Separiamo i piani di discussione: se parliamo di ottimizzazione in vista di prestazioni, posso essere d'accordo con il pranzo pre-sonno.

Se, viceversa, stiamo parlando di livelli amatoriali, sebbene di livello discreto, io penso che non sia così strettamente necessario (soprattutto per il corretto riposo anche dell'apparato digerente).

Oltretutto, ribadisco che la vera spinta anabolica non la si ottiene con l'alimentazione (benché fondamentale), ma con l'allenamento.

Il transito, la biodisponibilità e l'utilizzo degli aminoacidi è, come del resto analogo ad altri concetti (come il "fam(igerato)oso" IG), troppo suscettibile di variazioni indotte da fenomeni esogeni (presenza di fibre, grassi, etc. che possono rallentarne la digestione) ed endogeni (effettiva necessità di ricostruzione tissutale).