grazie!
in realtà con il clima sono stato fortunato, tanto da beccare il sole di mezzanotte (che è raro a capo nord). il freddo lassù è naturale (e per chi veniva da scipione e caronte molto apprezzato).

il viaggio di base si è diviso in due parti: capitali (vacanza "normale") e capo nord (viaggio "avventura").

nelle capitali mi sono fermato ogni volta due giorni. a copenaghen ero già stato qualche anno fa. mi è piaciuta molto stoccolma, la venezia del nord, mentre oslo - nonostante sia molto graziosa - è davvero troppo cara (lo stesso pasto a mc donald's che qui costa 7 euro lì ne costa 14, e questo rapporto è lo stesso più o meno su tutto, la norvegia è un bel posto ma devi avere i soldi in tasca). i fiordi norvegesi sono molto belli.
a stoccolma ho anche mangiato le vere polpette di carne (quelle che danno all'ikea in versione fast-food) e devo dire che sono molto buone. ho visto l'urlo di munch.

poi da stoccolma ho affrontato questa trasferta a capo nord, passando per il villaggio di babbo natale in finlandia.
sono posti semideserti (5 milioni di abitanti in norvegia, su un territorio sconfinato) in cui guidi per ore senza incontrare anima viva, con le renne che ti si piantano in mezzo alla strada. sopra il circolo polare artico in questo periodo non esiste la notte. di fatto la natura dorme, ma c'è luce, una luce strana come nei sogni, un silenzio irreale che all'inizio ti mette addosso una strana ansia ma poi ti abitui (e quando riscendi e torna buio è come se diventasse buio per la prima volta e rischi di addormentarti all'istante). l'aspetto curioso è che, appena il sole risale, nonostante sia passata da poco mezzanotte, il corpo risponde istantaneamente come se avessi fatto l'alba, e ti viene una botta incredibile da discotecaro.
a capo nord poi ho mangiato a colazione il salmone più buono della mia vita, niente a che vedere con quello che si compra qui. quello aveva l'omega3 che gocciolava fuori

quelli sono popoli ricchi ma mai chiassosi. la gentilezza degli scandinavi è reale, sono molto educati e si fanno gli affari loro. a differenza dell'italia, dove come vieni sempre fissato con insistenza e valutato, loro non hanno questa abitudine. ti ignorano - nonostante la loro evidente curiosità, specie nei centri piccoli - se tu non rivolgi loro la parola per primo (a volte si creano imbarazzi perché sono disposti ad aspettare 1 ora alla cassa che tu parli senza battere ciglio). ti accolgono sempre con un sorriso e con un inglese perfetto. a dirla così sembra niente, ma appena rientri in germania e tutti corrono come pazzi e hanno quell'aria da "che rottura di palle", ti accorgi della differenza. lassù non sono stressati, non hanno fretta, non interpretano la vita come una lotta continua con il prossimo. non vivono il lavoro come una condanna ingiusta, non ce l'hanno col mondo. avrei dovuto fare un video sull'atteggiamento diverso di quando chiedi un caffè in italia e in norvegia, qui sembra che tutti ti stiano facendo un favore e che siano al limite della loro sopportazione.
il rispetto delle leggi è sentito molto, sono molto compatti come società (meno in finlandia, più in svezia e norvegia). ho visto ceffi con l'aria da pregiudicati spegnere la sigaretta in terra, raccoglierla e gettarla nel secchio dall'altra parte della strada.
in un certo senso sembrano ingenui (se capitano qui non resistono a lungo, con quella fiducia nel prossimo e quell'aria sognatrice)

comunque sì (arrivo al punto), è pieno di figa. ho visto anche stangone anche di 190cm con uno stacco di coscia così. in particolare però mi hanno colpito le lapponi, dalla pelle bianchissima. io pure ho la pelle bianchissima, ma, avendo vissuto nel mediterraneo tutta la vita, la mia ha violentemente conosciuto il sole, mentre la loro no, è immacolata (basta non continuo).