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Discussione: Parliamo di Monofrequenza

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  1. #1
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    Io porto la mia personale esperienza. Usavo uno schema ABAB e cedendo ( solo nei complementari) non reggevo. Invece con la stessa scheda ma facendo ABA-BAB reggo la frequenza e il cedimento nei complementari.

    Cmq quando si dice "è soggettivo " spesso si banalizza tutto e si rende incomprensibile il fenomento. Sarebbe come dire che la forza di gravità non esiste perchè cmq la velocità di un corpo che cade dipende da troppe cose...

    Ma in questo caso, purtroppo, l'unica è quella di provare la frequenza che si riesce a reggere... essere elastici di mente, e cambiare in corsa. Non capisco perchè nell'adattare i carichi siamo così svelti, mentre nell'adattare a noi la frequenza siamo così restii.

    Inoltre penso che la frequenza, come ogni altra cosa, sia allenabile.Si può migliorare il tempo di recupero, sicuramente.

  2. #2
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    secondo me parlare di cedimento è una cosa un po' più complessa.
    multifrequenza=buffer
    monofrequenza=cedimento
    mi sembra riduttivo.

    Io ragionerei su quando vale la pena di ridurre il buffer (e quanto) e quando è proprio necessario "strafare" (vero cedimento)
    Una cosa è cedere alla 3° e 1/2 reps di stacco da terra, un'altra è alla 13° reps di curl di concentrazione.
    Il buffer/cedimento per me lo impone più il tipo di esercizio che il metodo di allenamento.

    Se uno fa panca 2 volte alla settimana, una serie a cedimento ogni tanto ci può stare. Se uno fa panca 1 volta alla settimana, non è proprio consigliabile il cedimento ogni volta...

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da panel Visualizza Messaggio
    secondo me parlare di cedimento è una cosa un po' più complessa.
    multifrequenza=buffer
    monofrequenza=cedimento
    mi sembra riduttivo.

    Io ragionerei su quando vale la pena di ridurre il buffer (e quanto) e quando è proprio necessario "strafare" (vero cedimento)
    Una cosa è cedere alla 3° e 1/2 reps di stacco da terra, un'altra è alla 13° reps di curl di concentrazione.
    Il buffer/cedimento per me lo impone più il tipo di esercizio che il metodo di allenamento.

    Se uno fa panca 2 volte alla settimana, una serie a cedimento ogni tanto ci può stare. Se uno fa panca 1 volta alla settimana, non è proprio consigliabile il cedimento ogni volta...

    quindi io sto facendo una marea di cag.ate?!
    uno deve provare, poi tragga le conclusioni che IMO valgono solo per se stesso, in quel dato momento e in quelle date condizioni

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da twins Visualizza Messaggio
    uno deve provare, poi tragga le conclusioni che IMO valgono solo per se stesso, in quel dato momento e in quelle date condizioni

    quoto... troppe teorie inutili

  5. #5
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    forse non ci siamo capiti.
    ho proprio scritto che non bisogna discriminare cedimento/non cedimento ma bisogna seguire anche il buon senso

  6. #6
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    io mi riferivo all ultima frase!

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Tru Visualizza Messaggio
    Io porto la mia personale esperienza. Usavo uno schema ABAB e cedendo ( solo nei complementari) non reggevo. Invece con la stessa scheda ma facendo ABA-BAB reggo la frequenza e il cedimento nei complementari.
    Stessa cosa per me. Sto riuscendo benissimamente ad allenarmi in ABA BAB portando a cedimento i complementari (e intendo cedimento concentrico).

    Se dobbiamo parlare di cedimento Totale... sarebbe meglio fare tante serie usando buffer e scalando finche' non si arriva al limite (si scende sotto il 75% del massimale per esempio). Solo panca per il petto o Rematore per il dorso, per esempio.

    Citazione Originariamente Scritto da Tru Visualizza Messaggio
    Cmq quando si dice "è soggettivo " spesso si banalizza tutto e si rende incomprensibile il fenomento. Sarebbe come dire che la forza di gravità non esiste perchè cmq la velocità di un corpo che cade dipende da troppe cose...
    Sono d'accordo. Si soggettivizza troppo, alla fine non siamo poi tanto diversi.

    Aggiungerei, nulla tolga nulla alla monofrequenza, ovviamente se mi alleno in mono quindi 1xweek andro' a cedimento ovunque perche' fra 7gg se ne parlera'. In multifrequenza non vado ovunque a cedimento ma almeno ho 2 allenamenti piu' vicini di quasi pari intensita'.

