dunque Claudio, eccoci a noi
ti dico subito che quella tg. 42 addosso a te non è una maglia da panca...ma una Dolce&Gabbana con la quale faresti la tua porca figura in discoteca (ehm..IrenePL permettendo, ovviamente).
Anche le pose che assumi nelle foto ti fanno somigliare, più che a un powerlifter, a un TonyManero nel remake de " La febbre del sabato sera".
Dopo la premessa ca..eggiona, provo ad andare sul pratico e sul tecnico:
la maglia - se la si vuole stringere - va ripresa ovviamente lungo le cuciture preesistenti: come dici tu, sono fondamentali le ascelle e la parte anteriore del braccio ma non puoi prescindere - le foto me lo confermano - dalla cucitura lungo la parte alta del gran dorsale.
Come avrai notato, la maglia Titan si differenzia dalla vecchia Inzer (sempre la mia che usava, mi pare, la ragazza di Zacros) perchè, a differenza di quella, il tessuto non è uniforme; in altri termini, la densità e la trama cambiano a seconda delle zone considerate di sostegno: è più dura sulle braccia e sulle spalle, è morbida e leggera davanti e lungo la schiena.
La demarcazione tra le zone di diversa importanza per il supporto è data, appunto, dal disegno che formano le cuciture.
Per cui, in casi di piccole modifiche, queste possono essere apportate localmente, ma quando la differenza tra la taglia della maglia e quella "ad hoc" per il soggetto è notevole, incidere solo su una zona rischierebbe di stravolgere l'effetto della maglia e, quindi, l'intero tuo assetto nell'esercizio.
Ecco perchè, nel caso che ti riguarda, dovresti andare a operare il restringimento non solo sotto al braccio e all'ascella ma anche lungo il lato alto del dorso, secondo la tecnica che le vecchie sarte indicavano con il termine "a morire" (e non si riferivano all'atleta).
Su quanti cm. siano necessari è difficile essere precisi per via telematica: per non sbagliare, potremmo parlare di un dito abbondante come media tra i vari punti (ma mi sto tenendo largo).
E' importante che le cuciture rimangano esterne (cioè visibili) altrimenti non sono consentite dal regolamento: sembrerà paradossale, ma verrebbero ritenute rinforzo improprio;di conseguenza occorre "pizzicare" il tessuto di modo che - una volta operata la cucitura esterna - la maglia vada a formare, nel punto ritoccato, l'aspetto delle cosiddette orecchie o, se preferisci, quello di un ciuffo o di una protuberanza.
Per attuare quanto sopra e per una duratura resistenza, è consigliabile usare il filo spesso (non quello standard), del tipo con il quale vengono cuciti i teloni e le tende; anche l'ago è preferibile che sia quello grosso in uso nei settori della nautica e pesca sportiva.
Puoi trovare il materiale tranquillamente in merceria o nei casalinghi ben forniti ma, in alternativa, puoi cercare nei negozi che vendono articoli da campeggio o per l'escursionismo.
Ci sono signore (o anche uomini) che sanno fare molto bene questo lavoro a mano, per esperienza; altrimenti, come ti ha detto Unge, devi ricorrere all'esterno, dunque alla sarta o...al calzolaio.
Detto tutto questo, sorge ora spontanea la domanda: ne vale la pena?
Se si trattasse di una leggera modifica o dell'impossibilità momentanea di avere qualcosa di diverso, ti direi di si.
Spesso abbiamo fatto ritocchi di questo genere sulle bretelle dei vari corpetti da squat e stacco: il punto si prestava, era di facile realizzazione e di presumibile buona riuscita, soprattutto era più conveniente che acquistare un corpetto nuovo solo per il problema dei tiranti, quando la misura di glutei e cosce era già ottimale.
Non è raro vedere le classiche orecchie d'asino sulle bretelle dei corpetti, per adattarli alle diverse conformazioni anatomiche.
Ma, nel caso tuo - come pure ha sottolineato Unge - tu hai già la 38!
La 42 ristretta sarebbe valida solo se divenisse una sottospecie di nuova 38, con tutti i rischi che non sia così....e allora?
La 42 va bene per un uomo di 80 chili e, magari, neanche avanzato come "geared": la usa Omar che è anche 10 cm. più alto di te e passerà nel 2009 alla 40; Pellico ha la 42 di quando era -82.5 ed ora, che intende gareggiare al limite dei -75kg., ha ordinato una Katana 40; EnricoPL mi ha detto di usare una 44, ora....sono d'accordo che un atleta "stagionato" e esperto ma è pur sempre un uomo di 100 chili; credo che anche Silvas, che è un bel bisteccone, usi la 42.
Se tu non avessi alternativa, ti direi procedi; ma hai una 38 che, ormai, usata e slargata prima da me, poi da Petrongari ed ora da te, sarà diventata almeno una 39: perchè le maglie con l'uso si allentano.
Quindi il mio consiglio sarebbe di tenerti la 42 - magari lievemente ripresa - come maglia larga "off season" e di insistere invece con la 38 per riuscire a domarla; finchè deciderai di rientrare nei -67.5, quella è tranquillamente la tua maglia, mentre la 42 (che ora è già enorme) la scoprirai ancora più inconsistente quando, sotto gara, sarai sceso di 2 chili dagli attuali 69/70.
Certo, avresti dovuto iniziare prima, ma il lavoro che farai ti può essere comunque utile per le gare del 2009, quand'anche decidessi, per mancanza di tempo, di usare la 42 ai prossimi Italiani.
Non aver paura della maglia: quando puoi sfrutta Reacciaio ed i suoi amici ma, anche in loro assenza, mettendo Irene e Gold's ai due lati possono staccarti e riprenderti il bilanciere; io ho fatto scelte analoghe in tante situazioni, con chi occasionalmente mi assisteva e...non mi sono mai decapitato!
Poi, chiaramente, nulla vieta di acquistare usata anche una 40, alla prima occasione, così.... avrai tutto il magazzino al completo
Spero di essere riuscito a rendermi utile ed a spiegarti il tutto con apprezzabile sintesi (cosa che non mi appartiene spesso)
Un abbraccio ed un saluto a tutti.![]()
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