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Discussione: Across the English Channel

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  1. #1
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    Predefinito Across the English Channel

    Lo confesso: lo desideravo, c'avevo sperato... anzi, meglio, ci contavo.
    Un Campionato mondiale master di panca da disputare in Europa non capita tutti gli anni e talvolta, quando capita, non puoi andarci, non sei pronto, non ti convocano perchè la nazionale italiana non parteciperà a quell'evento oppure perchè concomitante ad altri appuntamenti agonistici federali.

    Sapevo, già dallo scorso anno, che nel 2014 i Worlds Master Bench Press Championship si sarebbero svolti nel nostro continente, per la precisione in Northumberland - Gran Bretagna, a metà aprile, proprio nella settimana culminante con la Pasqua.

    Il nostro è uno sport povero, di nicchia, non professionistico - ancorchè siamo tutti molto professionali - e di soldi non ne circolano. Per partecipare a qualunque competizione nazionale gli atleti debbono pagare l'iscrizione ed il tesseramento annuale, sobbarcarsi le spese di viaggio, di vitto ed alloggio.
    Ad una gara internazionale IPF (mondiale) o EPF (europea) puoi partecipare solo se convocato dalla tua federazione (FIPL) ma devi comunque provvedere di tasca tua all'aereo ed al soggiorno.
    Dal canto suo la Federazione nazionale ha comunque un esborso non di poco conto: nel caso partecipi con degli atleti, è obbligata ad inviare minimo 2 arbitri cui naturalmente deve garantire la copertura delle spese, inoltre paga l'iscrizione per ciascuno dei propri atleti e le eventuali spese di antidoping qualora qualcuno di loro sia stato sorteggiato.
    Vien da se che occorre scremare le manifestazioni cui partecipare: ogni anno ci sono i mondiali ed europei open di PL, i mondiali ed europei master, quelli juniores, gli open ed i master di bench press, la WEC, insomma non è certo possibile partecipare ad ogni evento, anche perchè in diversi di quelli citati francamente non vi sono atleti competitivi a livello mondiale assoluto.
    Si aggiunga che spesso le competizioni si sovrappongono non solo tra loro ma con gli impegni nazionali ed i dirigenti, arbitri e coach - in numero esiguo e sempre gli stessi - non potrebbero materialmente essere onni presenti.

    I Campionati internazionali di bench press sono tra i più sacrificati, vuoi perchè non sono molti gli specialisti italiani in tal senso, vuoi soprattutto perchè la FIPL deve giustamente privilegiare i contest imperniati sulla gara completa.
    Inoltre io sono un master, ormai un master 2 , non avrebbe alcun senso per me partecipare a Campionati open assoluti.
    Quindi, per concludere, si comprende bene come un Campionato mondiale master ubicato in Inghilterra, in un periodo compatibile con l'organizzazione e partecipazione ad altri meeting, rappresentava un'occasione quasi unica, qualora beninteso avessi partecipato nel 2013 ad entrambe le competizioni di specialità (Bertoletti di panca e Nazionali Assoluti) - come previsto da delibera consiliare per aver accesso ad una successiva convocazione - me lo fossi poi meritato con risultati plausibili e fossero altresì coincise le reciproche disponibiltà personali e di delegazione.


    All'immediata vigilia dei Campionati Nazionali di dicembre ero entusiasta e fiducioso nelle mie prestazioni e mi sarei senza dubbio dispiaciuto se ad esse non fosse seguita l'agognata convocazione per i Worlds Championships britannici.
    Adesso però - a bocce ferme, Italiani svolti, convocazione ottenuta ed iscrizione internazionale espletata da parte della FIPL - ero dubbioso, come timoroso, quasi pentito.
    Il trittico di gare partito dagli assoluti in Sardegna 2012 (titolo nazionale vinto) e terminato con gara analoga un anno dopo (vittoria e record master 2 in giugno, altro record e podio assoluto in dicembre) aveva lasciato i suoi inevitabili segni: ero fisicamente provato, un po' stressato dal punto di vista della concentrazione mentale, con acciacchi e dolori vari di tipo articolare tendineo e muscolare dovuti in parte all'età ed in parte all'usura cui l'agonismo nel tempo ti sottopone.
    Avrei avuto bisogno di un breve periodo di sosta ed in questo senso i mondiali master di aprile cadevano un po' troppo ravvicinati; mi chiedevo se non sarebbe stata preferibile una convocazione per gli europei di Sofia in ottobre ma poi riflettevo che alla vigilia della Coppa Italia il vertice FIPL non si sarebbe mai mosso e la competizione sarebbe stata saltata dagli azzurri.
    E poi....questi erano "Mondiali", quanto tempo avevo già atteso? L'ultimo mondiale master cui avevo preso parte risaliva al 2007 ed ero master I; ora da vecchietto master II attendere oltre avrebbe significato disputarli con la decade dei 50 anni ulteriormente inoltrata, con acciacchi aumentati e nuovi atleti a transitare il mezzo secolo.

