Teorema Fondamentale dell'Alimentazione
con dimostrazione by Dargor (ringraziando tutto il forum e chi parteciperà alle dimostrazioni)
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Il teorema afferma che per crescere è necessario: allenarsi, mangiare, riposare e registrarsi a Bbhomepage.
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Io non mi accontento, sono insoddisfatto, mi sento preso per il beep quando leggo o ascolto certe notizie sui giornali, tv o forum come questo...quando in un post leggo che i carboidrati fanno male e ingrassano, e nel successivo post, che fanno bene e fanno crescere di muscoli; che i grassi ingrassano e che le pro smagrano; che vitamine, proteine in polvere, integratori minerali, etc. sono doping; che le pro in polvere non servono a nulla, che le pro in polvere servono a tutto; che il caffè fa male; che il latte è pessimo ma anche che è ottimo...eccetera eccetera eccetera...
Io voglio capire perché una dieta 60% 30% 10% è maledettamente peggio di una 40-30-30. Voglio un c*** di grafico come quelli di paolino che spieghi teratera il perché l'una è meglio dell'altra. Lo voglio xkè non c'è un c*** di libro dove v'è scritto, nessuno sa un c***, molti navigano nell'ignoto tirando fuori c****e assurde, altri invece se ne fregano e mangiano come otri. Ma quante c*** di diete esistono! E' mai possibile che non si riesca a spiegare il perché fungino usando un solo pensiero? (Sfogo e flooding finito)
Le mie certezze:
Da quando sono qui sul forum ho imparato che per ottenere una crescita (di massa, di risorse, di forza, di dimagrimento) servono dei “picchi” di qualche cosa. Un picco o impulso è una grande variazione in un minuscolo intervallo di tempo. A tutti è noto che per far scattare l'anabolismo postwo serve un picco di...qualcosa. Al mattino per riprendere le energie serve il picco di...qualcosaltro. Per crescere di muscoli o di forza serve il picco chiamato “allenamento”, che duri 40min o 2 ore è sempre un picco. Da quel poco che ho capito nella mia piccola vita per vivere e migliorare abbiamo bisogno di sostenerci con dei picchi, e per scatenarli servono sempre i soliti 3 ingredienti: allenamento, alimentazione, riposo.
Il ragionamento:
Per non essere troppo prolisso il discorso è chiaro:
grazie all'allenamento inondo il mio corpo di picchi (stimoli) utili a migliorare determinate qualità (forza, resistenza, velocità). Per migliorare è richiesta energia sottoforma di grassi, proteine, carboidrati; poi vitamine e sali minerali. Benché segua la scheda migliore del mondo, se non mi alimento di conseguenza non cresco. Ogni volta che mangio creo un picco di qualche cosa: se mangio carboidrati creo un picco d'insulina, se proteine creo un picco di glucagone, se non mangio creo il picco di ormoni catabolici, eccetera....
Temporizzazione a picchi:
Fermiamoci a pensare un attimo alla “giornata tipo”: mi alzo faccio colazione, poi spuntino, poi pranzo, poi merenda, poi cena, poi prenanna. Cosa ho fatto? Ho semplicemente rifornito il corpo ad intervalli più o meno regolari di nutrienti essensiali per creare picchi anabolici. Il fulcro di quasi tutte le diete che funzionano è tenere il corpo SEMPRE in uno stato di anabolismo. Sappiamo che l'anabolismo si verifica solo se c'è un picco di nutrienti (xkè scatenano un picco di ormoni), quindi dopo un pasto, ma anche (naturalmente) alla sera e nel sonno grazie ai cicli circandiani del nostro organismo. L'importante è che il corpo resti in anabolismo fino al pasto successivo, che lo rialza, creando un nuovo picco. Si vanno delineando 2 caratteristiche importanti del picco:
l'intensità e la durata.