    Dal mio punto di vista, se riesco a reggere una ABA BAB così pesante allora posso continuare ad adottarla e mi dara' sicuramente risultati in piu' della mono. Tra l'altro io 1xweek perdo anche confidenza con la panca o con lo stacco. Questi esercizi e' meglio farli piu' volte (ma questa e' una mia esperienza personale).

  8. #8
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    [quote=Titan;385965]

    Sono d'accordo. Si soggettivizza troppo, alla fine non siamo poi tanto diversi.


    Stai scherzando, vero?

    Siamo milioni a praticare questo sport, e ridurre il tutto ad una teoria, trallaltro discutibile e riduttiva, credo che non sia saggio...
    Ultima modifica di tarantino; 29-05-2008 alle 01:02 PM Motivo: orrore grammaticale! :-)

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da tarantino Visualizza Messaggio

    Sono d'accordo. Si soggettivizza troppo, alla fine non siamo poi tanto diversi.


    Stai scherzando, vero?

    Siamo milioni a praticare questo sport, e ridurre il tutto ad una teoria, trallaltro discutibile è riduttiva, credo che non sia saggio...
    Si. Ed ognuno di noi ha uno stile di vita diverso che influisce sulla nostra evoluzione in palestra. Ognuno reagisce a suo modo ad uno stimolo.. ma di quanto e' rilevante questa differenza?

    Comunque io personalmente questa storia di soggettivizzare tutto non piace.. poi ognuno la pensa come vuole.. non voglio colpevolizzare o convincere nessuno.

  10. #10
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    X me conta parecchio...

    Cmq non bisogna soggettivizzare su cose certe...ma su queste, il parere xsonale, conta più della ricerca scientifica.(esempio)

    Cmq ok...ognuno ha il suo punto di vista!

  11. #11
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    Esuliamo un momentino dall'ambito della palestra che per noi è importantissimo, ma che per il resto del mondo è una caxxata:

    -Gli uomini sono tutti diversi?Si.
    -E' possibile creare una scienza attorno a dei fenomeni che non si presentano MAI uguali? No.
    -Dunque? La medicina è una buffonata, per 4 cretini che ci credono ancora. Siamo tutti diversi? come si fa ancora a credere che la stessa cura possa curare dei malati diversissimi tra loro?

    Vedi qual'è il rischio di questo ECCESSO nel considerare tutte le variabili? Che si finisce per deporre le armi, arrendersi e dire: Non può esistere uan " scienza dell'allenamento ", per il semplice fatto che siamo tutti diversi.

    Magari è così... magari non può esistere una scienza dell'allenamento, in quanto siamo tutti diversi. Ma noi abbiamo la NECESSITA' di creare questa scienza se vogliamo allenarci con la testa.

    Quindi IN UN PRIMO MOMENTO, è meglio mettere da parte questa storia della soggettività, e le altre mille variabili che condizionano il corretto allenamento. Siamo costretti a farlo, per semplificare, per capire. E poi ci cureremo delle eccezioni.

    Per quanto riguarda la frequenza però, è molto semplice trovare quella giusta.... Basta provare...

  12. #12
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    Arrivo a thread inoltrato, praticamente esaurito, scusate se non l'ho letto ma è troppo lungo(nessuno si offenda), lascio solo una mia opinione:

    probabilmente scriverò cose già scritte da altri e sicuramente altre già scitte da me, ma questo è un'altro thread

    Dunque, per prima cosa, la settimana come la intendiamo noi è una convenzione, studiata dall'uomo per semplificarsi ma sopratutto organizzarsi la vita.Oltre che la vita, noi ci organizziamo pure gli allenamenti.
    Ma ciò non è del tutto corretto.

    Premesso che, non solo ogni individuo è differente da un'altro, ma anche i gruppi muscolari sono differenti tra loro: quelli grandi, come ad esempio gambe e schiena, avranno tempi di recupero più lunghi, mediamente 4/5 gg, gli altri 2/3 gg, scaduti i quali, come regola (ovvero a SUPERCOMPENSAZIONE ultimata), tali gruppi andrebbero riallenati.

    Come già detto però non tutti siamo uguali e qualcuno potrebbe sforare dalla "media" ma RARAMENTE si arriva a 7 giorni di recupero effettivi per un gruppo, anche grande.

    Qui sorge un problema parallelo: da QUANTO mi alleno?
    Solitamente un atleta intermedio comincia già ad avere l'esigenza di suddividere in più di tre sedute settimanali (classici lun/mer/ven, anch'essi pura convenzione) l'allenamento, perchè, riuscendo mano mano ad aumentare l'intensità (parlo di intensità, non di numero di esercizi, NOTARE)
    comicia ad essere difficoltoso allenare 2/3 gruppi in una seduta.