    Ti chiedi ne vale la pena? L'atleta con mentalità agonista risponde d'istinto sempre si e, se non lo convocano s'inc...a pure; poi ragioni a mente fredda e calcoli tante altre cose: non solo la condizione fisica e psicologica, le difficoltà a conciliare il primo lavoro in ufficio con il secondo da istruttore in palestra, gli allenamenti e le trasferte dei ragazzi e della squadra con quelli personali e con altre vicende che si possono accavallare.
    Tutto ciò sapendo pure che nel mondo non è come in Italia: un giapponese ultra cinquantenne col mio bw spanca 180kg. ed un olandese si limita a sollevarne 165 : entrambi chiaramente irragiungibili a distanze siderali.

    Ma tant'è se c'avessi ripensato mi sarei pentito e non avrei dato il buon esempio ai miei T-boys, cui chiedo sempre di buttare il cuore oltre l'ostacolo. Ed allora "ciancio alle bande", come diceva il grande Totò, e diamo inizio a questa ennesima dura ma stuzzicante e spero gratificante avventura.
    Questo mi sono detto circa un mese e mezzo fa e questo ora, sia pur con un certo ritardo, ripeto a voi riflettendo ad alta voce...pardon, volevo dire a lunga scrittura; cosicchè ho deciso di dare inizio a questo insolito diario a tempo, che non vuole essere un semplice resoconto dei miei workouts annuali ma la "scatola nera" del mio nuovo viaggio oltremanica, che proverò - se avrete pazienza e sopporterete la mia logorrea - a raccontarvi ad episodi per i prossimi 2 mesi fintanto che non si sarà materializzato alla mia vista il Vallo di Adriano.

    Buona lettura (ehm...si fa per dire, poveri voi)!
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

  2. #2
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    Sverginato
    Buon diario Tony, sarà un piacere ed un onore per me (e sicuramente anche per gli altri membri del forum) leggere gli episodi e gli allenamenti che ti accompagneranno fino al campionato mondiale.
    Il mio diario: "Partire alla grande, crescere sempre, e mai guardarsi indietro":
    http://www.bbhomepage.com/forum/onli...nico-94-a.html

  3. #3
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    Tony..

    innanzitutto tanti auguri per questa tua avventura. Sarà un piacere seguire i tuoi allenamenti e le storie che hai da raccontare. Non temere ( ) cercherò di aggiornarmi in tempo reale, ma qualora non sia possibile, visto che -ahimè- è un periodo in cui sono molto impegnato , prometto che nel week-end recupererò i post che mi sono eventualmente perso.

    Che dire, hai fatto bene a lanciarti in questa nuova avventura e a non attendere ulteriormente. Hai colto l'attimo e in ogni caso sarà un'esperienza che darà i suoi frutti.

    Buona fortuna

    Antonio


  4. #4
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    Siamo con te Giovanni!

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  5. #5
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    In bocca al lupo!
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  6. #6
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    Daje!
    Nessun uomo ha il diritto di essere un dilettante in materia di preparazione fisica. E' una vergogna per un uomo invecchiare senza vedere la bellezza e la forza di cui il suo corpo è capace.

  7. #7
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    Un diario del Tony??? Mitico!!!
    Ognuno di noi custodisce il talento che gli occorre per cambiare il proprio destino

  8. #8
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    grazie a tutti per l'interessamento mostrato, per gli incoraggiamenti e...crepi il lupo!

    Ero un po' restio nello scrivere questo diario "a tempo" perchè temevo avrebbe potuto annoiare o essere visto come un qualcosa di un po' troppo insolito e diverso dallo stereotipo che giustamente abbiamo della sezione diari; soprattutto mi preoccupavo che l'obiettivo potesse esser visto come un qualcosa di eccessivamente particolare, diverso dalla generale routine di bb o pl e dunque di scarso interesse per la maggioranza. Per questi motivi ho iniziato a scriverlo solo a preparazione abbondantemente iniziata.

