Citazione Originariamente Scritto da Musashi Visualizza Messaggio
Volevo sottolineare qualcosa su questo punto e sul post interessante che ha scritto giovanni, per portare un'ulteriore esempio di quanto è stato detto.
(Preciso che mi riferisco ad atleti avanzati o esperti e che in realtà ogni caso dovrebbe essere preso singolarmente, la generalità conta sempre poco nelle discipline da combattimento)Un pungo tirato da uno che fa boxe o altri sport da combattimento(che prevedono l'uso dei pugni) sarà tremendamente più potente di uno che fa discipline da sovraccarico, è impensabile che se faccio lo strongman o il powerlifter il mio pugno sia più forte perchè alleno la forza. Questo per un semplice motivo, il gesto. Il movimento è tutto ed è per questo che mi ritrovo quando si dice che per fare powerlifting è molto importante il volume. Come sempre è una questione di sistema nervoso, il boxer tira talmente tanti pugni nella sua carriera che finiscono per diventare estremamente naturali, saper tirare un pugno decente è più complesso di quel che si pensa.
Mi riserverei di dire le stesse cose per le discipline di lotta, come al solito fare una proiezione è un movimento estremamente complesso....
Questo lo dico perchè mi è capitato di sentire gente che diceva:" io faccio palestra sono enorme e forte non posso essere battuto da uno che fa arti marziali e che è più piccolo di me"...manco per il cavolo.
Sicuramente una persona allenata ipertrofica e forte rappresenta sempre un problema in più per un praticante di arti marziali, ma non quanto un'altro baravo praticante marziale.(continuo a precisare che parlo di atleti avanzati o esperti in queste discipline)

La cosa che invece mi piacerebbe scoprire e che valuterei interessante, sarebbe vedere come le discipline di forza abbiano transfer sulle discipline marziali, soprattutto sulle arti da lotta.


Immagino che il perfezionamento dii determinati schemi motori e lo sviluppo funzionale facciano la differenza: fai 1000 ripetizioni a settimana (corrette tecnicamente s'intende) di uno schema motorio, e dopo anni di pratica il tuo corpo si abituerà a realizzarlo in modo da ottenere il massimo dell'efficienza. In fondo credo sia tutto qui: ogni atleta sviluppa abilità e capacità specifiche per la sua disciplina: non esiste il "tuttologo olimpico", ma ciò non toglie che un atleta di buon livello possa mostrarsi più o meno competitivo in discipline affini, rieptto alle quali magari gli schemi del suo sport possono avere un buon transfer (inteso in senso a tecnico, in questo caso). Discussione interessante, che mi riprometto di continuare a seguire







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