Nestlé Scheda tratta da Mini guida al consumo critico e al boicottaggio 1998 realizzata da "Movimento gocce di giustizia"
Secondo l'UNICEF un milione e mezzo di bambini muoiono ogni anno poiché non vengono nutriti con il latte materno. E molti milioni in più di bambini si ammalano seriamente. L'allattamento al seno materno fornisce il migliore inizio alla vita per tutti i bambini, ma in una società di poveri costituisce un'indispensabile fonte di sopravvivenza. Le società che producono latte per bambini promuovono il loro prodotto presso mamme ed operatori sanitari, poiché si rendono conto che, se non riescono a far attecchire l'allattamento artificiale, non fanno affari. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'UNICEF hanno un Codice Internazionale che proibisce ogni forma di promozione di latte per bambini. La Nestle' viola questo codice più frequentemente degli altri concorrenti.
- Oltre che essere il principale produttore di latte in polvere, controlla fra il 35 ed il 50% del mercato mondiale, è la maggiore società agroalimentare del mondo.
- Trasgredisce sotto molti punti di vista il codice OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sul latte in polvere nel Sud del mondo. promuove l'uso del latte in polvere attraverso la pubblicità, gli sconti sugli acquisti e la distribuzione di campioni gratuiti sia al personale sanitario che alle madri, favorendo così l'insuccesso dell'allattamento naturale, cosicchè il bambino viene a dipendere dal latte artificiale. Comperare il latte può costare più della metà dell'intero reddito familiare. Le madri sono costrette a diluire il latte in polvere e questo porta alla malnutrizione. Infine l'acqua che serve a diluire il latte è spesso malsana, ciò causa diarrea, disidratazione e morte di un milione e mezzo di bambini ogni anno , come denuncia l'Unicef.
- E' uno dei più grandi commercianti di caffè e cacao, pertanto è uno dei massimi responsabili delle gravi condizioni in cui versano milioni di contadini del sud del mondo a causa dei suoi metodi commerciali totalmente ispirati alla logica del profitto.
Una delle strategie di maggior successo della Nestle' consiste in forniture gratuite di latte agli ospedali: allattare con il biberon i neonati favorisce l'insuccesso dell'allattamento naturale. Il bambino viene infatti a dipendere dal latte artificiale. Una volta a casa la madre deve comprare il latte da sé. In molte società ciò può costare più della meta' dell'intero reddito familiare. Le madri povere a volte diluiscono eccessivamente il latte in polvere e ciò porta alla malnutrizione. In condizioni di poverta' l'acqua mischiata al latte e' spesso malsana; porta a diarrea, disidratazione e spesso alla morte. Il primo boicottaggio della Nestle' venne sospeso nel 1984, quando la Nestle' promise di rispettare il Codice Internazionale. La Nestle' rinnegò subito la sua promessa, cosicché il boicottaggio venne nuovamente attivato nel 1988, concentrando l'azione sul prodotto più venduto e famoso della Nestlè, il Nescafè. La Nestlé ora ammette che le forniture gratuite sono dannose, ma si rifiuta di bloccarle negli ospedali, a meno che i governi facciano leggi in materia. La Nestle' e' impegnata a far diminuire l'allattamento al seno materno allo scopo di vendere più latte in polvere. Una risoluzione del 1986 dell'Assemblea Mondiale della Sanità aveva stabilito che: "nessuna fornitura, gratuita o con sussidio, di latte in polvere per bambini deve essere data agli ospedali o ai reparti maternità; il piccolo ammontare necessario dovrà essere acquistato dalle istituzioni".
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