    Mi auguro chiaramente che non sia così ma, se fosse, non evitate di farmelo presente e mi rimetterò in carreggiata.
    Più tardi inizierò a postare qualcosa di più specifico circa la programmazione seguita.
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

  9. #9
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    Grande tony, complimenti!! Daje !!
    Conosci i tuoi limiti?
    il solo pensare di avere limiti è limitante.
    Non ti puoi aspettare di andare più in la degli altri quando ti poni dei limiti.

  10. #10
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    E che bisogna aggiungere....grande
    Conosci i tuoi limiti?
    il solo pensare di avere limiti è limitante.
    Non ti puoi aspettare di andare più in la degli altri quando ti poni dei limiti.

  11. #11
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    Ma la pedana è nell'acqua?!? :O

    Ah, hai una mail

  12. #12
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    Congratulazione per il podio tony , indubbiamente ti sei preparato al meglio per questa gara! .. Tuttavia alla prossima ti vogliamo in cima al podio... Magari col nano in braccio

    PS: Oso chiedere quanto ha fatto il danese per essere primo??
    Punta alla luna... male che vada potrai dire di aver camminato tra le stelle..

  13. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Devid Visualizza Messaggio
    Congratulazione per il podio tony , indubbiamente ti sei preparato al meglio per questa gara! .. Tuttavia alla prossima ti vogliamo in cima al podio... Magari col nano in braccio

    PS: Oso chiedere quanto ha fatto il danese per essere primo??


    grazie Devid ma ormai anche questo appartiene al passato.
    Vi posto questi stralci della memoria per cercare di rendere meno noioso il diario, evitando una mera sequenza di percentuali e reps dei miei woorkouts - che ovviamente servono ma che alla fin fine si ripetono - e per rendere invece quanto più possibile l'idea di cosa sia un evento agonistico internazionale nella specialità, di quale sia il percorso che intraprende un atleta che vi si dedica, quali le sensazioni che si possono provare e anche - perchè no - i dubbi, le difficoltà, i timori e le aspettative che si vivono nella quotidianità della vita di tutti i giorni e degli allenamenti.

    Per la cronaca e per rispondere alla tua domanda, Anton Kraft vinse il mondiale con un'alzata di 182.5kg. al peso di poco superiore ai 57kg.
    Oggi, con il progredire degli allenamenti e l'aumentata performance dell'attrezzatura, a livello di vertice assoluto queste quote sono raggiungibili persino nei master II (all'epoca ero master I) e, pertanto, non mi faccio alcuna illusione purtroppo di ripetere o migliorare quei piazzamenti.
    Dinanzi a me ci sono almeno 3 atleti al mondo accreditati di risultati ben più elevati dei miei: dall'olandese campione mondiale uscente ad un francese che ha recentemente totalizzato 172.5 kg. nei -74 e che quest'anno ha deciso di scendere di categoria, per concludere con un fantomatico giapponese iscritto dalla propria federazione con 180kg., quindi ai livelli di Kraft che all'epoca pesava molto meno ma era pure master I.

    Proprio a proposito del discorso inerente alle categorie di peso, considera pure che ho abbandonato la -60kg. allorché è divenuta -59kg, poiché sinceramente mi andava troppo stretta, soprattutto ora che ho varcato i 50 anni : e ciò sia perchè mi costringeva ad eccessivi sacrifici nel dimagrimento e sia perchè, non potendola tollerare a lungo off season, mi ritrovavo a perdere forza ed a gestire nell'immediato di una competizione maglie di supporto che divenivano improvvisamente larghe.
    Pur essendo un uomo di bassa statura (1,66) e di corporatura leggera (ca. 63 kg.), tuttavia non sono....un nano . Nella pesistica, invece, la proporzione h/p a livello di elite è quasi cubica! Ci sono panchisti alti quanto me che pesano oltre 90kg. e uomini di 1,75 scarsi che gareggiano nei -120kg.!
    Ciò è dovuto chiaramente alla peculiarità delle discipline del sollevamento, dove predomina il brachitipo ed il brevilineo per ragioni di leve; di conseguenza io, che come avrete avete potuto notare dalle fotografie sono un normolineo, risulto essere persino alto per le categorie di peso dove competo, assomigliando quasi più ad un ginnasta che non ad un pesista.
    Tutto questo, dovuto oltre che a fattori ereditari pure a pregressi sportivi (ho praticato appunto ginnastica artistica ed atletica leggera prima di passare al biathlon atletico ed al powerlifting, specialità bench press), mi sta benissimo come uomo ma è altrettanto vero che non mi avvantaggia nella fattispecie della scelta della categoria in cui gareggiare.

