Il problema comunque credo che sia:
- il medico in questione, pur se famoso, non è un medico sportivo;
- quanti degli italiani, sono sportivi in senso stretto del termine? Ovvero quanti fanno una vita da sportivi? Io credo una minima parte;
- spesso i medici vanno giudicati dalle pubblicazioni che fanno su riviste scientifiche, non su FLEX, MUSCLE&FITNESS, OLYMPIAN'S (dove peraltro scrivono anche gente semisconosciuta o sconosciuta del tutto, con ricerche fantascientifiche e a volte fatte a *****, es. quella caffeina-creatina: quanti erano i soggetti in esame? 10? 20?); riviste peraltro giudicate dal mondo scientifico come di basso valore. Magari noi che siamo atleti del peso, le consideriamo fonte di sapere, ma chissà quante cappellate possono venire scritte pure lì;
- per lo sportivo medio, quello senza pretese di diventare un campione, l'alimentazione è pure molto simile a quella di una persona normale che si alza la mattina, lavora fino a sera, poi se ha tempo fa un pò di sport per tenersi un minimo in forma e sfogarsi/rilassarsi;
- pane, marmellata e burro magari per noi sono alimenti che non vanno toccati, ma per la gente normale sono la normale colazione come fette biscottate, biscotti, nesquik, caffè, latte; 2 interi e 4 albumi d'uovo per loro non sono cosa normale: quanti di voi quando a 16 anni hanno deciso di fare un'alimentazione da sportivo serio, e litigavano con i loro per mangiare 5 volte al giorno uova, pesce, carne, fiocchi di latte e a volte pure integratori?



Rispondi Citando
Segnalibri