La Voce del Padrone

[fabdelta]

Ciao a tutti, appena riesco a trovare il tempo vorrei rispondere a eraser e dare una chiave interpretativa di questo post così ermetico ed in particolare spiegare che senso ha in un forum di Bodybuilding.

Posso solo provare ad anticipare qualcosa di getto adesso … non so quanto si capirà, comunque ci provo … il post vuole essere una riflessione sul fatto che il lavoro che facciamo con il nostro sport, e mi riferisco in particolare al Bodybuilding in questo caso, a mio parere va molto oltre un mero lavoro sul corpo ed è prima di tutto un lavoro sulla nostra volontà. Per lo meno così è per me.

La volontà di spingere il nostro corpo oltre i suoi limiti malgrado la mente e le emozioni tentino di impedircelo.

Prima di tutto la volontà di porsi degli obiettivi e di lavorare con determinazione per raggiungerli.

La volontà di continuare anche se gli obiettivi richiedono anni per essere raggiunti.

La volontà di “costringerci” a seguire un regime nutrizionale controllato, vincendo anche in questo caso le tentazioni della mente (“ma chi me lo fa fare …”) ed emozionali (“adesso basta mi sparo 1Kg di gelato!”).

La volontà di impegnarsi per studiare ed imparare, e poi di applicare quanto imparato per migliorarsi.

Il corpo è quanto di più automatico ci possa essere. Pensate ai processi della respirazione, dei quali normalmente non siamo coscienti, che proseguono anche mentre dormiamo. Pensate alla magia della “guarigione” (ci facciamo un taglio e dopo un po’ di tempo “magicamente” questo sparisce, il corpo si ripara automaticamente sa solo … senza che ci impegniamo volontariamente per farlo).

Malgrado questo con la nostra volontà riusciamo a “cambiare” il nostro corpo come noi “vogliamo” (bhe .. chi più chi meno …).

Per me il Bodybuilding è prima di tutto un modo per allenare la volontà, i risultati sul corpo sono una conseguenza, anzi sono una verifica che il lavoro sulla volontà sta dando i suoi frutti.

Questa stessa volontà, quando è rafforzata, possiamo utilizzarla anche in altri settori. Per raggiungere i nostri obiettivi nella vita in generale.

La cosa interessante è che la nostra “volontà” in tantissime tradizioni spirituali (esoteriche e non) coincide esattamente con l’io, la coscienza, l’anima, lo spirito. Per questo motivo, a mio personale e modesto parere, questo sport può essere considerato per certi aspetti, dipendentemente da come uno lo pratica, un lavoro spirituale.

Detto questo potrei parlare per ore di questo argomento e quindi meglio se mi fermo qui anche perché non so proprio quanto possa essere interessante …

… vorrei solo dire due parole sui post di Need for mito e Tonymusante. Lungi da me il voler creare polemiche di qualsiasi tipo, pare che ultimamente mi riesca particolarmente bene su questo forum, vorrei solo dare qualche informazione in più riguardo al significato dell’espressione “La Voce del Padrone” e perché ho citato Battiato nel mio post.

E’ cosa nota che Battiato sia fortemente influenzato dal lavoro di Georges Ivanovič Gurdjieff, un “mistico” armeno vissuto a cavallo tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900.

Per chi conosce sia Gurdjieff che Battiato sono estremamente evidenti le influenze che il primo ha esercitato sul lavoro del secondo e proprio Battiato stesso ha parlato in varie occasioni del suo fortissimo legame con il Maestro Gurdjieff.

Il libro “Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto” dal quale ho citato un paio di frasi nel mio post precedente è stato scritto da P.D. Ouspensky, discepolo diretto di Gurdjieff, e pubblicato postumo nel 1949 a Londra. Questo libro, che è stato stampato da Astrolabio in Italia nel 1976, è in pratica il testo di riferimento sul lavoro di Gurdjieff in quanto Ouspensky vi descrive per filo e per segno otto anni di lavoro (dal 1915 al 1923) con il maestro.

In una trasmissione radiofonica trasmessa da radio3 qualche anno fa ed interamente dedicata alla vita e alle opere di Gurdjieff, trasmissione che ho ascoltato più volte, Battiato ha partecipato in qualità di “esperto Gurdjieffiano”. In quell’occasione Battiato ha dichiarato che il libro in questione, cioè “Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto”, ha rappresentato per lui una illuminazione incredibilmente potente che ha influenzato pesantemente tutto il suo lavoro.

Battiato lesse il libro negli anni ’70 e ricordo benissimo che proprio in quella trasmissione raccontò di come la lettura del libro lo sconvolse così tanto che addirittura lo faceva urlare di stupore e meraviglia durante la lettura.

In questo momento ho tra le mie mani il libro di cui sopra. Libro che ho letto, riletto, sottolineato, evidenziato, studiato, più e più volte. In questo libro Ouspensky riporta per filo e per segno alcuni concetti chiave dell’insegnamento del Maestro Gurdjieff tra cui:

- La “Voce del Padrone” – vedete la mia spiegazione nel post precedente, concetto che Battiato ha utilizzato come titolo dell’album omonimo del 1981 (pochi anni dopo l'uscita del libro in Italia)

- Il “Centro di Gravità Permanente” – concetto che Battiato ha utilizzato come titolo di un brano dell’album sopra

- La “legge dell’Ottava” – che Battiato ha utilizzato per dare il nome alla sua casa editrice di letteratura esoterica L’Ottava fondata nel 1985

- Il concetto di “Shock Addizionali” – che Battiato cita nella canzone “Shock in my Town”

- La teoria degli “Idrogeni” – concetto che Battiato utilizza nei suoi lavori sperimentali degli anni ’70 ma anche in brani più recenti tipo la canzone “L’Addio”

- In un capitolo importante Ouspensky descrive per filo e per segno una "illuminazione" che ha raggiunto camminando sulla "Prospettiva Nevsky" - nome che Battiato ha ripreso per intitolare una sua canzone del 1980

Oltre a questi ci sono decine e decine di altri riferimenti da questo libro che Battiato utilizza nelle sue opere.

Tutta l’opera di Battiato è fondata su correnti esoteriche di vario tipo, secondo me Gurdjieff ed in particolare il libro in questione ha influenzato almeno l’80% di tutto il suo lavoro.

Per questo credo di poter dire che quando Battiato si riferisce a la “Voce del Padrone” si riferisca al concetto Gurdjieffiano, non al grammofono o all'etichetta discografica (con la quale credo che Battiato non abbia mai pubblicato) che senza dubbio si chiamavano anch'esse così …