Ciao feroce Saladino 
poichè sono l'autore dell'articolo che tu menzioni, mi sento chiamato in causa e dunque quasi obbligato ad intervenire. 
In effetti di quel saggio, la cui prima stesura rimonta a 7 o 8 anni fa, esistono diverse ristampe aggiornate ma quella pubblicata nella sez. "articoli" di questo forum - della qual cosa ringrazio ovviamente il nostro Admin. - la ritengo senza dubbio una delle più complete.
Riguardo al quesito che poni tu, vengo subito al punto.
Probabilmente, l'apparente incoerenza che ravvisi nel mettere a confronto i punti di partenza ed arrivo del bilanciere durante l'esercizio di distensione su panca deriva dall'attrezzatura che solitamente è reperibile in palestra o comune in tante palestre casalinghe.
E' risaputo che molte panche commerciali, di alcune tra le case di fabbricazione più note, abbiano appoggi limitati di numero e fissi come posizione, che non consentono regolazione dell'altezza di stacco dagli staggi i quali, a loro volta, risultano spesso sporgenti per discutibili ragioni di praticità, sicurezza, presunta ergonomicità o semplicemente estetica.
Tali appoggi spesso costringono l'utilizzatore ad acrobazie per staccare il bilanciere o a traiettorie strane per evitarne l'impatto, reso più facile dalla scarsa dimestichezza che talvolta contraddistingue l'utente medio, che - peraltro - si allena spesso in solitaria, senza spotter.
Ciò non accade nei rack di gara o comunque professionali, dove l'altezza dell'appoggio è sempre posizionata in maniera tale da risultare inferiore alla lunghezza dell'arto disteso dell'atleta, rendendo più agevole sia lo stacco iniziale sia il riposizionamento e, dunque, più comoda la ricerca del setup e meno faticoso l'ausilio offerto dall'assistente centrale.
Ovviamente il brano oggetto della presente disamina è stato scritto facendo precipuo riferimento alla bench press agonistica (si parla infatti di alzate in competizioni o in allenamenti rivolti ad esse), per cui si da per sottinteso l'uso di panche se non "approved" perlomeno "regular" o comunque atte ad assolvere dette funzioni.
In tutti i casi ricordati, l'atleta si troverà a staccare il bilanciere (eventualmente aiutato) con gli arti superiori flessi per poi distenderli subito allo scopo di iniziare l'alzata secondo regolamento; quindi terminerà l'escursione delle braccia oltre gli appoggi medesimi, raggiungendo quella posizione di perpendicolarità su naso e occhi (diciamo sul viso), che tu citi, solo nell'ultima fase - mediante la descritta traiettoria dal petto verticale/orizzontale oppure, in taluni casi, di J rovesciata - allorchè il contatto con gli appoggi dovrebbe essere già stato evitato, dal momento che in prossimità spaziale con questi il bilanciere si trovava ancora sufficientemente lontano per non aver del tutto compiuto l'intera parabola.
Al fine di renderti più chiara la fattispecie testè illustrata, ti posto due fotografie aventi ad oggetto proprio il sottoscritto Tony durante due differenti contest di bench press.
Nella prima foto, rappresentante il momento immediatamente precedente lo start, si può facilmente osservare - soprattutto ingrandendo l'immagine - come il bilanciere impugnato a braccia tese sia posizionato ben oltre gli staggi; questa posizione è simile a quella che dovrebbe essere replicata a distensione conclusa, sempre che l'atleta non abbia commesso errori o fallito l'alzata.

La seconda fotografia inquadra un momento tipico della fase concentrica dell'alzata.
Come si vede il bilanciere, spinto verticalmente dal petto, si inclinerà indietro solo in un secondo momento e raggiungerà una traiettoria perpendicolare sulla parte superiore del viso quando il rischio di contatto con gli appoggi sarà (o dovrebbe essere, se tutto è andato secondo programma) stato superato.
Chiaramente resta conditio sine qua non l'iniziale sistemazione ottimale dell'atleta sulla panca nella fase prodromica del settaggio e nell'accingersi allo stacco dal rack.

Mi auguro di essere stato sufficientemente chiaro al riguardo, altrimenti non farti scrupolo di domandare nuovamente.
Ultima modifica di Tonymusante; 11-06-2014 alle 11:13 AM
...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...
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