
Originariamente Scritto da
domenico94
@Tets: sono d'accordo in pieno con te e con il tuo modo di vedere le cose: il male porta all'infelicità e solo seguendo dei valori e degli ideali si può essere felici con se stessi e con gli altri. Il Cristianesimo (e le religioni in generale) sono nate in un certo senso sulla ricerca della felicità, seguendo dei valori e degli ideali dettati dalla fede in un entità superiore dal quale prendere esempio (nel caso del Cattolicesimo, Gesù Cristo sceso in terra ha dato per primo il buon esempio per i posteri) ed al quale rendere conto al termine della propria vita.
Che poi l'uomo abbia voluto giustificare le proprie brutte azioni attribuendo il tutto ad un volere divino, è tutta un'altra storia e la chiesa ne è al corrente: non per niente Papa Giovanni Paolo II chiese pubblicamente perdono per tutto il male che la chiesa (intesa come associazione di uomini) aveva procurato nel corso della storia.
@Nico: io affermo con convinzione che l'uomo sia naturalmente portato al male (vedi il termine "concupiscenza" utilizzato più volte nella Bibbia), e che solo tramite il perseguimento di valori ed ideali un individuo possa elevarsi ad un livello migliore. Questi ideali per me sono principalmente quelli del Cattolicesimo, per te invece sono esclusivamente quelli dettati dalla cultura e dallo studio e che ti portano a seguire comportamenti socialmente corretti e rispettabilissimi ed a voler inculcare questi stessi tuoi valori ed ideali alle tue figlie ed a coloro che saranno il tuo futuro, com'è giusto che sia.
Ma l'uomo, se lasciato allo stato brado, difficilmente è portato ad esempio al pensare prima al prossimo e poi a se stesso (valori che il Cattolicesimo esalta e che purtroppo in alcuni casi sono stati messi da parte). Lui pensa alla salvaguardia della propria vita (ed in caso, anche a quella della propria famiglia), alla realizzazione dei propri sogni, al mantenimento/miglioramento del suo stato socio-economico ed in generale a se stesso... un po' come fanno gli animali.
Io ho fede nel Cattolicesimo, sapendo che è comunque affidato a degli esseri umani e come tale suscettibile ad errori, mentre tu hai "fede" nella cultura e negli ideali sociali che questa impone. Sono due fonti differenti da cui attribuire i propri ideali e valori, anche se la seconda dipende molto dal contesto sociale in cui ci si trova (consuetudini, usanze, ecc) e che in molti casi può comunque essere in qualche modo condizionata dalle religioni (e quindi gli ideali in cui tu credi sono comunque lontani parenti della religione Cristiana... come vedi non siamo poi così differenti).
@Uber: mi autocito.
Ho detto abbastanza chiaramente che il fatto che loro avessero diverse abitudini legate alla propria terra, non significa per forza di cose che fossero oggettivamente corrette. Ed ho anche detto che l'uomo occidentale non aveva nessun diritto di cercare (già dall'ora) una globalizzazione, comunque dettata da ragioni economiche.
Per la legge della natura, questa prevede che il più forte prevarichi il più debole per sopravvivere, sempre nel rispetto del proprio ecosistema. L'animale più forte si ciba di quello più debole, è un dato di fatto e non per niente si dice che questa legge sia crudele.
Per l'uomo, questo significa andare alla ricerca di un benessere maggiore dettato dalla concupiscenza di cui parlavo prima, e siccome siamo dotati di un intelletto superiore abbiamo sviluppato tecniche più efficienti (forse troppo) per soddisfare i bisogni di una civiltà in continuo aumento e con nuove e più grandi esigenze.
Per quanto riguarda il tuo messaggio sull'andare controcorrente, io cerco di essere un cittadino onesto, rispettando gli altri e senza cercar di fregare nessuno. Ed a quanto pare, ai giorni d'oggi, anche solo questo basta ad andare contro corrente...
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