A me sinceramente non interessa discriminare nulla. Semplicemente perché non ho la competenza per giudicare il lavoro di nessuno. E poi ho visto una palestra, allenandomi da poco.
La mia esperienza personale è che c'è stata invadenza iniziale, ma tutto sommato abbastanza composta, a parte qualche episodio.
Poi con il tempo hanno semplicemente capito da soli che non cerco un percorso con loro.
Questo non significa che non mi debbano mai consigliare nulla o non li ascolti, ma innanzitutto dopo o nei rest. Poi ho una testa pensante (non molto, ma qualcosina) per recepirli o reputarle cazzate.
Quello che mi dispiace di più, è vedere poca passione nello svolgere le proprie mansioni. Su 4/5 istruttori presenti, che compilano schede personali, solo a 2 vedo indirizzare veramente una persona verso un percorso, giusto o sbagliato che sia. Gli altri lo fanno non dico con svogliatezza, ma quasi assolvendo un compitino. Ora non dico di stendere il tappeto rosso e preparare l'aperitivo, so che i PT veri si pagano (giustamente) e che non sarebbe neanche loro obbligo "prendere per mano" una persona e farla inserire in certi meccanismi. Ma santiddio, potrai avere tutti i tuoi cazzi, sottopagato, quello che vuoi... ma alla fine stai facendo un lavoro per la quale solitamente hai studiato (quindi teoricamente dovrebbe toccare una branca in cui riponi interesse), non ti rompi la schiena e stai al caldo. Un pochino di verve, un po' di luce negli occhi. Mica da uscirci scemo, ma neanche da amorfo. Forse vivo in un mondo tutto mio, boh.
Qualche volta hanno l'atteggiamento (proprio posturale) di una persona che si deve alzare alle 5 di mattina, con la nebbia di Milano, in un giorno invernale, per farsi 8 ore di turno in catena... dai
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