Citazione Originariamente Scritto da Dragon17 Visualizza Messaggio
uno stacco è buono quando in ogni angolo dell'alzata si è in spinta attiva, senza nessun tentativo di fuga inerziale da punti morti perché appunto, non ce ne devono essere.

Ok, ma il problema è come ricercare questa "posizione ideale"


Citazione Originariamente Scritto da Dragon17 Visualizza Messaggio
Personalmente ritengo fondamentale la soggettività delle leve: ci sono persone che possono veramente staccare classico con una verticalità paragonabile ad un sumo, ma appunto non possono farlo tutti.
Mi allineo con quanto detto da Doc ma allo stesso tempo credo non sia sbagliato, in un'ottica lungimirante e rifornita da grande forza di volontà e bisogno di miglioramento, puntare ad un assetto più verticale (e quindi con il sedere più basso). Dico questo perché ho notato che col tempo quelle leve che noi siamo convinti ci limitino, in realtà possono essere posizionate in tanti modi: non sempre se alzi il sedere le spalle vanno avanti o viceversa... poi, tanto per fare un esempio: la cifosi cervicale consente di partire col sedere più alto lasciando invariata la posizione delle spalle... consideriamo poi la variabile del posizionamento delle ginocchia, lo stance, l'apertura delle punte dei piedi e la mobilità soggettiva e l'allenabilità della stessa, sempre entro i limiti soggettivi...
E' ovvio che si debba sempre cercare di migliore una posizione o una meccanica di una alzata.

Che questo passi per una ricerca della verticalità non lo condivido, proprio perchè ogni Atleta ha una sua struttura e , se prendiamo (per forza di cose) come fissi alcuni punti nello spazio ovvero le mani sul bilanciere, le tibie contro il bilanciere e il fatto che il bilanciere, durante l' alzata debba superare le ginocchia, a questo punto gli altri segmenti corporei non sono modificabili; la cifosi dorsale (io sono un campione di cifosi) che però non tutti hanno, rientra nelle misure non variabili della persona; quello che può leggermente variare è la posizione delle spalle che, se lasciate cadere, associate ad una abduzione e depressione delle scapole, possono far guadagnare qualche centimetro (comunque importantissimo).

Per il resto non c'è grande possibilità di variazione nell ambito del singolo individuo, quello che si deve ottimizzare è la posizione di spinta del singolo individuo in rapporto alle SUE leve