
Originariamente Scritto da
Visione
ciao io sono radicalmente contro il metodo bii e poi lo spiegherò più in basso, ma anch'io dopo periodi di stallo mi sono imbattuto nel cipriota e ne sono stato folgorato per 10 mesi (forse pochi ma un assaggio l'ho avuto).
prima di tirare fuori la pappardella che non vuole essere assolutamente distruttiva ti esorto a provare per farti te un'idea.
i miei punti di critica sono i seguenti
1 voglio migliorare su cosa punto?
mcroberts punta principalemente sugli aumenti del carico, ok va benissimo, ma siccome non puoi aumentare di 2kg ogni sett ma neanche ogni due introduce le piccole gemme. ok ,la mia critica è però che di solito è più fruttuoso giocare oltre che sull'aumento del carico anche sul volume, tempi di rec, densità, più fattori introduci e più i progressi saranno veloci e sarà difficile stallare.
2 superallenamento
tutti si allenano troppo?
in parte è verò, in parte è anche vero che con la frequenza bii di solito cosa succede, i primi mesi ti trovi benissimo, anzi se sei troppo stressato recuperi e poi supercompensi, poi siccome anche le capacità di rec sono una caretteristica, continui ad aumentare i carichi ma non la tua capacità di rec, alla fine rischi se non alleggerisci di sovrallenarti con due allenamenti alla sett, per assurdo per andare avanti ti alleni sempre di meno rallentando così i progressi. per me è meglio alternare periodi di sovrallenamento a periodi di rec, giocare con sett di carico e scarico tutte soluzioni che ti fanno rispermiare tempo.
3 il carico al centro dell'attenzione
alla fine con piccoli incrementi diventerai enorme, anche qui si e no, il corpo risponde meglio a stimoli differenti +5kg che a microstimoli +0.5 poi se è l'aumento del carico tanto importante perchè nessuno che fa forza si allena coi microcarichi? anche ironpaolo nel suo articolo pl stile mcroberts prende spunto dal cipriota ma lo adatta al volume non al carico. insomma se si vuole diventare forti meglio alternare mesocicli di forza a massa.
questa era la mia stupida opinione che non vuole essere una critica ma uno spunto di riflessione e ribadisco che fai benissimo a provare.
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