ciao
rispondo secondo la mia scarsa esperienza in campo di arti marziali
mi alleno per gareggiare come powerlifter quindi ho una concezione dei pesi molto basata sulla PRESTAZIONE + che sul fine estetico.
ritengo che l'utilizzo di alcuni esercizi possa essere molto utile nella pratica delle arti marziali (così come in qualunque sport di prestazione) a patto che questa non diventi preponderante sull'attività di base (fatta eccezione per alcuni periodi offseason in cui la preparazione fisica può essere messa in risalto rispetto a quella tecnica)
e soprattutto a patto che lo stesso allenamento sia basato sul miglioramento della prestazione
per questo motivo tutte le pratiche culturistiche (e quasi tutti gli esercizi culturistici) sono inutili se non dannose.
MOLTISSIMO invece può insegnarti il mondo dello sport e tra gli sport soprattutto il powerlifting e il weightlifting.
il problema è che pochissimi istruttori (se non i preparatori di queste specialità e pochi preparatori atletici di ATLETI veri) conoscono i principi base dell'allenamento ai fini della prestazione e la corretta esecuzione degli esercizi di base:
- panca piana (o varianti della stessa)
- stacco da terra
- squat
- squat frontale
- distensioni sopra la testa in piedi e push press
- strappo e slancio (propri della pesistica) o loro parziali quali il powerclean
Esatto. Ma per fare questo ci dev'essere una testa sola che ragiona, due sono troppe.
Se il maestro ha in mente un allenamento completo, che preveda sia attività volte ad allenare la capacità aerobica sia attività per la potenza, aggiungere un ulteriore allenamento non strettamnete complementare al primo è dannoso.
Quando facevo arti marziali, ad esempio, la squadra di agonisti (competizioni a livello anche europeo) seguiva in alcuni periodi anche schede di allenamento in palestra, però date dal maestro/allenatore stesso.
senza nulla togliere ai maestri
mi sono accorto che spesso ne capiscono molto di arti marziali in senso stretto ma poco o pochissimo di pesi o di preparazione atletica in senso lato.
probabilmente per una serie di motivi tra cui i vecchi luoghi comuni che i pesi rallentino, l'integralismo nei confronti del lavoro a corpo libero (come se lavorare a corpo libero fosse diverso rispetto ad un lavoro con un bilancere o dei manubri), la carenza di formazione per gli scarsi contatti tra il mondo della pesistica e quello delle arti marziali.
ma questo vale anche per gli allenatori di altri sport, quanti rugbysti, calciatori etc. utilizzano il lavoro in palestra come supporto allenandosi con schede da bodybuilding?
l'allenatrice di andrew howe (che peraltro è sua madre) ha raccontato in un'intervista di utilizzare un lavoro con pesi "pesanti" nei suoi workout e i risultati mi sembrano evidenti
http://www.youtube.com/watch?v=GLYthaSrU_s
Ultima modifica di °°sOmOja°°; 19-01-2011 alle 03:07 PM
Questo è vero, però il discorso parte un pò per la tangente.
Quello che voglio dire è che, anche se prendi un ottimo preparatore di pl, ma questo fa una scheda che non tiene conto del lavoro fatto col maestro (e non può farlo, a meno che non si parlino e discutano un training condiviso) rischia di essere controproducente.
Le due tipologie di allenamento devono lavorare in maniera sinergica (come del resto hai ben detto), se non lo fanno è controproducente.
si, capisco cosa intedi e sono daccordo
il lavoro in palestra, così come il lavoro tecnico e la preparazione fisica generale devono essere un tutt'uno, non un collage
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