    Temo di essermi lasciato prendere troppo la mano ma mi auguro di non averti tediato troppo.
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

  14. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da Tonymusante Visualizza Messaggio
    grazie Devid ma ormai anche questo appartiene al passato.
    Vi posto questi stralci della memoria per cercare di rendere meno noioso il diario, evitando una mera sequenza di percentuali e reps dei miei woorkouts - che ovviamente servono ma che alla fin fine si ripetono - e per rendere invece quanto più possibile l'idea di cosa sia un evento agonistico internazionale nella specialità, di quale sia il percorso che intraprende un atleta che vi si dedica, quali le sensazioni che si possono provare e anche - perchè no - i dubbi, le difficoltà, i timori e le aspettative che si vivono nella quotidianità della vita di tutti i giorni e degli allenamenti.

    Per la cronaca e per rispondere alla tua domanda, Anton Kraft vinse il mondiale con un'alzata di 182.5kg. al peso di poco superiore ai 57kg.
    Oggi, con il progredire degli allenamenti e l'aumentata performance dell'attrezzatura, a livello di vertice assoluto queste quote sono raggiungibili persino nei master II (all'epoca ero master I) e, pertanto, non mi faccio alcuna illusione purtroppo di ripetere o migliorare quei piazzamenti.
    Dinanzi a me ci sono almeno 3 atleti al mondo accreditati di risultati ben più elevati dei miei: dall'olandese campione mondiale uscente ad un francese che ha recentemente totalizzato 172.5 kg. nei -74 e che quest'anno ha deciso di scendere di categoria, per concludere con un fantomatico giapponese iscritto dalla propria federazione con 180kg., quindi ai livelli di Kraft che all'epoca pesava molto meno ma era pure master I.

    Proprio a proposito del discorso inerente alle categorie di peso, considera pure che ho abbandonato la -60kg. allorché è divenuta -59kg, poiché sinceramente mi andava troppo stretta, soprattutto ora che ho varcato i 50 anni : e ciò sia perchè mi costringeva ad eccessivi sacrifici nel dimagrimento e sia perchè, non potendola tollerare a lungo off season, mi ritrovavo a perdere forza ed a gestire nell'immediato di una competizione maglie di supporto che divenivano improvvisamente larghe.
    Pur essendo un uomo di bassa statura (1,66) e di corporatura leggera (ca. 63 kg.), tuttavia non sono....un nano . Nella pesistica, invece, la proporzione h/p a livello di elite è quasi cubica! Ci sono panchisti alti quanto me che pesano oltre 90kg. e uomini di 1,75 scarsi che gareggiano nei -120kg.!
    Ciò è dovuto chiaramente alla peculiarità delle discipline del sollevamento, dove predomina il brachitipo ed il brevilineo per ragioni di leve; di conseguenza io, che come avrete avete potuto notare dalle fotografie sono un normolineo, risulto essere persino alto per le categorie di peso dove competo, assomigliando quasi più ad un ginnasta che non ad un pesista.
    Tutto questo, dovuto oltre che a fattori ereditari pure a pregressi sportivi (ho praticato appunto ginnastica artistica ed atletica leggera prima di passare al biathlon atletico ed al powerlifting, specialità bench press), mi sta benissimo come uomo ma è altrettanto vero che non mi avvantaggia nella fattispecie della scelta della categoria in cui gareggiare.

    Temo di essermi lasciato prendere troppo la mano ma mi auguro di non averti tediato troppo.
    No al contrario, mi interessa molto il discorso sulle leve e la predisposizione genetica per i vari sport....Ma in particolar modo noto che anche PL agonisti da cento kg + non riescono ad eguagliare prestazioni di come kraft ha un peso davvero irrisorio.. Certo bisogna vedere più che altro L'HP di questi atleti, tuttavia credo che il gioco di leve e,quindi, la tipologia del corpo dell'atleta incida molto di più sul peso corporeo relativo alla categoria.
    Punta alla luna... male che vada potrai dire di aver camminato tra le stelle..

