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Discussione: Across the English Channel

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  1. #1
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    Eboli ● Tony's learner
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    Buona fortuna giovanni
    Gli addominali su un secco sono come le tette su una cicciona...

    Non contano!

  2. #2
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    Aggiorno il diario e racconto l'epilogo del mondiale in terra inglese con notevole ritardo ma gli ultimi 10 gg. sono stati veramente impegnativi, prima per il rientro dalla trasferta dopo la gara di Sara che seguiva la mia, poi per le festività pasquali ed infine per il coincidere con gli Assoluti di powerlifting disputatisi a Senigallia - anzi, a Marotta Mondolfo - che vedevano impegnata parte della mia squadra, con me al seguito, da giovedì 24 aprile quando sono partito fino al rientro avvenuto la scorsa notte.

    Riprendo adesso il filo del discorso interrotto e torno indietro ai giorni del mondiale master di bench press.
    Partiamo mercoledì 16 alla volta di Newcastle, via Parigi, con un volo ad orario successivo rispetto a quello a suo tempo prenotato, poiché questo era stato annullato e noi trasferiti d'ufficio alla prima coincidenza disponibile.
    In aggiunta a ciò, proprio a Parigi si registra un ulteriore ritardo di circa un'ora del decollo per non meglio precisati motivi di accavallamenti e combinazioni imprevisti.
    Tutto questo comporta il nostro arrivo all'hotel prenotato - un albergo molto bello ma disperso nella campagna inglese racchiusa da due autostrade - in serata molto tarda e, con grande rammarico, a cucina del ristorante chiusa.
    Per somma di casualità e per evidenti problemi organizzativi, alla direzione dell'hotel non risulta la prenotazione della squadra italiana in quella sede, per cui si è costretti ad un giro di telefonate tra i nostri accompagnatori federali, la federazione internazionale e l'organizzazione locale per dipanare la matassa.
    Risolto apparentemente il disguido e costretti come bambini capricciosi ad andare a letto senza cena, mi accontento di una barretta che avevo nella borsa e di un tè caldo nella stanza finalmente consegnata.
    Il problema in effetti è maggiore per me, che devo pesarmi alle 9.00 della mattina successiva, piuttosto che per i miei compagni di squadra che hanno la gara prevista per il venerdì 18.
    Abituato ad assuefarmi agli imprevisti sono comunque tranquillo fino al risveglio quando mi rendo conto che la matassa non si era del tutto sbrogliata in quanto il breakfast, che avrebbe dovuto esser compreso con il pernotto, non risultava in realtà associato alle nostre nuove stanze.
    In definitiva il tempo necessario per risolvere anche questo problema, che come tale non si sarebbe più presentato nei giorni successivi, mi costringeva a recarmi comunque alle operazioni di peso digiuno dal pomeriggio precedente, così da....poter tranquillamente rientrare in categoria.


