lol!
l'articolo di somoja è molto interessante, e si inserisce perfettamente in quello che è un nuovo approccio (ma neanche tanto nuovo, ormai) al mondo dei pesi, portato avanti da AIF e dai suoi componenti (ma non solo).
questo approccio mette in cima alla lista aspetti come il gesto tecnico, gli schemi motori, il ruolo del sistema nervoso centrale, l'ipertrofia funzionale etc.
è un universo a primo acchito più complesso di quello che si incontra di solito iscrivendosi in palestra, ed è una filosofia differente. se il dibattito su quanti muscoli possono venire a seguire un metodo piuttosto che un altro durerà ancora per molto tempo, c'è di certo che nel mondo della forza questo nuovo modo di pensare i pesi sta dando indubbiamente i suoi frutti. tanto per fare un esempio, nel powerlifting italiano la squadra attualmente più titolata segue questi metodi, sotto la guida di Ado Gruzza.
mi permetto di ridurre il pensiero di somoja ad alcuni esempi più immediatamente divulgativi (terra terra):
- è inutile smettere di fare la panca piana e inserire quella con manubri se ancora non hai imparato a fare bene la panca piana.
- è inutile cambiare la programmazione della panca piana da 3x10 a 5x5 a piramidali e così via se ancora non hai imparato bene a fare la panca piana.
- non bisogna dire "a me la panca piana non fa crescere i pettorali" se ancora non hai imparato a fare bene la panca piana.
- datti il tempo necessario a imparare la panca piana, altrimenti non potrai avere progressi significativi in questo esercizio.
- se stai stallando nella panca piana, forse non è colpa della programmazione ma dell'esecuzione. perfezionandola, supererai lo stallo
come si vede, in questo modello (ma non è un modello, sono molto impreciso a dire così), il punto non viene messo sul peso, sul volume, sull'intensità etc., o comunque non come prima cosa. all'apice si trova la qualità tecnica dell'alzata, tutto il resto viene di conseguenza.





Rispondi Citando
Segnalibri