appena trovo la voglia riprendo il libro di fisiologia e te lo dico.Cmq, se lo sai, mi piacerebbe mi dicessi su quali animali è stata confermata per certo l'iperplasia muscolare. Mi interessa.
questo dipende dal livello dell'atleta, dalla durata dello sforzo (ad esempio per il farmer o per i salti non utilizzo tempi sotto tensione molto lunghi) e dall'intensità stabilita (esempio altezza dei box, peso dei manubri nel farmer)Insomma, credo (correggimi anche qui se sbaglio) che la FC aumenti parecchio
attualmente nn uso niente di troppo preciso (anche perchè sia nel mio caso, che per le ragazze, uno schema rigido sarebbe controproducente, anche dal punto di vista psicologico.. secondo me è giusto essere "logicamente istintivi" in alcune cose)Potresti farmi un esempio (o postarmi un link, se esiste già) sui tipi di programmi che usi a riguardo?
qualcosina è scritto nel diario di Zapatina che purtroppo non ha aggiornato molto con le sue impressioni.
comunque la sensibilità di un allenatore sta anche nel rendersi conto dell'intensità percepita e tollerabile dall'atleta no?
certo che con dei cardiofrequenzimetri e dei misuratori di pressione si potrebbero fare delle cose interessanti.
su questo davvero non sono in grado di rispondertiOltre che misura (durata e n. di sedute settimanali o, meglio ancora, in che percentuali rispetto al lavoro duro coi pesi) ritieni che il cardio classico possa influire negativamente sulla composizione delle fibre?
ma che possa influire negativamente, si, lo penso..ed è questo il senso di alcuni miei post sopra.
in che % utilizzarlo?
[ricordiamo che stiamo parlando di atleti SANI aspiranti agonisti o comunque già indirizzati verso una disciplina]
- il volume\intensità massimi che non inficino negativamente l'allenamento principale con i pesi\di specialità
- il volume\intensità minimi che consentano di ottenere risultati tangibili.
il che chiaramente è soggettivo, se l'atleta tende all'ipertensione (leggera) potrebbe essere utile aumentarne il volume.. comunque le resistenze periferiche si possono ridurre anche migliorando la vascolarizzazione (e modificando la dieta), e già la pressione diastolica dovrebbe ridursi.
poi i benefici del "cardio" non si limitano ai periodi in cui lo si pratica, ma fortunatamente si prolungano nel tempo, quindi volendo si possono dedicare periodi appositi, possibilmente lontani dalle gare
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