    Diciamo che l'approccio non era stato dei migliori ed il famoso aplomb britannico risultava fin troppo flemmatico .
    Mi sento bene e procedo al consueto warm up, dando una curiosa occhiata alle entrate in gara degli altri concorrenti - non appena ufficializzate - che erano state dichiarate al peso.
    Con un certo stupore mi accorgo che, nel mentre l'atleta giapponese e quello olandese hanno confermato degli ingressi compatibili con i carichi in loro possesso e dichiarati nelle nominations d'iscrizione, il francese si tiene al contrario molto al di sotto.
    Pur trattandosi di un atleta che in passato ha sollevato fino a 170kg. nella categoria -74 ora, sceso nella -66kg., parte con dei modesti 135kg.: il particolare appare strano in quanto si poteva prevedere un decremento dei carichi con discesa di categoria ma, sinceramente, quella partenza è in ogni caso molto bassa per gli standard abituali.
    Mi tengo prudente con 142.5kg. di entrata e lascio che il primo round renda un'idea più precisa delle effettive chance di ciascuno.
    Il giapponese, forse per connotazione storica, rischia il kamikaze e va nullo con la prima prova, l'olandese da esperto campione europeo in carica è un regolarista e non sbaglia i suoi 165kg. abituali, io ed il francese entriamo secondo pronostico: al momento sarei 2° ma so bene che almeno per il giapponese si tratta solo di una falsa partenza.
    Difatti tutto si complica: il francese, come preventivabile dopo un'entrata così coperta, salta di 10kg. fino a 145kg; dal canto mio so che è più pesante di me e che dunque deve superarmi, non potendosi permettere di arrivare pari: chiamo in seconda 147.5 convinto di costringerlo ad andare in terza a 150kg., aumentando così le possibilità che possa fallire; il giapponese intanto cambia maglia.
    L'atleta francese solleva 145kg. ma appare quasi al limite e, presumendo l'esito positivo della mia prova che segue a ruota, deve giocoforza chiedere 150kg. in terza; a me non resterebbe dunque che alzare i 147.5 per assistere poi all'evolversi delle terze prove ed eventualmente ....ai rispettivi fallimenti.
    Vado in pedana piuttosto tranquillo e parto bene sia in eccentrica che dal petto; dopo lo slancio guidato della maglia, la spinta va ad esaurirsi perchè lo stress del viaggio ed i disguidi logistici mi hanno senza dubbio appannato; chiudo con una certa lentezza e capisco che non ho molto di più da dare ma probabilmente non serve...o almeno così pensavo.
    L'amara sorpresa è invece in agguato: 2 luci rosse ed 1 bianca, prova nulla con verdetto non unanime a 2/3.
    Mi guardo e cerco una motivazione del fallo ma i cartelli non si alzano; mi spiegheranno in seguito che, per un ennesimo disguido della regia britannica, in questa overture della manifestazione non erano stati predisposti: arriveranno per la gara successiva ma momentaneamente dovevamo accontentarci delle luci e di qualche spiegazione orale; dopotutto, è la ben poca convincente spiegazione, è problema comune per tutti gli atleti master delle categorie -59 -66....insomma non c'è sperequazione.
    Partono le ipotesi sul fallo: non ho chiuso del tutto un gomito (ma i più lo escludono), il bilanciere è lievemente sceso da una delle due parti nel lockout finale oppure un piede si è sollevato esternamente e ciò spiegherebbe la luce bianca dell'altro laterale.
    Alla fine dei giochi non ho altra chance che ripetere però, questa volta, è lui a trovarsi in vantaggio con 145kg. all'attivo e 150 chiamati, mentre io sono a 142.5 e devo ripetere i 147.5kg.
    Gli altri due atleti fanno corsa a se: il giapponese rientra in gioco con il valido in seconda e vincerà la gara in terza, l'olandese fallisce sia la seconda che la terza prova ma rimane saldo al secondo posto con i 165kg. iniziali. Dopo di me e dell'atleta francese, invece, l'inglese è troppo lontano per lottare per il podio.
    Cambio assetto nel dubbio che possa essere utile, estremizzo l'arco mentre divergo leggermente i piedi: parto sparato come un fulmine al "press" ma il bilanciere si arresta, torna indietro e risale poi si blocca di nuovo ma non ho più benzina; il francese nel frattempo fallisce effettivamente i 150kg. però ormai non serve più: resta a 145kg. ed è medaglia di bronzo.
    Mi sarebbe bastato partire proprio con quel carico (145kg.) come nelle intenzioni originarie o passarci in seconda prova per salire sul podio, grazie ai coefficienti wilks a parità di peso sollevato ma le chiacchiere stanno a zero: ero convinto fossero necessari i 147.5kg. per costringerlo a superarmi e fallire (e d'altra parte non ho la controprova che l'avversario non sarebbe riuscito a chiudere 2,5kg. in meno) ed ero fermamente convinto di averli: forse non era proprio così e, comunque,... non erano altrettanti convinti i giudici.

    Torno con un 4° posto per il quale alla vigilia avrei firmato, date le referenze dei 3 avversari con i quali avrei dovuto misurarmi ma che lascia l'amaro in bocca per l'inaspettato evolversi degli eventi e per l'esiguo margine finale.
    Le gare e, più in generale, lo sport agonistico sono così e bisogna rispettare ed accettare i verdetti anche perchè, tutto sommato, tale aspetto racchiude proprio il fascino esaltante ed al tempo stesso crudele del confronto e della competizione, sia che essa evolva poi a favore oppure contro.