Classificazione dei cibi secondo i picchi:
L'assunzione esclusiva di carboidrati veloci appicca l'insulina, contemporaneamente interrompe la lipolisi e fa sì che il corpo utilizzi il glucosio per scopi energetici. In quest'ottica tutti i carboidrati verranno accumulati come glicogeno e l'eccesso bruciato sotto forma di calore (termogenesi) in quando la produzione di grasso a partire dal glucosio è quasi nulla. Siccome la lipolisi è stata interrotta a favore della lipogenesi (cioè il corpo non brucia più i grassi, ma li deposita) qualsiasi grasso assunto assieme ai carbo veloci andrà allocato nel tessuto adiposo. Questo è vero fino ad un certo punto, bisogna considerare che i grassi abbattono il carico glicemico del pasto, ma in linea di massima si può affermare che assumere carbo veloci e grassi è la peggiore delle combinazioni possibili, come si è sempre detto del resto! Niente di nuovo. Le proteine invece sembra non facciano questa fine (del grasso) ma vengano utilizzate a scopo plastico (costruzione di muscoli e riparazione) e l'eccesso espulso con le urine.
Anatomia di un pasto carbo veloci + grassi:
L'aumento della quantità di grassi è inversamente proporzionale al GL di quel pasto (GL glicemic load = carico glicemico). Di seguito diverse situazioni in cui si assumono 0-25% di grassi assieme ai carbo veloci. Questi vogliono essere esempi pratici ehh...
Carbo assunti senza eccessi:
Carbo assunti con eccessi:
Nel primo caso non c'è termogenesi (è trascurabile) mentre nel secondo l'eccesso di carboidrati viene bruciato per termogenesi. In entrambi i casi la trasformazione di carbo in grasso è nulla (inferiore al 5%). Dopo il picco d'insulina ritornano alti gli ormoni catabolici. Si possono individuare 3 situazioni importanti:
- Il picco: fa alzare l'insulina e abbassare gli ormoni catabolici. Inizia la fase anabolica.
- L'incrocio: Al livello 4 (sulle ascisse) insulina e catabolici si eguagliano.
- Dopo l'incrocio: si invertono i ruoli e inizia la fase catabolica.
Ipoteticamente sulle ascisse sono rappresentate le ore, e sulle ordinare le unità di grandezza generica. Dopo le 4 ore ipotetiche sarebbe opportuno fare un'altro pasto per riportare l'organismo in una situazione di anabolismo. L'idea è che inserendo i grassi si abbassi la risposta dell'insulina e che si prolunghi il picco.
Assunzione carboidrati + grassi 25% in surplus calorico:

Assunzione carboidrati + grassi 50% in surplus calorico:
Nel 3° caso abbiamo un'assunzione di grassi pari al 25% dell'introito (ho usato 25% per far tornare i grafici): c'è un accumulo moderato di grassi, ma si nota che il valore di picco si è abbassato notevolmente e si è allungato fino a 5 ore ipotetiche. Per la termogenesi in questi casi è difficile trarre conclusioni definitive, mi limito a dare delle idee di massima ovvero: se c'è un eccesso (inteso come Kcal complessive di carbo+grassi) il corpo tenderà cmq a bruciare i carbo a scopo energetico e a depositare i grassi xkè la lipolisi sarà sempre molto bassa e la lipogenesi sempre molto alta.
Nel 4° ed ultimo caso l'assunzione tra carbo e grassi è 50 e 50. Praticamente non esiste più il picco ma una pancia gigante che perdura per 6 ore ipotetiche. Rispetto al caso precedente è lecito pensare che la termogenesi sia leggermente ridotta a causa dell'abbassamento del GL, ma stiamo sempre parlando di surplus.
Attenzione che sono anche io rimasto fregato da questi ragionamenti: il corpo è armonicamente in oscillazione tra anabolismo e catabolismo, il cibo altro non fa che regolare questo meccanismo in favore (o sfavore) dell'anabolismo. Se mangiassimo in continuazione saremmo sempre in perenne anabolismo, se invece non mangiassimo mai saremmo perennemente in catabolisi. Il trucco, per dire, è saper muoversi tra questi 2 limiti imposti dalla natura per massimizzare la crescita muscolare e minimizzare il deposito di grasso.
Tuttavia riguardando questi grafici stento ancora a credere che l'eccesso di carboidrati seppur eccesso venga bruciato invece che trasformato e accumulato in grasso come ci hanno sempre menato i “grandi” dell'alimentazione. Ebbene scopro (ragionando) che gran parte di quello che ho letto è una str**** e passa invece per “scoperta scientifica”.
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