ma.... ti rendi conto delle incongruenze (mi piace usare sempre eufemismi, altrimenti dovrei utilizzare ben altro termine) di queste affermazioni oppure..... stiamo su "scherzi a parte"?
Cosa significa aver pesato una moto su una "bilancia analogica dinamometrica" ?!?!Costui (non tu ma chi lo ha fatto) avrebbe semplicemente pesato il veicolo su di una bilancia analogica e....stop.
Se tu pesi mezza moto poggiando l'altra metà per terra o mantenuta artificialmente in sospensione e poi fai altrettanto con la seconda metà hai un dato impreciso - che non riesco a capire a cosa ti serva- ma, fin là, è solo un problema di approssimazione, imprecisione e poca capacità di raziocinio (meglio prendere il dato su motosprint); ma se pretendi di trasformare una bilancia da bagno in una "pedana dinamometrica" , siamo fuori da ogni legge della fisica.
La pedana è tale perchè consente un'indagine dinamica e dunque permette di misurare la forza applicata; la bilancia che hai utilizzato tu no.
Se il ragazzo autore del primo post poggia le mani sulla bilancia, con il resto del corpo su di una panca ottiene un dato comunque inutile (perchè dipende dalla lunghezza della panca, da quanto sporgeva il corpo, da che parte vi poggiava e quindi dal conseguente sbilanciamento che poteva esserci sulla bilancia e dal grado molto approssimato di sensibilità della stessa, ecc) ma in ogni caso di puro rilievo statico (non statistico eh - capiamoci - perchè vedo che quì con l'etimologia ed il significato dei termini ci sono grossi problemi), sempre che quel rilievo gli possa servire, del che dubito.
Se però aumenta l'inclinazione e cambia il dato registrato dalla bilancia in +20kg., ha un altro dato statico a se stante, non assimilabile ne' comparabile con il precedente, appunto perchè sono mutate le condizioni di analisi; non ha verificato l'applicazione di una forza maggiore di 20kg., per il semplice motivo che di bilancia - appunto - e non di pedana trattasi.
Ha potuto semplicemente constatare che sporgendo diversamente il corpo dalla base d'appoggio, inclinandolo in un altro modo ecc., la bilancia registra una misura di massa diversa (peraltro sempre fortemente condizionata e quindi imprecisa).
Se è per questo allora, mettendosi in verticale sulla bilancia a testa in giù e riuscendo a restare ginnicamente immobile, avrebbe "incredibilmente" appreso che la massa gravante equivaleva, stavolta e guarda caso, al proprio peso corporeo personale.
Che cosa ne dovrebbe conseguire? Facciamo tutti le flessioni sulle braccia stando a testa in giù poichè applicheremo più forza?
Senza dubbio occorre una forza d'opposizione maggiore e molto più equilibrio, per cui buon per noi se vi riusciamo ma abbiamo cambiato esercizio ed anche la distribuzione della maggior forza applicata tra i vari distretti muscolari: insomma, avremo probabilmente dei deltoidi e dei tricipiti eccellenti ma il dato è di gran lunga meno indicativo rispetto ai pettorali.
Allo stesso modo e tralasciando il paradosso della verticale, cambiando l'inclinazione dei piegamenti sulle braccia dalla panca, variamo la massa che incide sul piatto della bilancia ma la forza necessaria ad opporvisi, ancorchè maggiore, non è confrontabile a quella messa in atto sull'altro piano di movimento.
Le indagini di peso e quelle sulla forza che si sviluppa in movimento, per quanto correlate, sono del tutto diverse e una bilancia, analogica o digitale che sia, indica i pesi dei corpi sulla terra e non l'indice di forza applicata.
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