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Discussione: L'ARTE delle SERIE e delle RIPETIZIONI.. RELOADED

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  1. #2
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    Parte 2: Cenni di Fisiologia.

    La possibilità di MUOVERE è per il corpo umano un potere enorme, che consente di interagire, anche modificandolo, con il mondo che lo circonda.
    (c'è chi filosoficamente afferma che Muovere è l'unico modo che l'uomo ha per interagire con il mondo esterno, in effetti le espressioni del viso, ma anche la fonazione, quindi l'emissione di suoni\parole sono vincolate all'utilizzo di muscoli [muscoli pellicciai \ corde vocali etc..])

    E’ risaputo che l’allenamento con i pesi o senza, porta ad una serie di adattamenti muscolari (ma non solo) che hanno come effetto finale quello di aumentare la forza applicabile e\o la capacità di applicare tale forza (volgarmente detto Resistenza muscolare).
    In alcuni casi l’aumento di forza è accompagnato da effetti collaterali come l’aumento della massa muscolare, cioè del diametro trasversale dei ventri muscolari.

    Tale adattamento può essere idealmente di 2 tipi:
    a)QUANTITATIVO
    Cioè aumento del numero di fibrocellule muscolari (iperplasia) o delle loro dimensioni (ipertrofia)
    b)QUALITATIVO
    Cioè aumento delle prestazioni in seguito a modificazioni del TIPO di proteine contrattili o di enzimi presenti all’interno della cellula, senza aumento di dimensioni.

    In effetti i 2 meccanismi agiscono in sinergia, e quindi se vi allenate con i pesi, non solo sarete più forti ma anche più grossi… ed è su questo in pratica che andremo a discutere nell’articolo.

    Tralascerò volutamente tutti gli adattamenti sistemici: cardiaci, respiratori, ormonali, e vascolari che consentono al muscolo di esprimere questo suo adattamento.. e mi concentrerò sulle fibre muscolari.. in seguito ci sarà la possibilità di scrivere qualcosa sul resto del malloppo.
    __________________________________________________ ________
    Adesso dirò un po’ di roba che i più sapranno già meglio di me, ma è bene che siano ripassate per poter giungere tutti insieme allegramente alle parti seguenti dell’articolo.. vi raccomando, non saltate a piè pari.

    Esistono 3 tipi di fibre muscolari:
    -scheletriche (muscoli volontari)
    -cardiache (cuore)
    -lisce (vasi e organi involontari..stomaco, intestino, vescica)

    quelle che andremo ad analizzare rientrano nella prima categoria: le fibrocellule muscolari.. in pratica quelle che costituiscono i nostri bicipiti, quadricipiti, pettorali e quanto di più figo da esibire in spiaggia.

    Sezionando e sbucciando della sua guaina connettivale un ventre muscolare è possibile notare al suo interno la presenza di fibre con caratteristiche differenti
    Da un punto di vista puramente CROMATICO distinguiamo:
    -fibre Rosse
    -fibre Rosa
    -fibre Bianche

    queste fibre a loro volta, nonostante siano costruite con la stessa architettura, presentano un diverso PATRIMONIO ENZIMATICO E CORPUSCOLARE.
    diciamo che in linea di massima:

    Fibre Rosse – più mioglobina (che appunto dona il colorito rossastro), più ribosomi (fondamentali nei processi OSSIDATIVI)
    Fibre Rosa – meno mioglobina e ribosomi rispetto alle Rosse
    Fibre Bianche – pochissima mioglobina e meno ribosomi, forse più enzimi per il metabolismo alattacido.

    Le fibre muscolari si contraggono grazie all’interazione di diverse proteine, tra cui le più famose sono le celeberrime Actina e Miosina
    La miosina ha la capacità di muoversi (secondo alcune teorie, quasi passeggiando) sull’actina, scindendo una molecola di ATP in ADP + P
    A sua volta l’ATP può derivare da diverse fonti energetiche quali Acidi grassi, glucosio e fosfocreatina.
    Ma adesso questo aspetto ci interessa poco, se non per il fatto che le fibre rosse contengono un buon corredo enzimatico per ricaricare l’ATP utilizzando un metabolismo AEROBICO
    E quindi ossidando anche i lipidi.

    Quello che ci interessa maggiormente invece è che non tutte le proteine funzionali sono uguali, in particolare esistono diverse forme (isoforme) di Miosina, alcune capaci di sviluppare più forza e di farlo più velocemente altre più lente ma efficienti nel metabolismo aerobico.
    È bene considerare che quando dico LENTO, non intendo lento nel vero senso della parola
    qui si parla di millisecondi.
    La vera differenza tra una fibra veloce ed una lenta è la capacità di essere reclutate più o meno facilmente (le rosse vengono reclutate praticamente sempre e per prime) e di produrre più o meno forza.

    In pratica se prendiamo un carico intorno al 50% del massimale e lo spostiamo lentamente utilizzeremo fibre lente, se invece lo spostiamo con velocità imprimendogli una FORZA superiore al necessario, avremo reclutato anche fibre veloci (ed è su questo che si basano molti allenamenti di forza massimale ed esplosiva)
    Inutile dire che se sollevate un carico vicino al massimale le fibre lente verranno reclutate solo all’inizio e poi saranno soccorse dalle POTENTI fibre veloci.. altrimenti il peso neanche si sposta.


    Queste forme di miosina (MHC), unite alle caratteristiche enzimatiche della fibrocellula muscolare.. ne determinano il tipo.. quindi:
    Fibre Rosse – ossidative – LENTE
    Fibre Rosa – ossidative e non – INTERMEDIE (veloci e resistenti)
    Fibre Bianche – non ossidative – VELOCISSIME (poco resistenti)

    In particolare le fibre Rosse presentano una particolare forma di Miosina MHC-I
    Le Rosa MHC-IIa, le Bianche MHC-IIb

    Nomi che spesso vengono utilizzati per indicare la tipologia di fibra muscolare Rossa-Rosa-Bianca.. ma che in effetti non corrispondono visto che è possibile trovare fibre presentanti CONTEMPORANEAMENTE tipi diversi di miosina.
    Si ipotizza però che queste fibre siano solo in una fase di transizione e che quindi si stiano specializzando in un tipo di attività piuttosto che in un'altra di origine, quindi si tratta di fibre in via di CONVERSIONE.
    La possibilità di generare muscoli con distribuzione differente di fibrocellule muscolari si basa sulla repressione della trascrizione di alcune isoforme della miosina e la de-repressione della trascrizione di altre.

    Detto in parole povere, il corpo non solo è in grado di VARIARE il numero di unità contrattili in base alle necessità, ma è anche capace di modificare quelle in suo possesso, sostituendole con una forma più adatta in base al tipo di attività che è solito fare, in pratica è come se la vostra macchina diventasse diesel o benzina o cambiasse cilindrata a seconda che voi siate soliti fare viaggi lunghi o che amiate premere sul pedale dell'acceleratore! INCREDIBILE!!

    Prima di procedere ricordiamo che le fibre bianche sono:
    -maggiormente ipertrofizzabili delle rosse
    -più forti
    -in grado di accumulare maggiori riserve di glicogeno
    -metabolicamente più vivaci a riposo ed in movimento.

    Inutile precisare perché questi dati siano molto importanti.
    Ultima modifica di °°sOmOja°°; 26-12-2007 alle 09:36 PM

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