    Da qui le split, solitamente fino a 5/sett, esempio:
    gambe
    petto
    braccia
    schiena
    spalle.
    riposo
    riposo

    è ovvio che, come si può vedere, in questo modo si allenerà un gruppo a sett in monofrequenza, anche mettendo un riposo infrasettimanale, la cosa non cambia.

    Ma allora?se alleno ogni gruppo 1/week vado oltre alla supercompensazione?
    Al 98%la risposta è SI.
    E cosa rischio?
    Se parliamo di massa è possibile che si abbia una lieve flessione dei volumi.(qui ci sarebbe da descrivere la teoria della supercompensazione, ma confido nelle vostre conoscenze)
    In termini di forza staremo sicuramente lavorando "sottotono".

    Ovviamente nessuno quà è pagato per fare BBing (purtroppo) quindi andare in pal 2 volte al giorno risulta decisamente pesante se non addirittura impossibile.

    Soluzioni?Ci sono?
    Forse.

    La prima sarebbe quella di adottare esercizi multiarticolari ovunque possibile.
    Tali esercizi consentono di allenare non solo il muscolo targhet, ma chiedono, per essere svolti, l'ausilio di altri gruppi.
    Esempio, torniamo alla nostra split precedente:

    lun:gambe.
    Squat(gambe, lombari...e chi più ne ha più ne metta)

    maretto
    Panca Piana (petto, spalle, tricipiti,bicipiti in stabilizzazione)

    mer:braccia
    Panca stretta(tricipiti, petto, spalle)
    Curl(bicipiti,spalle,addome)

    giov:schiena
    Stacchi(lombari,gambe,dorsali,trapezi...ecc ecc)
    Trazioni/rematori(dorsali,bicipiti)

    ven:spalle
    Lento(spalle,tricipiti)
    Alzate(spalle bicipiti in stabilizzaz)


    E ovvio che questa è una schematizzazione semplificata, ma dovrebbe servire a far capire che la monofrequenza, se fatta bene, può essere adatta alla maggior parte dei BBer.

    Ma quando dico "fatta bene" non intendo solo la scelta degli esercizi, ma anche il modo in cui li eseguo.
    E qui arriviamo al secondo modo per rendere la monofrequenza "sufficentemente allenante".
    Per assicurarci che il gruppo allenato meriti 6gg di pausa, dobbiamo aumentare il più possibile il livello di INTENSITA'.
    Certo, molti diranno: "io mi alleno intensamente", ma scusate se sono un pò scettico...
    Non posso certo spiegarvi cos'è l'intensità, non a parole almeno, e tantomeno dirvi che potrete raggiungerne il picco con super set, set discendenti, giganti ecc ecc, perchè queste sono si tecniche per aumentare l'intensità, ma se si lavora al 40% credendo di essere all'80% hai voja tecniche...

    Per rendere un pò il concetto, l'intensità è che quando ho detto che ho fatto gambe non devo camminare per 2gg, il terzo vado al bagno, il 5 forse posso uscire, altrimenti una seduta a settimana diventa una gita in barca.
    Sia i carichi, sia la capacità di concentrazione e di sopportazione al dolore devono essere sufficenti ad allenare il gruppo targhet e allo stesso tempo a "mantenere attivi" gli ausiliari.
    Non stò dicendo che sia facile, e tantomeno che sia per tutti.
    E per chi ha le palle.

    Detto ciò credo che la multifrequenza, in ambito di BBing sia adatta a:
    -principianti,
    perchè non sono in grado nè di reclutare abbastanza fibre in un unica seduta a settim per gruppo muscolare, ne perchè, sempre per tale motivo, non possono raggiungere un'intensità elevata.

    -BBers professionisti, che hanno tempo (per ovvi motivi), genetica e...altro, per allenarsi mattina e sera, con split.

    -frocetti,cioè "BBers" che non hanno abbastanza palle per spingersi davvero "oltre" e "devono" allenare lo stesso gruppo 2/week

    -miracolati, che hanno:
    -capacità di recupero eccellenti, nonostante arrivino a sfinimento ogni volta che si allenano;
    -chi li mantiene per allenarsi nonostante non siano pro;
    -riescono a sostenere gli allenamenti e crescere anche senza aiuti chimici.

    Per i suddetti motivi credo che per il resto della plebaglia (con le palle) la monofrequenza costituisca un buon compromesso

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