  15. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da Devid Visualizza Messaggio
    No al contrario, mi interessa molto il discorso sulle leve e la predisposizione genetica per i vari sport....Ma in particolar modo noto che anche PL agonisti da cento kg + non riescono ad eguagliare prestazioni di come kraft ha un peso davvero irrisorio.. Certo bisogna vedere più che altro L'HP di questi atleti, tuttavia credo che il gioco di leve e,quindi, la tipologia del corpo dell'atleta incida molto di più sul peso corporeo relativo alla categoria.

    Si, effettivamente l'aspetto morfologico e la proporzione tra diversi leveraggi si rivela determinante, comunque è riduttivo affermare che PL da +100kg. non eguaglino le prestazioni di Kraft, poichè in realtà questo può esser vero sul parametro della forza relativa (b.w/peso sollevato), che notoriamente vede avvantaggiati i leggeri ma non certo usando il metro della forza assoluta, che invece risulta essere il parametro su cui si svolgono le competizioni all'interno di ogni categoria nelle gare ufficiali con titolo in palio: in quelle sedi, vince la massima alzata della categoria e non il miglior punteggio wilks, come accade nei confronti convenzionali e in contest ufficiosi tra diverse classi di età.

    Per essere precisi occorre contestualizzare i confronti in modo appropriato.
    Mi spiego: se tu confronti Kraft, atleta di elite a livello mondiale, con degli over 100kg. italiani puoi aver ragione ma è un paragone non corretto; pure io non ho rivali come master I e II in Italia nella mia categoria ma la situazione è ben diversa se mi confronto con i master pari categoria di tutto il mondo.
    Se al contrario prendi l'elite di ogni categoria nella medesima competizione mondiale, le differenze in termini di alzate assolute le rilevi col crescere del peso corporeo.
    Per fare un confronto adeguato quindi ai 180kg. di Kraft, vertice dei master I nell'allora -60kg, possiamo consultare le "nominations" dei master I della competizione mondiale che andrò a disputare e, salendo man mano di categoria, possiamo notare che nella -66kg. vi sono ben 2 atleti iscritti oltre i 190kg. e persino 1 oltre i 200, però nella -74kg. salgono a 3 quelli oltre i 210kg.; nella -83kg. abbiamo un salto vertiginoso con 2 atleti accreditati di oltre 240kg. di alzata ma nella -93kg. sono ben 3 quelli segnati con oltre 260kg; a seguire nei -105kg, cui facevi riferimento tu, il vertice master I mondiale supera i 290kg, mentre nei -120kg. detto vertice non è più tale poichè oltre i 280/290kg. ne abbiamo almeno 4; infine nei +120kg. annoveriamo due atleti iscritti con oltre i 300kg., dei quali uno oltre i 320.

    Consideriamo che si parla di un campionato master I, poichè in caso di Mondiale open (under 40anni) le quote lievitano ulteriormente, come pure se prendiamo a riferimento le liste mondiali master II, in cui sono compreso anche io, vi è un ragionevole decremento.
    Altro dato da valutare è che in alcune categorie estreme (-59kg. e +120kg.) vi sono logicamente meno atleti, quindi medie di valore inferiori ma pure meno concorrenza nei confronti dell'eventuale campione isolato.

    Complessivamente, dunque, il calcolo statistico dei coefficienti analitici convenzionalmente accettati nella valutazione della forza relativa gioca sempre a favore dei leggeri (la formica infatti, in rapporto al suo peso corporeo, ha più forza relativa dell'elefante) ma è altrettanto indubitabile che i dati della forza assoluta crescono - non proporzionalmente appunto ma costantemente - con l'aumentare delle categorie di peso, con pochissime eccezioni dovute al valore individuale storicizzato (esempio:un peso medio massimo di classe eccelsa potrebbe in un certo periodo storico essere più forte di un massimo campione in quel dato momento della sua categoria).
    Conditio sine qua non, ovviamente, è quella di confrontare tra loro i vincitori o i pari valore di ciascuna categoria nell'ambito della medesima competizione o in quella di pari livello.



    Sull'argomento ho scritto un saggio - qualche anno or sono - intitolato "perchè esistono le categorie di peso" che, se volete ulteriormente ammorbarvi, mi rendo disponibile a linkare.

    Un saluto
    Ultima modifica di Tonymusante; 26-03-2014 alle 12:58 PM
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

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