
Originariamente Scritto da
Tonymusante
Si Devid, in effetti e proprio come affermi, spesso si parla di aria fritta e si rinnovano certi discorsi secondo le mode del momento; ecco perchè chi lo fa, di sovente, è generico o impreciso e chi li ascolta come il ragazzino di turno riferisce cose sentite dire o che presume di aver visto.
Quando poi qualcuno tira fuori dei nomi o dei riferimenti, come ora hai fatto tu, i nodi vengono al pettine.
Vedi noi stiamo facendo un discorso diretto ad un ragazzo di 18 anni nella norma e non ad un atleta eccezionale al quale, mi dispiace affermarlo, una dieta vegan, benchè misurata, rischierebbe di non apportare il nutrimento sufficiente soprattutto in relazione ad un'attività atletica.
Si tratta di un falso timore? Può darsi ma ecco che, richieste le prove pratiche contrarie, escono dati farraginosi o remoti, imprecisi o fuorvianti relativi - perlomeno nei nomi e cognomi - a pochi casi presunti e comunque particolari.
In ogni caso ed ad ogni buon fine, esaminiamoli pure :
Cominciamo dal più noto, ovvero Carl Lewis, che puntualmente ricicla ogni qualvolta occorre portare esempi a sostegno della causa vegan nello sport.
Pochi mesi fa un altro utente - guarda caso dal nick inequivocabile (Veg)

- riportò lo stesso esempio nella seguente discussione:
https://www.bbhomepage.com/forum/ali...mbiamento.html
Egli a sostegno della tesi citò la fonte wikipedia, che a sua volta riportava una dichiarazione in tal senso di lewis risalente al '90.
Questa la fonte:
https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Lewis
Peccato però che nella mancata contestualizzazione delle cose, che ci induce a riferire solo ciò che vogliamo si sappia, passasse ignorato proprio un brano di quella fonte che testualmente affermava:
" Nel 2003 il dottore Wade Exum, direttore del controllo anti-doping del Comitato Olimpico degli Stati Uniti ha rivelato e poi documentato con 30 000 pagine di documenti i casi di positività degli atleti statunitensi (oltre 100), coperti dal comitato olimpico americano;[13] tra questi oltre a Carl Lewis (positivo per efedrina, pseudoefedrina e fenilpropanolamina nel 1988), Joe DeLoach, Andre Phillips, Mary Joe Fernandez, Alexi Lalas.
In un'intervista al quotidiano Orange County Register lo stesso Lewis ha ammesso di essere risultato positivo per tre volte, ma che gli stimolanti erano stati assunti involontariamente poiché contenuti in prodotti che aveva acquistato in erboristeria. "
Ora capisci bene che i due dati stridono alquanto, poiché se si vuol portare ad esempio un regime alimentare naturale e salutistico, che risulta tuttavia inquinato da ben altre assunzioni, il dato che emerge dopo annulla di fatto il precedente.
Come affermare infatti che quel tal atleta è riuscito a reperire tutte le sostanze necessarie ai propri successi nonostante o forse proprio grazie ad una determinata dieta se poi al contrario risulta che per compensare ha fatto ricorso ad altre pratiche.
Si obietterà che il doping esiste presso tutti gli atleti carnivori e vegetariani, vegan ed onnivori e ovviamente siamo d'accordo; rimane però il fatto che in presenza di tali dati non è più possibile sostenere che la dieta vegan sia stata sufficiente a supportare quei risultati, se poi gli stessi sono la conseguenza di qualcos'altro, presumibilmente diverso anche da ciò che è stato ufficialmente accertato.
Cosa sarebbe accaduto se si fosse trattato di atleta natural, come ad ogni buon conto dovrebbe essere l'amatore, il neofita o il giovane che posta il quesito sul forum? Avrebbe risentito di un eventuale deficit alimentare che il campione diversamente copriva? Ovviamente non è dato saperlo.
Tralasciando il campione americano, il secondo esempio si riferisce ad un nuotatore delle Olimpiadi di Melbourne e Roma (1956 e 1960)

Ora già fatto che per trovare un altro nominativo altrettanto illustre in chiave olimpica si debba fare un salto di decenni la dice lunga sulla concreta possibilità che il regime adottato (perlomeno..si opina) da pochi campioni possa esser confacente alla massa di sportivi della domenica.
In ogni caso ed anche in questo caso qualche perplerssità sussiste: Murray, mezzo secolo dopo, vincerebbe lo stesso contro le attuali stelle natatorie sostenute da uno stuolo di preparatori, medici e dietologi grazie ai piatti vegani che - si racconta - gli preparasse la mamma?

Purtroppo nel caso dell'atleta in questione non possiamo neppure prescindere dai suoi successi in vasca per elogiare la dieta vegana ad esempio di salute, gerovital e lunga vita, poichè Murray è recentemente morto a soli 73 anni di una grave malattia (la leucemia), evidentemente non contratta certo dall'abuso di carne.
A ciò si aggiunga che, aldilà dei dati specifici, ci rifacciamo come detto a dichiarazioni che, in taluni casi, potrebbero essere dovute a motivi pubblicitari, religiosi, vagamente propagandistici per interessi vari e non sempre rispondenti al vero.
Conosciamo così bene questi rari campioni per poter giurare che, effettivamente, si siano sempre regolati come affermano?
Se ti dico che mangio o mi alleno in un certo modo e che ho alcune abitudini ed avessi magari alcuni buoni motivi per sostenerlo, forse qualcuno di voi viene a cena con me, al bagno con me o a letto con me?
In realtà spesso alcuni stereotipi veri, falsi o parzialmente tali ci inducono all'errore, alla confusione o quantomeno al dubbio, sia pur in buona fede, come dimostrano gli esempi successivi:
il wrestler Chris Campbell è spesso indicato come atleta vegetariano ma siamo sicuri sia vegetaliano?
http://www.gotohealth.com/athletes/v...lete.cfm?id=31
Riguardo ai bb sappiamo chi siano i nomi più noti e le loro consolidate abitudini alimentari e non

, certo che se poi dobbiamo rifarci ai fitness model o ai monaci shaolin per le prestazioni atletiche.....
Aldilà di tutte le opinioni sempre rispettabili, se esposte con educazione come stai facendo tu, rimane il discorso che un utente con 3 messaggi non dovrebbe inserirsi in una discussione con sicumera e approssimazione senza che neanche abbia avuto la gentilezza di farci sapere chi sia ed a che titolo interviene.
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