Mi ha segnalato il thread TheIron via PM, chiedendo un intervento.
Credo che l'argomento vada ampliato al concetto di "movimento" in generale e non esclusivamente focalizzato su un esercizio, in questo caso lo stacco.

Tutti sappiamo che nella maggioranza dei casi ci sono più cattivi esecutori che cattivi esercizi e che quest'ultimi sono veramente una manciata, ma anche su questi si può aprire un enorme dibattito.
In generale, qualsiasi forma di attività fisica richiede l'espletarsi di un gesto, che ripetuto nel tempo può causare un sovraccarico funzionale e successivamente una cronicizzazione con problemi di svariato tipo.
Noi ci limitiamo a guardare solo al BBing, chi per esempio corre soffre delle più svariate e strane patologie, basti pensare che la pubalgia forse fa più vittime dello stacco, indipendentemente dalla tecnica.
La corsa però non è una attività deleteria, nociva.

Spesso il problema è nell'improvvisazione di chi si avvicina allo sport in generale.
Ragazzi che hanno piedi pronati, si apprestano alla loro prima corsetta annuale da 60 minuti sull'asfalto e patiscono l'indomani terribili dolori alle ginocchia o alla schiena. Il ragazzetto che va in palestra e fa squat, senza nemmeno riuscire a toccarsi con la punta delle dita i piedi.
Non credo che bisogna scomodare la scienza o articoli particolari (per buona pace dell'amico Paolo), o nozioni di biomeccanica. Credo che in generale prima della scienza debba esistere il buon senso.
Questo buon senso ci dice che c'è una variabilità umana che spesso è determinante e discriminate per la scelta sia dello sport e nello specifico degli esercizi.