ma infatti, da un punto di vista strettamente funzionale e salutistico, si potrebbero sconsigliare pure le distensioni con i manubri, perchè vengono meno alla funzione fisiologicamente più salubre dei pettorali che è quella adduttiva ( cioè, avvicinare i palmi delle mani come dice più empiricamente l'utente) riducendo potenzialmente gli spazi intersomatici tra i dischi della colonna: quindi semmai le croci ma non le distensioni; però anche così si rischierebbe una pericolosa asimmetria in fase concentrica e iperestensione degli arti in eccentrica, un carico eccessivo mal distribuito e non controllato, ecc. ecc. ....dunque, scommetto che l'istruttore propenda per indicare come esercizio migliore quello alla pectoral machine (purchè correttamente ed ergonomicamente angolata).
E il bello è che, in tale logica, quest'istruttore preparato non ha affatto torto, tutt'altro: in chiave wellness - beninteso - ma d'altronde il presupposto di partenza era quello.
Quando mi arriva in palestra una signora, un sedentario, un uomo di poca esperienza sportiva pregressa, un ragazzino alle prime armi con scarsa genetica e minor entusiasmo ancora, quello che deve prepararsi in due mesi per il mare, quello che deve controllare se c'è una bella "fauna", il signore che ha problemi non meglio precisati e glielo ha ordinato il medico (ma che cosa?), quello che si iscrive oggi e non confermerà tra tre mesi o quello che deve riprendere gradualmente (forse il caso in esame) e, più in generale, chiunque sia al primo giorno e non conosca direttamente e su cui non vado sul sicuro, io - allenatore di agonisti - gli propongo proprio questo: pectoral machine per il petto (la chest press solo se inclinata, perchè altrimenti vanno le spalle in avanti), vertical traction e low row per il dorso (neppure la lat machine, perchè nella vert. traction la schiena è poggiata); così non mi sbaglio, li mantengo in salute, non si infortunano (per colpa mia) a meno che non decidano di prendere a capocciate lo specchio (e su centinaia e centinaia di persone il rischio di infortunio, per qualcuno di loro, aumenta vertiginosamente e l'istruttore lo corre).
D'altra parte il wellness, nella sua accezione originaria, è proprio dedicato a queste tipologie base di utenza pseudo sportiva ma non atletica.
Ma come,dici questo proprio tu che sei un agonista e un panchista?
Si, certo, perchè se voglio allenare 6 o 7 ragazzi promettenti, caratterialmente decisi, convinti e geneticamente predisposti, chi me lo fa fare di correre molti più rischi con tutto il resto dell'utenza che neanche me lo chiede e magari si predisporrebbe superficialmente e controvoglia.
Eventualmente, sarà poi lo sconosciuto (1 su 100) a cui ho propinato quella prima scheda a dirmi: "scusa , ho visto quegli altri tuoi ragazzi fare così e cosà ma io...?" oppure sarò proprio io, tempo dopo, man mano che si crea una logica scrematura, ad andare dal ragazzo/adulto, che nel frattempo ho conosciuto e individuato meglio, a dirgli: "scusa, se ti va, vogliamo cominciare a fare qualcos'altro?".
Certo, se l'istruttore in parola non viene da un tipo di mondo come il mio non lo farà mai, ma questo è un altro discorso: se il ragazzo però è curioso o interessato si guarderà intorno o si volgerà altrove (oggi ci sono tanti mezzi, incluso il web).
Ma in ottica "wellness", l'istruttore di cui si parla ha dopotutto ragione. Wellness significa starsene in salutee per questo la bench press serve a poco: mio padre per starsene wellness va a passeggiare ed ossigenarsi in collina (non in montagna, per via della pressione), non fa mica la panca
Da un punto di vista wellness, il petto è uno dei muscoli biomeccanicamente meno usati ed utili del corpo.
Chi decide di eseguire la distensione su panca, non lo fa per stare "wellness" e - anzi- non è neppure sufficiente essere atleti: perchè se viene da me un tennista agonista, io da specialista della bench press l'esercizio non glielo consiglio, in quanto nel suo caso lo reputo controproducente.
La bench press la fai per mille altri motivi: tra essi potrebbe esserci il diventare forti, oppure ragioni estetiche, realizzarsi nel raggiungimento di un obiettivo prestazionale non necessariamente agonistico, spirito di emulazione, mettersi alla prova o magari costruire un proprio prototipo di fisico, BB o no che sia; ma sono tutte motivazioni che devi avvertire tu, scoprire dentro e, in quel caso, chiederai in merito ad un allenatore o istruttore che, a quel punto però, potrebbe non essere all'altezza - come può accadere in tutti i settori - perchè magari.....è specialista del wellness
Dunque, il discorso che ti è stato fatto nelle premesse, a mio avviso, è più che coerente. Il punto, se mi permetti, è un altro:
tu ti sei iscritto in palestra per fare del wellness? Se la risposta è affermativa, non c'è niente di male e non ti porre troppi problemi, affidati all'istruttore (almeno fino a prova contraria) anche se dubito che tu possa trovare un grande contributo su questo forum, data la sua tipologia di BB, PL e fitness avanzato.
Se la risposta è negativa, allora fatti un'altra domanda, del tipo: perchè volevo fare la distensione su panca o magari lo squat o il rematore o lo stacco o che so io?
Se troverai una diversa risposta a queste domande, probabilmente è perchè....non vorrai più fare wellness
ciao e buon allenamento (qualunque esso sia)![]()
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