Originariamente Scritto da
Sarge
Che splendore.. la commedia umana riunita al gran completo.. peripatetiche e perbeniste, morali ed immorali, idealisti/e e prosaici, platonici e lussuriosi.. trasversalmente alle età, ai sessi, ai luoghi di provenienza. Ognuno difende con i denti la PROPRIA idea, poiché è buona, giusta e razionale, reagendo, rispondendo, inveendo -a volte- contro chi la critica o la avalla solo in parte.
Perché, si sa, la ragione appartiene a chi se la attribuisce.. e riesce a convincerne gli altri .
Questo, però, accade, al bar sotto casa o, al massimo, dalla parrucchiera. Chiacchiera di paese, potremmo appellarla.
E oltre tale limite non si spinge, né vuole farlo, poiché si è provvidi di verità, mai di dubbi.
In particolare, del dubbio che trattasi di una visione personale, di parte, improntata alle proprie esperienze di vita, al proprio vissuto, al proprio vedere e sentire i principi ed i valori che sono in gioco.
Ma al di là dei personalismi, c’è un principio, eterno ed immutabile, che regola - per i mistici è cosa nota - il patto di non interferenza tra bene e male nelle umane vicende.. l’ AUTODETERMINAZIONE .. o principio dell’IO cosciente, se preferite.
Le scelte di chiunque, dalle più importanti alle più banali, sono frutto di una valutazione. Ognuno di noi sa - o pensa di sapere - cosa è buono e cosa non lo è, discerne il bello dal brutto, il giusto dallo sbagliato, l’utile dal dannoso, l’adeguato da fuori luogo.. orbene , ogni scelta è, a livello più o meno conscio, il frutto della compenetrazione di queste convinzioni personali, che si riassume in un giudizio di opportunità personale.
Scrivo questo articolo all'indirizzo di un individuo, o più, a seconda dei casi, i cui nickname mi sono ignoti, il quale si diletta nel visitare i profili degli altri utenti e dar loro come voto aprioristico "un negativo", pur non sapendo chi questi siano.
Dunque, sinceramente non riesco a comprendere che questo strano individuo lo faccia per divertimento; se così fosse vorre gentilmente comunicargli che dubito che in questo sito vi sia davvero qualche persona che possa considerare la sua esistenza anche minimamente minata da un valutazione negativa. E se, pensando che esistesse davvero qualcuno con queste caratteristiche, il povero indagato in realtà proietasse la propria esistenza in quella deglia altri, vorrebbe chiaramente dire che questo simaptico utente vive un esistenza quantomeno arida e povera.
Se invece il simpatico fanciullo dovesse accanirsi contro gli altri utenti perchè complessato, insoddisfatto di sè stesso o frustrato, bene, in questo caso io lo supporterei con tutta la mia compassione (nel senso Schopenhaueriano del termine) e, a dimostrazione di ciò, gli darei volentieri un bel voto positivo, perchè so, che probabilmente nella sua esistenza questo potrebbe voler dire l'innamorarsi, l'essere felici, il ridere o qualsisi altra enorme emozione per un altro soggetto. Si sa, le emozioni hanno dimensioni proporzionali a quelle della mente e del cuore dell'individuo che le prova.
Il geniale ragazzo inoltre potrebbe pensare di impersonare la Giustizia. Bene, dato che con estrema modestia questo è uno degli ambiti che mi piacemio, vorrei renderlo conscio del fatto che pensando o operando ciò lui impolicitamente si dichiara vittima di qualche ingiustizia (una natura poco benigna ?un amore non corrisposto? chissà....) e sopratutto vorrei dirgli che è dal 1804 che in Europa nessun soggetto può dirsi legittimamente portatore di giustizia e che questa è un concetto assembleare. Quindi, vista la probabile ignoranza, consiglio al caro untente di andarsi a leggere un bel testo sulla giurisprudenza romana e magari sull'etimologia del termine latino "iustitia". (avvocato menphis mi corregga se ho detto castronate, nel suo ambito so che è più bravo lei)
ave -Giorgio-
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