Vedi, il tuo discorso non fa una piega. Ma pecca all'origine. La mancanza di basi scientifiche solide ti porta a prendere tutto come verbo divino, perdendo la capacità critica più importante: saper contestualizzare le affermazioni.
I fenomeni catabolici diventano importanti in situazioni estreme di deficit calorico/spesa energetica.
Più la composizione corporea è antifisiologica (leggi bassissima bf ed elevata massa), più il fenomeno sarà accentuato.
In una notte di digiuno, un soggetto che si alimenta normalmente, anzi, in lieve ipercalorica, ha le riserve di glicogeno epatico e muscolare completamente replete.
I 5 - 600 gr di glicogeno epatico forniscono 2000 - 2400 kcal... saranno sufficienti a superare 8 ore di digiuno? Il muscolo allenato ne contiene fino al doppio, e a riposo brucia acidi grassi e una piccolissima quota di glucosio.... dovrà autodivorarsi o sopravviverà alla nottata?
Rea e Poliquin sono grandi scienziati. Bisogna però saper pesare le parole e capire dove possono aver valore. Leggendo certe affermazioni viene da pensare... perché il resto dell'umanità non si consuma come un cerino nel digiuno notturno?
Take it easy bro!
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