Eh si, arrivano le prime noie... è passato del tempo, due anni, ho fatto una riabilitazione DOC, avevo ripreso a nuotare ed essendo apneista la posizione di base è stressante per la spalla, a fare yoga, ad allenarmi coi pesi...
Due anni fa ho subito un intervento alla spalla sinistra. Lussazioni traumatiche recidive con instabilità importante ed episodi di lussazione spontanea.
Ho subito due procedure: una classica Latarjet, che consiste nell'asportazione del processo coracoideo, disinserzione del tendine del piccolo pettorale (che resta non funzionale e col tempo diventa tessuto fibroso) e reimpianto del processo coracoideo con quel che resta del tendine congiunto (il tendine del coracobrachiale e del capo breve del bicipite) sul labbro anteriore del processo glenoideo della scapola. A completare il tutto un capsulare shift, cioè una plastica della capsula della spalla, che con le ripetute lussazioni si era stirata e risultava lassa.
Già dopo l'intervento avevo iniziato a lavorare coi pesi, avevo fatto qualche mese seriamente, nuotavo quotidianamente, e tutto andava.
Poi nel momento in cui ho deciso di riprendere la strada del ferro seriamente, ho dedicato un mese alle mie spalle, lavorando sia sui rotatori che sulla nuova biomeccanica della mia spalla, che risulta differente dalla controlaterale.
In pratica oltre a non avere più la funzione di stabilizzazione della scapola data dal piccolo pettorale, ho il coracobrachiale che lavora in svantaggio di leva rispetto al controlaterale.
Tanto lavoro coi manubri, in modo da non forzare i movimenti dell'arto di sinistra a seguire il destro... sulla panca piana e sulla declinata nessun problema, così come sulle distensioni sopra la testa, e neppure con le aperture su piana e declinata... e nessun problema col curl per i bicipiti.
Che è successo? La settimana scorsa ho introdotto la nuova tabella di allenamento, che prevede come primo esercizio per il petto la distensione con bilanciere su panca inclinata, che non facevo da tempo.
Ho fatto un ragionamento piuttosto semplice: ok su piana, declinata e sopra la testa, figuriamoci se ci sono problemi sulla panca a 30°.
Invece ci sono eccome.
Perché? Il mio ragionamento è semplice. Il coracobrachiale è un muscolo che agisce in sinergia con il grande pettorale.
Nei movimenti in cui la flessione del braccio avviene da 0 a 90°, quindi piana e declinata, il suo contributo è minimo, in quanto i principali agonisti sono appunto i fasci sternocostali del grande pettorale, che sono i più grandi e robusti del muscolo.
Quando il movimento di flessione del braccio supera i 90°, e quindi sulla panca inclinata ad esempio, i principali agonisti sono appunto i fasci clavicolari del grande pettorale e i deltoidi, muscoli meno robusti, per cui il contributo il flessione dato dal coracobrachiale diventa (relativamente) più importante.
Che è successo? Inizio a fare la panca inclinata riscaldandomi. 10 a bilanciere olimpico vuoto, 8 con due piastre da 10, e arriviamo alla serie allenante con 60 kg globali. Lo stesso peso della scorsa settimana,chissà perché non mi andava di rischiare.
Ne ho fatto 4, con sensazione di fastidio alla spalla sinistra, o meglio, a carico del coracobrachiale. La settimana scorsa nessun problema.
Difficoltà di trovare una posizione che mi permettesse una distensione comonda: ho provato prima ad allargare la presa, ma trasferivo troppo sui deltoidi e quindi sul coracobrachiale, poi a stringerla trasferendo sul grande pettorale... niente da fare, debolezza e fastidio.
Il resto dell'allenamento è andato bene e senza fastidi alcuni.
Poi ho avuto un'illuminazione.
In questi mesi non ho mai avvertito alcun fastidio né senso di impotenza funzionale, però volevo vedere una cosa: la fissità della spalla con il petto esaurito dall'allenamento.
Mi sono messo ai cavi davanti allo specchio e ho provato a fare delle aperture guardando la mia spalla sinistra. Bene, non resta fissata come dovrebbe, tende a spostarsi in avanti in chiusura e le scapole si avvicinano troppo in apertura. Manca la stabilizzazione, importantissima, del piccolo pettorale. In parte compenso col grande pettorale, però la sua contrazione non blocca la scapola, ma adduce, e viene meno con l'aumento della fatica accumulata in allenamento... allora ho pensato che la fissazione anteriore la realizza anche il dentato (sinergico appunto con il piccolo pettorale anteriormente e con romboide e trapezio posteriormente), e sicuramente dovrò allenarlo extra.
Quindi cosa ho pensato di fare?
Per prima cosa di non perdermi d'animo e basare l'allentamento del petto con ciò che rende senza darmi fastidio; poi di lavorare anche a questo movimento.
Stupidamente avevo pensato che una volta risistemata la distensione su panca piana e sopra la testa, quella a 30° sarebbe stata ok,ma non è così.
Quindi pensavo di inserire della panca a 30° coi manubri, per riprendere confidenza con l'asimmetria biomeccanica, sia aperture che spinte, e di lavorare un po' sul dentato con le abduzioni della scapola con bilanciere su panca inclinata, e di continuare a puntare forte sulle distensioni sopra la testa.
Chi mi sa aggiungere qualcosa?
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