direi che non c'è un livello minimo o massimo per gareggiare, altrimenti nelle gare senza titoli in palio gareggerebbero solo 15 persone e....l'Organizzatore la volta successiva non le organizza più!
Parlerei piuttosto di un "contesto di gara " e di uno spirito con cui gareggiare.
In un contesto agonistico qualificato ha senso prendervi parte soltanto se si sono raggiunti determinati livelli che giustifichino la competizione, la dedizione e...le spese.
Nei trofei promozionali, con lo spirito giusto, puoi gareggiare anche con 40 di panca: sono occasioni di socializzazione, divertimento e scambio di opinioni; poi da li nasceranno le scremature che consentiranno a qualcuno di andare oltre, a qualcun altro di restare dove sta (ma magari di contribuire a creare ulteriori occasioni per incentivare tutto il movimento) ed a qualcun altro, infine, di smettere dopo essersi divertito per un pio' di tempo.
Per iscriversi ad un corso di laurea occorre prima un diploma ma se aspettiamo di essere diplomati per cominciare ad andare a scuola, beh....

Comunque in assoluto consiglio:
1) dedicarsi alla tecnica in qualunque caso, allenando i fondamentali e non preoccupandosi troppo di meccanismi glicolitici, alattacidi ecc.;

2) poi - e ho detto poi - fare delle scelte che si indirizzino a degli sport precisi, a delle ulteriori specialità e alle conseguenti qualità necessarie per emergere: sia che esse contemplino metodi di allenamento per la forza, forza resistente, esplosività, endurance e così via.....tralasciando comunque l'allenamento dei campioni e di tutti coloro che si trovano ad uno standard qualitativo o di maturazione o di esperienza atletica ed anagrafica superiore;

3) infine, ma appunto infine, preoccuparsi di Sheiko, Simmons, Harre, Medvejev e ......compagnia astrale!

Un saluto