    Il giorno successivo Donna Sara, con una splendida gara che faceva registrare nelle tre prove, in successione, kg. 87.5/ 92.5/ 95 NO, conquistava la medaglia d'oro nella categoria Master III femminile -72kg., compensando in tal modo con un successo da coach quello che avevo inopinatamente mancato da atleta.
    Questa però è un'altra storia e la trovate in sezione "Strength related" nel 3d appositamente dedicato.


    Un abbraccio a tutti
    Ultima modifica di Tonymusante; 28-04-2014 alle 04:02 PM
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

  3. #3
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    Post lunghissimo che va giù come l'acqua!
    Che cavolo per un soffio! Purtroppo la sorte non è stata dalla tua parte dall'arrivo,ti ha dato qualche barlume di speranza in gara contro il francese ma poi ti ha ritradito... non capisco ancora nulla di agonismo e gare, ma rispecchia molto la vita di ogni giorno, i maledetti imprevisti sono sempre dietro l'angolo. Un giorno mi dovrai insegnare a mantenere la calma con gli imprevisti, a me danno su di giri
    Molto interessante seguire la strategia che hai messo in funzione,sto iniziando a scoprire delle nuove sfaccettature che non conoscevo del powerlifting.Molto bello, è pur sempre un duello!
    Citazione Originariamente Scritto da Tonymusante Visualizza Messaggio
    Il giapponese, forse per connotazione storica, rischia il kamikaze e va nullo con la prima prova
    ahahaha da vero samurai, incedere di fronte alla morte senza alcun timore!
    Per chi non lo sa ai kamikaze veniva dato l'hagakure(Il libro dei samurai) da tenere con se nella cabina del razzo.
    Ultima modifica di Musashi; 28-04-2014 alle 07:06 PM
    Non esiste l’impossibile. Se si è animati da un forte proposito, si può scuotere con il pensiero il mondo intero. Si può fare tutto. Per la sua fragilità, la mancanza di spirito e la paura l’uomo non è determinato. È stato detto che si può muovere l’universo persino senza fatica; beninteso, se ci si concentra unicamente su questo ~ Yamamoto Tsunetomo
    __________________________________________________ __________________________
    Le proteine in polvere sono necessarie?
    http://www.bbhomepage.com/forum/alim...a-comodit.html

  4. #4
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    proprio qualche giorno fa pensavo "ma le gare in Inghilterra per tony che fine han fatto" ? e, con un po' di ritardo, mi sono letto i post recenti fino al resoconto finale.
    Che dire, capisco l'amarezza per il podio mancato, ma aver dignitosamente partecipato alla competizione è già di per sé una vittoria.
    Complimenti tony

  5. #5
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    grazie Antoine,
    quanto prima aggiornerò il diario riportando il programma che sto seguendo adesso, in previsione del trofeo "Bertoletti" di bench press, dopo il quale penso di prendermi finalmente un periodo di riposo (solo come atleta, sia ben chiaro ) dagli allenamenti finalizzati alle competizioni.
    Ho visto il tuo pm, vado a leggerlo.
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

  6. #6
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    Quindi gareggi domenica Tony??? Finalmente vedrò il maestro in azione!
    Ognuno di noi custodisce il talento che gli occorre per cambiare il proprio destino

  7. #7
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    si Tets, domenica 15 nel pomeriggio.
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

  8. #8
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    Grandissimo Tony, era da qualche giorno che attendevo il resoconto della tua gara, che non delude mai.
    Capisco l'amarezza per il podio mancato veramente per un soffio, ma come si dice... del senno di poi sono piene le fosse
    Sei un grande coach ed un altrettanto grande atleta, e non è certo una singola competizione a spostare l'ago della bilancia del tuo valore.
    Congratulazioni pesantissime!
    Ognuno di noi custodisce il talento che gli occorre per cambiare il proprio destino

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