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Discussione: The Verde/caffe come e quando?

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  1. #1
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    mezz'ora prima o durante è indifferente da questo punto di vista, l'emivita della caffeina è molto + lunga di mezz'ora.

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da °°sOmOja°° Visualizza Messaggio
    mezz'ora prima o durante è indifferente da questo punto di vista, l'emivita della caffeina è molto + lunga di mezz'ora.
    ti ringrazio....

    su un altro forum ho letto una cosa che secondo me nn è tanto giusta sempre sull'argomento insulina:

    diceva che con sensiblità alta all'insulina questa aiuta meglio il glucosio a entrare nelle cellule(e fino a qui ci siamo)
    poi dice che se ad esempio nn si è fatta attività fisica, (quindi magari si è passati un bel giorno sul divano davanti alla televisione) i carboidrati ingeriti più che nelle cellule muscolari vanno nelle cellule adipose(e fino a qui ci siamo ancora)
    poi però dice che in questo caso allora è meglio essere insulino resistente per limitare questo effetto (e qui nn mi trovo propio)

    che ne pensate?

  3. #3
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    e dove vanno questi carboidrati?
    forse questa persona nn ha ben chiaro cosa si intende per insulino resistenza.

    insulino resistente vuol dire che per ottenere lo stesso risultato (= controllo della glicemia) è necessaria una quantità maggiore di insulina.
    le ragioni possono essere diverse, tra cui una riduzione dell'efficacia nel legame tra insulina e recettori o riduzione del numero di recettori sulle cellule insulino-sensibili.

    ma se le cellule insulino sensibili sono "insensibili" (e quindi resistenti) il glucosio in eccesso dovrà andare da qualche parte... in un organo che funziona con o senza insulina: il fegato
    (e sto tralasciando i danni arteriosi e renali dati dall'iperglicemia)

    arrivato al fegato questo glucosio viene utilizzato per la sintesi di glicogeno di riserva, ma saturate le scorte viene convertito in lipidi (abbiamo detto che sei stato sul divano tutto il giorno quindi immagino le tue scorte epatiche siano già abbastanza piene).
    parte dei lipidi vengono conservati a livello epatico (infatti una delle cause di steatosi epatica è l'insulino resistenza.. ricordo che il fegato "grasso" è una condizione patologica)

    la restante parte dei lipidi neo-sintetizzati vengono immessi in circolo sotto forma di lipoproteine plasmatiche e captate dai tessuti che ne hanno bisogno (ma hai detto di essere sedentario, quindi nn c'è deficit calorico
    ergo gli unici tessuti che si beccheranno i tuoi lipidi saranno le arterie e il tessuto adiposo, facilitati dall'azione captante dell'insulina)

    insomma, nn sono proprio daccordo con il tuo amico dell'altro forum

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da °°sOmOja°° Visualizza Messaggio
    e dove vanno questi carboidrati?
    forse questa persona nn ha ben chiaro cosa si intende per insulino resistenza.

    insulino resistente vuol dire che per ottenere lo stesso risultato (= controllo della glicemia) è necessaria una quantità maggiore di insulina.
    le ragioni possono essere diverse, tra cui una riduzione dell'efficacia nel legame tra insulina e recettori o riduzione del numero di recettori sulle cellule insulino-sensibili.

    ma se le cellule insulino sensibili sono "insensibili" (e quindi resistenti) il glucosio in eccesso dovrà andare da qualche parte... in un organo che funziona con o senza insulina: il fegato
    (e sto tralasciando i danni arteriosi e renali dati dall'iperglicemia)

    arrivato al fegato questo glucosio viene utilizzato per la sintesi di glicogeno di riserva, ma saturate le scorte viene convertito in lipidi (abbiamo detto che sei stato sul divano tutto il giorno quindi immagino le tue scorte epatiche siano già abbastanza piene).
    parte dei lipidi vengono conservati a livello epatico (infatti una delle cause di steatosi epatica è l'insulino resistenza.. ricordo che il fegato "grasso" è una condizione patologica)

    la restante parte dei lipidi neo-sintetizzati vengono immessi in circolo sotto forma di lipoproteine plasmatiche e captate dai tessuti che ne hanno bisogno (ma hai detto di essere sedentario, quindi nn c'è deficit calorico
    ergo gli unici tessuti che si beccheranno i tuoi lipidi saranno le arterie e il tessuto adiposo, facilitati dall'azione captante dell'insulina)

    insomma, nn sono proprio daccordo con il tuo amico dell'altro forum

    e i grassi conservati a livello epatico che fanno? quindi il fegato immagazzina sia riserve di carbo che di grassi

    "la restante parte dei lipidi neo-sintetizzati vengono immessi in circolo sotto forma di lipoproteine plasmatiche e captate dai tessuti che ne hanno bisogno"
    i tessuti che ne hanno bisogno sono quelli che nn sono stati ancora riempiti di glicogeno muscolare(nel caso di attività fisica)?

