io sono laureato in medicina ma non ho la presunzione di dire che non posso sbagliare nè ritengo che un istruttore debba essere infallibile in campo cinesiologico a patto che si ponga con un atteggiamento modesto.
secondo me la tua istruttrice ha detto una cosa giusta, senza il movimento di extrarotazione non sarebbe possibile eseguire la tirata al mento.
prendi un legno di scopa e prova ad eseguire il movimento di tirata al mento intraruotando l'omero.
allego un video (uno dei primi proposti da youtube inserendo la parola chiave "tirate al mento") giusto per dare un'idea
lungi da me consigliare le tirate al mento come esercizio base per le spalle, lo dico subito.
però se è vero che il movimento di tirata consiste in una abduzione+extrarotazione dell'omero associata all' adduzione+elevazione della scapola, resta comunque il problema che la posizione di partenza prevede una intrarotazione dell'omero che non si risolve del tutto (nonostante l'extrarotazione) prima della fine della concentrica, lo farebbe se il gomito si portasse al di sotto del bilancere quando questo è al davanti del giugulo, come avviene nelle girate al petto.
il risultato è una riduzione dello spazio sub-acromiale proprio all'apice del movimento (= rischio di impingement).
un altro aspetto che associa le tirate al mento agli infortuni della cuffia è legato sempre alla posizione dell'omero in intrarotazione all'inizio della concentrica.
in questa posizione infatti gli extrarotatori sono posti in una condizione di allungamento che ne determina un maggiore coinvolgimento (favorendo il rischio di sovraccarico), vale infatti la regola mnemonica "più stretchi, più recluti".
concludo dicendo che secondo me le tirate al torace (non al mento) ben eseguite non sono un esercizio poi tanto malvagio.



							
								
							
								
				
				
				
					
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