Concordo assolutamente. L'apparato digerente è il secondo cervello.
Io in fase di ernia iatale acuta avevo sicuramente una patologia in quel momento "severa", ma non stavo bene da tempo e il disturbo era quadruplicato da continue somatizzazioni.
Qui si entra in campo medico e mi di cucio la bocca, visto che non conosco l'utente.
Dipende da che entità assume questo fastidio e quanto influenzi la vita quotidiana.
Se molto, un salto dal gastroenterologo per sondare più a fondo lo farei. Per sicurezza, visto che sono cose risolvibili o quantomeno migliorabili.
Alla fine è brutto da dirsi, ma si va a spanne.
Se patologicamente non hai nulla, prenderai altre strade o accorgimenti.
Sembrano cazzate, ma io ti capisco perfettamente.
Sentirsi sempre con lo stomaco a pezzi ti influenza, anche se ti avessero forgiato nell'acciaio, alla fine si sbotta. Devi avere metodo nell'affrontarlo.
Certo c'e di peggio e si vive, ma perché non provare a trovare una soluzione.



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