  5. #5
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    è un discorso complesso e onestamente nn ritengo di essere in grado di affrontarlo perchè nn ho una cultura sufficientemente approfondita al riguardo

    il fegato immagazzina anche lipidi, anche perchè è proprio lui che sintetizza le lipoproteine plasmatiche, se il tasso di sintesi è maggiore di quello di smistamento ecco che questi lipidi si accumulano dentro gli epatociti, fino a determinare la steatosi, poi eventualmente la steatonecrosi.. prorcessi che possono condurre all'epatite cronica (in questo caso si parla di NASH, non alcoolic steato hepatitis) ma nn voglio fare allarmismo, l'insulino resistenza a cui ci riferiamo non è di questi livelli.

    tutti i tessuti hanno un certo fabbisogno energetico e moltissimi tessuti utilizzano acidi grassi prelevati dalle lipoproteine plasmatiche
    se però i livelli energetici cellulari sono già elevati (cioè la cellula è già ben nutrita) si ha una down-regulation (minore espressione) dei recettori per le LDL e quindi una minore captazione.
    l'attività fisica aumenta l'espressione dei recettori per le LDL sulle cellule muscolari e quelli per l'insulina sempre sulle cellule muscolari, riducendo quindi la resistenza all'insulina.

    anche la rarefazione dei picchi glicemici (cioè il controllo glicemico, tanto consigliato) aumenta l'espressione dei recettori per l'insulina, ecco perchè la dieta a zona è sensata (non solo per questo motivo.. cmq non intendo dire che tutti dovremmo seguire la zona)

  6. #6
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    è un discorso complesso e onestamente nn ritengo di essere in grado di affrontarlo perchè nn ho una cultura sufficientemente approfondita al riguardo

    il fegato immagazzina anche lipidi, anche perchè è proprio lui che sintetizza le lipoproteine plasmatiche, se il tasso di sintesi è maggiore di quello di smistamento ecco che questi lipidi si accumulano dentro gli epatociti, fino a determinare la steatosi, poi eventualmente la steatonecrosi.. prorcessi che possono condurre all'epatite cronica (in questo caso si parla di NASH, non alcoolic steato hepatitis) ma nn voglio fare allarmismo, l'insulino resistenza a cui ci riferiamo non è di questi livelli.

    tutti i tessuti hanno un certo fabbisogno energetico e moltissimi tessuti utilizzano acidi grassi prelevati dalle lipoproteine plasmatiche
    se però i livelli energetici cellulari sono già elevati (cioè la cellula è già ben nutrita) si ha una down-regulation (minore espressione) dei recettori per le LDL e quindi una minore captazione.
    l'attività fisica aumenta l'espressione dei recettori per le LDL sulle cellule muscolari e quelli per l'insulina sempre sulle cellule muscolari, riducendo quindi la resistenza all'insulina.

    anche la rarefazione dei picchi glicemici (cioè il controllo glicemico, tanto consigliato) aumenta l'espressione dei recettori per l'insulina, ecco perchè la dieta a zona è sensata (non solo per questo motivo.. cmq non intendo dire che tutti dovremmo seguire la zona)

  7. #7
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    è un discorso complesso e onestamente nn ritengo di essere in grado di affrontarlo perchè nn ho una cultura sufficientemente approfondita al riguardo

    il fegato immagazzina anche lipidi, anche perchè è proprio lui che sintetizza le lipoproteine plasmatiche, se il tasso di sintesi è maggiore di quello di smistamento ecco che questi lipidi si accumulano dentro gli epatociti, fino a determinare la steatosi, poi eventualmente la steatonecrosi.. prorcessi che possono condurre all'epatite cronica (in questo caso si parla di NASH, non alcoolic steato hepatitis) ma nn voglio fare allarmismo, l'insulino resistenza a cui ci riferiamo non è di questi livelli.

    tutti i tessuti hanno un certo fabbisogno energetico e moltissimi tessuti utilizzano acidi grassi prelevati dalle lipoproteine plasmatiche
    se però i livelli energetici cellulari sono già elevati (cioè la cellula è già ben nutrita) si ha una down-regulation (minore espressione) dei recettori per le LDL e quindi una minore captazione.
    l'attività fisica aumenta l'espressione dei recettori per le LDL sulle cellule muscolari e quelli per l'insulina sempre sulle cellule muscolari, riducendo quindi la resistenza all'insulina.

    anche la rarefazione dei picchi glicemici (cioè il controllo glicemico, tanto consigliato) aumenta l'espressione dei recettori per l'insulina, ecco perchè la dieta a zona è sensata (non solo per questo motivo.. cmq non intendo dire che tutti dovremmo seguire la zona)

    ti ringrazio sei stato molto chiaro

  8. #8
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    scusa ma se l'emvita della caffeina è così lunga, come ci si deve regolare per ottenere l'effetto bruciagrassi e non compromettere l'attività dell'insulina, tipo quando si prende non si deve mangiare per 3-4 ore?

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