz86 Visualizza Messaggio
Apro con un commento OT: proprio bella la foto!
Mister, riguardo le varie "tipologie" di stretching, c'è qualcosa di (indicativamente) preferibile, in relazione ad una tipologia di allenamento "per la forza", quindi con rep medio-basse e carichi conseguentemente abbastanza alti?
Ho letto pareri contrastanti: da chi dice che sarebbe preferibile lo stretching pre ed infra, in funzione "preparatoria", a chi invece consiglia quello post allenamento...Salvo poi scoprire che invece c'è chi considera lo stretching post allenamento deleterio, perché "stirando" il muscolo si incide sulla capacità dello stesso di essere ben irrorato dal sangue, e quindi di smaltire prima le "scorie" dell'allenamento...
La confusione è molta, insomma.
Anche se da prendere con le pinze, perché si parla di atleti di livello differente, e perché al di là di questo ognuno ha le sue specifiche esigenze e si trova ad uno specifico stato di forma, un protocollo "base" applicabile senza timori a chiunque, quale potrebbe essere?

come sintetizzato da te, il discorso è piuttosto lungo e complesso e, soprattutto, non sarebbe corretto generalizzare per tutte le discipline, le differenti necessità individuali o di gruppo (sport di squadra), le numerose situazioni diverse che si possono presentare e le caratteristiche individuali di ogni atleta.
Tuttavia il mio modo di vedere predilige di non effettuare prima del workout uno stretching completo e prolungato, al fine di evitare un eccessivo allungamento del muscolo in contrasto con l'accorciamento forzato cui sarà sottoposto dopo ma, piuttosto, di eseguire un simil stretching, ovvero dei movimenti dolci e graduali analoghi o simili a quelli tipici della fase eccentrica dell'esercizio da affrontare e quindi replicabili a breve con il carico (come quelli che puoi intuire dalla foto postata) e di svolgere pure il warm up con lo stesso esercizio a carichi modesti e progressivi, salvo particolari ragioni climatiche o di temperatura o personali che richiedano un riscaldamento cardiocircolatorio apposito.
Inoltre di non eseguire lo stretching durante l'esercizio o tra una serie e l'altro, salvo qualche movimento decontratturante che si dovesse rendere necessario e che non annovero tra le posizioni di stretching.
Di effettuare viceversa lo stretching durante le fasi successive all'esercizio ma dopo aver fatto trascorrere un certo lasso di tempo (20'/30') durante i quali i muscoli della catena cinetica interessata abbiano già avuto modo di decontrarsi naturalmente, così da non costringerli a posizioni di allungamento di immediato ed improvviso contrasto all'azione concentrica precedentemente conclusa.