Mi spiace Paolo ma non sono d'accordo su alcune tue affermazioni..
Mi spiace ma questo discorso proprio non regge, e ti spiego il perchè. Tu l'abolizione del crocifisso la vedi in funzione di una società multiculturale, e in rispetto degli immigrati di fede diversa da quella Cristiana. Ma non lo vedi in un ottica più ampia, ovvero quello delle diversità individuali all'interno della società occidentale stessa. Per farla breve, ti dico che io condivido l'abolizione della presenza del crocifisso nei luoghi pubblici perchè potrebbe "urtare" non solo gl'immigrati ma anche una parte della società italiana, tra i quali ci sono io. Io che sono italiano quanto gl'altri (anzi Sardo prima che italiano e ci tengo a precisarlo) non vedo perchè dovrei vedere in un luogo pubblico in uno stato laico il simbolo di una fede che non condivido e che ho rinnegato. Insomma io mi considero ateo/agnostico sono molto tollerante nei confronti degl'altri ma non capisco, questa rivendicazione dei Cattolici all'interno di uno stato laico. C'è chi, con le sopraciglia aggrottate, dirà: "Ma il cristianesimo fa parte della nostra millenaria tradizione, sono il nostro patrimonio culturale etc, e poi la maggioranza degl'italiani è cristiano quindi in uno stato democratico funziona così" Ma questa democrazia così rischia di diventare la dittatura della maggioranza. E perchè?
Perchè se io credessi al "Dio Bilanciere" o alla "Croce rovesciata" vorrei sentire rappresentata la mia fede nei luoghi pubblici come gl'altri, e ne avrei tutto il diritto in quanto cittadino libero, solo che magari la mia fede verrebbe contestata, ritenuta inopportuna dalla maggioranza delle persone. Insomma immaginati in un ufficio pubblico una croce con gesù cristo, e affianco la stessa croce rovesciata. E poi secondo me nei luoghi pubblici o tutti i simboli di ogni diversa fede o nessuno, dato che tutti non si può...
Scusate se in alcuni passaggi non sono stato chiaro, ma ho buttato giù tutto di fretta.
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